Archive for April, 2013

Pasolini di Abel Ferrara


30 Apr

Sono il nuovo Pasolini di Abel Ferrara: a Freud ho sempre preferito Fred Astaire di ballo isterico e alle puttane borghesi una cagnolina “a garrese”, vai a denunciarmi e sarò l’Annunciazione “Mary

La rabbia, PasoliniFerrara Abel e Caino, il Male, il profumo del mare, Carmelo Bene, i fratelli cattivi, Abele e Apelle figlio di Apollo con tutti i pesci che vennero a galla, detti stronzoni, la mia “anormalità” sanissima e il mio tormento viscerale in volto non carnascialesco da immenso Willem Dafoe, uno che lo squadri e ti distrugge a soqquadro

No, dico? Li avete visti? Cambian solo le facce, le anime sono identiche.
Si chiama principio d’omologazione. Trascorrono gli anni e anali “vengono”… per mantenersi a gall(on)i di temperatura stagna.
Hanno occhi diversi, perlomeno d’aspetto ma, dentro, la simbiosi con la marcescenza è già avvenuta.

Lo profetizzò John Carpenter col messianico Essi vivono, ne “discusse” incazzato Bruce Springsteen con “Murder Incorporated”, fu annunciato nella Bibbia a profezia d’Apocalisse.

Ma la catastrofe è già qui. Siete ingialliti. No, non sei un muso giallo, un marmo di “Carrara” (s)paventi ma omertoso d’ipocrisia a te non sarò “tribù”. Portami in tribunale! Che altra sedazion ti darò.

Inutile che ti nascondi dietro pose da “falsario”, in filigrana sei dollaro di contrabbando anche quando “fai”… il donnaiolo “dorato”.

Te ne “acce(r)chi” e balli in piste da ballo, come il direttore del circo sei “trapezista” su “diplomazia” ma io t’ho avvistato.

Nessuna rete a salvarti! Dategli un fazzolettino! La saliva è molta.
La paura di più.

Una volta centrato il bersaglio, mai più mi “sederai” di bavaglio.
Son io che entro nel tuo sedere, e starai solo seduto con un bel tovagliolo a sbavare, mio dolce da figliuole.

Antifona? No, tifone!

Dai tuoi occhietti “perspicaci” intuisco il volubile tuo essere cianfrusaglia.
Ammassi altri “macigni” a chi non nero cigno “evolve” nella tua sessualità “matura”. “Dirigenziale” in abiti tint(ur)a unita e “Unità” sol quando il vento “tira” a opportunismo dello spacciarti “giornalista imp(r)egnato”. Ventre molle!

Ma io conosco te e la tua razza. D’anni immemorabili oramai vi celate nel “raggelarci” con la vostra “calura” estiva, evasiva a base di freddure e soprattutto spietata freddezza. Che danno! Ma siam dannati!

Evasione!

Uno sta morendo e voi lo incitate al suicidio, ridendovela alle (s)pall(ucc)e allegramente con la vostra “signora” di pelliccia. “Eutanasia” bianca del taciuto “avvelenarlo”. Porco Giuda!

Il tuo Dio si vergogni!

Poi, da samaritani, alleviate la ferita con la penicillina d’un sorrisino ancor più letale e un “Buona vita” alle vostre sol stronze sacche scrotali.

E vi lavate le mani dopo aver (ri)pulito.

No, non sto “a posto”. Lo faccio apposta. Perché quando mi “normalizzo”, sono un idiota come voi, con la differenza, non trascurabile, che menzognero divento sol fa(l)ce per falsi obblighi “morali”.

Ho la tendenza a dirle tutte. Noto un merdoso che fa la corte a una per ficcarglielo e, prima che possa azzannare, azzardo io di spago cortissimo!

Il lavoro. Ossessionati dal pane e dalla focaccia per procacciar figacce e poi dar dello sfigato a chi d’un recondito mal di vivere è dissanguato e non “affamato”. Gli dite “Non me la racconti giusta, togliti la maschera, chi sei?”.

Ma strappatela tu, piuttosto! E spaccati il “fondoschiena” se proprio ci “sta(i)”. Questa è Giustizia!

Ecco, mio spiccato come ti spappolo!

Pacchiano pavone di pacchi da spaccone!

Sommaria! Somari!

