Mchael Douglas, il Play del Rec Red

10 Apr

L“eretta” erotomania della società “moderna”: Mike Douglas è la cura a tale disturbo “amorevole”

Dietro il candelabro” del Soderbergh, c’è un Douglas “rassodato”, che fa piedino a Matt Damon

Inconfutabilmente genio, professo la schiuma di barba ascetica nelle bollicine frizzanti del lavandino “dissolto” in Pace di Cristo, per una rasatura di bagno “asettico” e ad anestesia dai porcili di massa degli insetti e degli “infetti”

Afferro la “cornetta” e do del cornuto a un mal intenzionato. Invero, non commise nessun reato, omise il fascicolo della mia “diversità”, dandola in pasto a Ponzio Pilato, uno psichiatra che sentenziò per dilapidarmi. La crocifissione io “evasi”, e i suoi “vasi dilatatori” spompai.
Raggrumai nelle torbidità delle sue penne stilografiche e infierii leonino su unghie mie smaltate, graffianti nel “Lynch… iarlo”. Sì, tutte le sue teorie furon dal sottoscritto derise e confutate, nella vera elevazione spirituale, trascendente che non concepisce la vita come una “figata”.
Bensì come un delirio cronico con alterazioni mentali. Dure e morbose!
Mai sazio di stati malinconici, ceno assieme ai barboni, “incatenandomi” a una “tristezza” a me lieta, di mille comete sospiranti nel vostro “tirarvi”. Meglio gli umorali e il Tempo immorale alle “regole” di chi “travia” se non ti tranci nel casino “caporale”.
I miei ossequi alla signora, di gioielli ben “inamidata” e dei “preziosi” a “inumidirla”.
Donnaccia falsa a cui rifilerò solo la “patacca”. Un volto in “pietra pomice” ed espressivo come De Niro in letargo. Condisco le mie patate con del vino “piccante” su fronte spiccata.

Evviva De Niro! Evviva il neo che si fa beffe di tutta questa terribile nerezza e vacuità. Ah, vi riempite la testa di cazzate e, in mezzo alle gambe, senza “desinenze” ma “plurali” di “pene”.
Ecco la “consolazione”. Letture a tasso di miele, meglio Torquato! Ché, quatto quatto, non vuole le gatte ma cammina a gattoni, mentre voi scodinzolate ruffiani e di “pelo” arruffato.
Tutti “tesi” di “personalità” per “inserimenti” raddrizzati. E poi v’arricciate appena uno preferisce una bevanda liscia e basta. Non c’è bisogno del “dritto”. Ma d’un “rovescio” a letto, con l’ultimo incubo di Stephen King “infiocchettato” in un coniglio azzurro su movenze al cardiopalma nell’andatura “ruvida” del Roger Rabbit, discolo malefico e “maniaco” delle “perversioni”, non in carne e ossa, virtuale dello “sciroccato” a sfottò della Jessica, rossa quanto sciocca, di lacca e “Con me non attacca”. Egli accende il canale a luci bollenti e “lucida” nel parsimonioso su e “sentirlo giù”.
Con indole imbattibile, “va” ch’è una Bellezza fra mille di Hugh Hefner.

Sì, Michael Douglas, conclamato puttaniere. I suoi occhi non mentono. Egli “catalizza” ogni clitoride nel “fascino senz’età” del parrucchino per la “tintura”.

Ma qui fa un’eccezione alla regola, una “porca” figura. Nessuna figa ma un Damon “damigella”.
Forse di buon “uccello”. Per il filetto che gli fa il filo da “sarto”.

Basta, moralisti!

I diversi esistono e “insistono”.

Me ne frego delle sessualità e delle cenette, dei criceti e dei vostri genitori.

Non do valore al mio genitale, sono la genetica color genialità.

Tu spalma l’amante di “gel”, e stai “bona”.

Alla base del nervosismo odierno di massa, dopo studi appurati verso (e riversati a…) tali impuri, c’è una radice malsana, “frutto proibito” della “melina fra Adamo ed Eva, col serpente a far (il) torello per una corrida da “corridori” e corrive borie su pomate e “matare”: da me, tali viscidi, otterranno solo un Panda seduto a capotavola ch’“accarezzerà” un piatto fumante di spaghetti allo scoglio

Mi siedo, il servo apparecchia. Ordino “ostriche alla mia oca di pennette indiane” e un secondo di “secondini” da infornare ad Auschwitz, con tanto di “dolce” di “crema.

Ho sempre rinnegato i miei coetanei, buoni solo alla “condotta” della cannabis. Il cannellone, invece, se farcito con dei cannoli siciliani, “spumante” sarà levità contro ogni livore dal mal di fegato. Il tutto da digerire con della birra in un bar di surriscaldati per una Notte al bignè.

Inetti, annettetevi al sistema e guadagnerete solo la pagnotta del “Pandoro”. Famoso insaccato di prosciutto a San Silvestro, salato come l’amarena di Lune non tanto “piene”.

Prendete una foto del Douglas, quando litigava in cucina con Kathleen Turner, “lanciandosi” da inseguimento alla… “verdura”. Poi, “stonò” di manie sessuali per le gambe aperte della Sharon Stone, una ch’è stata anche con Vittorio Sgarbi, “sgambettando” da Botticelli per le sue esegesi “artistiche”. Io direi artiche “in modo” di colui che acciuffò il ciuffo suo “birbante”.

Quindi, da questo game, toglietegli i capelli da Sansone, famoso cane biblico, e Mike s’arrabbierà in Demi Moore, spaccandola nel vetro rotto delle “vergogne” da nascondere.

Michael, il più grande “Zorro” delle donne, infatti s’è sposato con Zeta-Jones. Una che, in barche sue, di balcone le fu “panorama” dell’orizzontarlo!

Il Cancro lo schienò e, dopo tanto strabuzzare per il “triangolino”, impazzì anche di”bulbo”. Non solo pubico ma in senso della chemioterapia.

Si salvò, appunto, per il rotto della cuffia, dietro papaline a nascondere il “pelato” causato dalla malattia.

Oggi, è tornato in “pompa magna”.

Behind the Candelabra, un film in cui abbina uno stile di vita “intoccabile” da riccone a quello che “tocca” da ricchione.

Il tutto diretto da Steven Soderergh. Un altro pappone che girò anche con la pornoattrice Sasha Grey.

Manca solo Sara Tommasi al traffic e abbiamo completato la schifezza della sua filmografia, sesso, bugie e videotape.

Devo dire “altro?”.

No, basta con il maiale! Esigo il magro.

Sono un fanatico della giusta e spietata “cattiveria”. Viviamo nel 2013. Meglio il Far West

Io mi altero, mangio una pizza da Altero e son alterità. Sì, diverso non in “gay” ma poco gaio coi “galletti”.

Piuttosto che adeguarmi a questo Mondo di lestofanti, malati di menti d’elefantiasi a “bastardi”, vado da McDonald’s e “prelevo” dalla cameriera un “Duffy Duck”, famoso papero anatroccolo per romper i bernoccoli dei paperini.

Sì, m’indurii e odio le tenerezze. Smancerie, “lavanderie” se non a quei neuroni aggressivi t’allatti!

Ingrano il loro campo… di concentramento.

Un fucile da Gran Torino, e addio.

– Non credo che tu sia diverso. Ti masturbi!
– Sì, e sono anche violento da onanista. Questo ti turba? Ma considero gli amorucoli un patto peggio delle prostitute.
Quindi, stai calmo o ti slogo la mascella, e ti metto a soqquadro la tua casetta da piccolo borghese!

In poche parole, la Moore è peggio di Barbara d’Urso, la superzoccola per ogni orsacchiotto della peluche.

Il suo libro del cazzo vende? Ah, ci mancherebbe! Son tutti dei cazz(ar)i.

– Hai rotto i coglioni!
– Le costolette, no? Beota! Modera le sparate! Sono io che sparo!
– Basta pararti il culo! Ti denuncio!
– Ma dallo via! Anzi, ti eviro!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Behind the Candelabra (2013)
  2. Last Vegas (2013)
  3. Rivelazioni (1994)
  4. The Game – Nessuna regola (1997)

Tags:

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)