Il lavoro? E voi davvero pensate che il lavoro “sistemerà”… le cose?
A voi, forse. “Badanti”… delle cosce da “polli”. Una da far fritta con le vostre frottole da “arrivati”. Piene le tasche, svuotati i coglioni, miei tesorini rinsecchiti di teschio.

Testolone? Ecco la testata!

Io arrivo al dunque, siete solo dei delinquenti bravi nello “scioglilingua”.

Lavorar, in tal animalesca società, a mio più rabbuiare è boato delle personali intestina arrotate dai vostri arrosti e carne allo spiedo. Piedini, occhiolini, un macchinone e la figlia del dottore per “laurea” e “lode”, detto anche il brodo dei lordi col camice “intonso” in quanto sempre, di facciata, “tosti” a (s)macchiarla!

Meglio i piedi caprini del Diavolo!

E altri test per diagnosi, per blandir spericolato, per insultare,  miei “sultani”.
Sono suddito e però addito. “Sotto sotto” sei solo un puttaniere da sottana!

Dai, dillo! Che vuoi dare?!

Si sa.

Amori fedifraghi dei compromessi, a messa si confessano solo i peccatucci e non il Capitale di reddito pro capite da caporali per teste di “capra” nel decapitare.

Meglio il carpaccio al sanguinaccio!

Parabola del figliol prodigio e, in quanto “diverso”, non prodigo e non a porgere…, anzi a romperti il cazzo, mio pazzo ti concio a pezzi per le fest(in)e!


Piaciuta la tua orgetta!? Questione di orologio e toc toc busserà alla porta!

Nacque un figlio speciale ma l’uomo bestiale desiderò che si “adattasse” al porcile.
Intimandolo a “cambiare” per “crescere” nella merda d’ogni porcata e schifezza.

Ché sguazzasse!

Ma Lui, per dinastia sangue blu, preferì sanguinare, appunto. Che “spuntino”, vero?

Lo “tamponarono”… di “depositare” in culo ma il Signore non fu spossato, spostato né si riposo come gli altri a tavole (im)bandite con forchette, forconi e “dolcini” più posate “buongustaie”

Scomposto, alter(at)o, insistette e anche starnutì di sputo. Fu colui che è Ercole e Sansone a sputtanarli e sborsarono dopo tanto impuntarsi e puntarlo.

Distrutti!
Disgusto!

Certezze crollate, capelli presi per le orecchie!

Occhio per occhio, Taglione!

Al che, lo legarono alla sedia per fermarne la rivoltante (s)gradevolezza. E gli vomitarono addosso ingiurie e una “giuria” venduta.

Grida vendetta!

“Ammanettato”, le sue prigioni ascesero a riflessioni trascendenti per non scendere ancora fra le “comunità”.

Liberato, aizzò nuovamente il suo Cuore azzannato. E azzardò più di allora e della prima (s)volta da lor “tovaglioli” lerci!

Premura adesso addosso ai mostri che tesero la trappola così quanto “eressero” le metriche di giudizio di “trigonometria” per ogni “anarchico uccello” non da meretrice!

Ambizioni per (s)fregi, cosa vuoi che me ne freghi del tuo urlarmi “Fregato?”. Prega! Ecco, io ho fegato, tu solo fighette e sughetti di scarpe(tte).

Inchinati! Supplica e non sarai perdonato!

Io amo navigar di fregata, di mare in montarvi tutti.

Confessati, fesso!

Altro che varichine, sono la Cavalcata delle Valchirie!

E dovete star solo che zitti, pecoroni!

Morale: se pretendi di modificare la Natura dell’essenza a se s(t)essi, teso ti (s)tenderà parimenti trappola, demente!

Fine della più grande Storia mai raccontata.

 
Willem Dafoe, ambiguità, Peccato, Santità, Cristo, Satana. Insomma il Man.

Il resto se lo può prendere tua madre.

Tale padre, tale (con)sorte.

Tali porcellini.

Non ho ancor capito come si sta al Mondo.

Anzi, li sbatterò tutti in prigione, poi getterò le chiavi e cagherò in testa al direttore di questo paio di palle.

Telefono a uno che continua a ricattare di presunto abuso di potere.

– Pronto? Vuole che la segnali?
– Non può?
– Perché?
– Sto parlando con un morto. Questo lo sa, lo percepisce?

Animale, alza le mani.

Lo senti!? Questo pugno ti è normale?

O anomalo ti è sacrale?

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Porcile (1969)
  2. La rabbia di Pasolini (2008)
  3. The Addiction (1995)
  4. Mary (2005)
  5. Il cattivo tenente (1992)
  6. Aguirre furore di Dio (1972)
  7. Per qualche dollaro in più (1965)

Abel Ferrara, Pasolini e Willem Dafoe


29 Apr

Da “Sentieri Selvaggi”

La notizia viene dal canale franco tedesco ARTE, cofinanziatore del progetto: Abel Ferrara inizierà a giugno le riprese di Pasolini, sugli ultimi suoi giorni di vita. Si dedicherà al progetto dopo aver terminato DSK, film sullo scandalo Dominique Strauss-Kahn con Gérard Depardieu e Isabelle Adjani

La notizia viene dal canale franco tedesco ARTE, cofinanziatore del progetto: Abel Ferrara inizierà a giugno in Italia le riprese di Pasolinifilm sugli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, assassinato il 2 novembre 1975. Il regista aveva espresso già da molti anni il desiderio di raccontare la fine di “un anarchico, uno spirito libero” del quale ha sempre ammirato “la libertà, il  coraggio e l’indipendenza“.

La sinossi: Quel giorno, Pasolini ha 53 anni. Si trova a Roma, appena tornato dalla Svezia, in cerca del suo amante, una giovane marchetta con la quale si impegna a un incontro con altri ragazzi per la sera successiva. Gli amici lo avvertono che si deve smettere di scrivere i suoi articoli incendiari contro la Democrazia Cristiana, che prima o poi qualcuno gli farà la pelle, che è già accaduto a un altro giornalista. Ma Pasolini vuole denunciare “questo governo di marionette”, costi quel che costi…

Sarà una specie di Rashomon incontra All That Jazz” diceva Ferrara all’inizio del 2011, intervistato da Filmmaker: “Non so chi sia stato a ucciderlo, ma di certo si è trattato di un’esecuzione. Il film conterrà varie ipotesi: l’omicidio politico, l’ipotesi dell’assassinio da parte del ragazzo di vita, la versione del duro che gioca con il fuoco e si brucia“.

Nei panni di Pasolini dovrebbe esserci Willem Dafoe (Nymphomaniac, Out of the FurnaceA Most Wanted Man, The Grand Budapest HotelWhiskey Bar) già diretto in Go Go Tales e nell’ultimo 4:44 Last Day on Earth.

Durante il 64° Festival di Locarno, che gli ha assegnato il Pardo d’Onore, Ferrara dichiarava che si sarebbe battuto per avere un protagonista italiano che potesse parlare correttamente la nostra lingua; la scelta di Dafoe è comunque un buon compromesso, visto che l’attore americano è sposato da anni con la regista Giada Colagrande, e probabilmente in grado di recitare in italiano.

Il desiderio che Ferrara covava fin dai tempi di King of New YorkPasolini, sarà realizzato grazie a Capricci Films, società di produzione francese particolarmente coraggiosa.

 

Abel Ferrara inizierà le riprese dopo aver completato DSK, l’annunciato film “sul mondo dei ricchi e dei potenti” con Gérard Depardieu e Isabelle Adjani, ispirato allo scandalo Dominique Strauss-Kahn, ma anche alle vicende di altri personaggi (tra cui Berlusconi, Clinton, Anthony Weiner e Herman Caine) riconoscibili anche con i nomi cambiati. Il progetto,  dopo una serie di rallentamenti a causa di problemi di finanziamento, ha trovato finalmente fondi ed è pronto a partire, con la produzione di Wild Bunch.

 


CIA


29 Apr

Ribaltando così l’assunto del “Paradiso” terrestre, invero infernalissimo

Prefazione “meteorologica” con orologio da polsino-“pulsante” (rosso…) R(ol)ex, cane fedele ma rabbioso se vuoi fotterlo sul Tempo

Di questi giorni apatici, tendenti all’assottigliamento della Primavera nei primi intonanti scrosci dell’Estate “incipiente”, possibilmente prossima ad aderirvi di pelli abbronzate nel pene “scosciante” box-Er a PR marpiona-costumino “1, 2, 3, prova” sul solare scioglimento per le accoppiate ai moli del molliccio-“abluzione” “terse”-erse alla pinetina-colada-solstizio-solidific(c)ato Sol “caldo”, previo pedalò “al largo” d’orgasmi umidini “sott’acqua” dei tradimenti “profondi” con notaio a “metter mano” sudicia-leguleia di pratiche al divorzio “nudo” delle peggiori offese fra corna, cornetti in riva di “glassa” cioccolata succhiata, cucchiai “annegati” al caffè amarezza-brezze-bracciate e braccialetti “marocchini” d’alta marea Vendittivù cumpra’ fra un “bacio” e un’altra “leccatina”, leccornie “salsedine”, salatini dolci negli orifizi con l’orefice a regalar “lei” una “perla” colore “stella marina” e “buchi” del “galleggiante” a bo(i)a fra un calamaro “gigante”, una piovra eccitantissima con Fiorello a “stonare” di Karaoke reminiscenza al suo ex liceale scientifico poi “figo” e ora per le “foche” di chi vive, “chiava” nelle fogne dei (ri)sentimenti goliardici non più golosi di “crema” ma piovigginando sale sugli irti colli della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare e non “viene” neanche con Fantozzi, in quanto più sfigata di “lui” impotente cronico eppur di similarità “anemica” poiché frigida “imbottigliata” alle depressioni-pastiglia Chrono con dei coni per la “fragolina” più pistacchio di vita “stracciat(ell)a” in limonata granita “profumo” grandinate-burrasche-burrocacao-tempeste “rinfrescanti” la fighella arida e deserto “oasi” tanto felice come uno “spompato” da Camel Trophy, “dura” (com)petizione per petomani fumatori incalliti-Marlboro “boreale” aspirato di striscio e “liscia liscia va l’esca del pescar tra gli abissi una biscia”…, non v’è cer(tezz)a che non possa esser “toccata”, struccata ché l’allocca va col cocco su docce di teste “noci”-amplessi scimmie e arachidi in bocche “bocca bocca” fra le “bocce”, detta anche respirazione dell’umanità con la bronchite, causa stress logorante-polmonare, delle branchie fra banchi di nebbie serali quando il Tirreno non è più “torrido” e uno del branco “ab-Branca-menta” una “medusa” demente tra-montata, cantandole a “crepa”… “palle”… un abatantuonesco Diego fra tuoni del Cielo-tormenta-(om)one:


sono un fenomeno…,
“s
prupurziunat’” per quanto riguarda le dimensioni.,
e se trovo la “
tonna” giusta, me la ciuccio come un’aragosta!

A Ferragosto e anche la Luna è un girarrosto!

Che schifo di società merdosa.

Per fortuna ci son (D)Io, Uomo di un altro Pianeta, profumo Terrence Malick metafisico e “scrutatore” delle vostre “urne”, intese come tombe “elettorali” al mio Dracula che “sfoglia” le sue “crocette” nei colli delle verginelle, strappando lor il tanga con tanto di Orango… Tango “latino” al loro allattarmi per donar sangue colorito pallido, (non) mor(t)o.

La CIAcentral intelligence agency di ques(i)to cazzo.

Ha fatto più danni “lei” del petrolio, altro che quel coglioncello arteriosclerotico di Rossi Vasco, fannullone guitto che “cinguettava” per le ignoranti a cui “rifilò” lo “sfilatino” su “concertoni” in “luci”-lucciole San Siro.

Ehi tu delusa, attenta che chi troppo abusa…

rischia poi di raschiare il fondo del barile, detto anche il “cantante” bidone-spazzatura-trash totale dei ritornelli alla “bona” per suo uccell’ “usignolo” di “USA e getta”, post salvietta e non “salvata”.

Anzi, ancor di più “inculata”.

“The Hollywood Reporter” annuncia un film della Paramount diretto da D.J. Caruso.

Quando mai i deejay fan i registi? Mah…, sarà un “discotecaro” con ambizioni “cineaste-melodramma” da Lucio Dalla:

Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Sorrento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto:

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai

Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare
e la bianca scia di un’elica
sentì il dolore nella musica
si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte
Guardò negli occhi la ragazza
quegli occhi verdi come il mare
poi all’improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare.

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
e scioglie il sangue dint’e vene sai (mi fa sangue!)

Potenza della lirica (e anche dei fianchi nella ficaaa!)
dove ogni dramma è un falso
che con un po’ di trucco e con la mimica
puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
così vicini e veri
ti fanno scordare le parole
confondono i pensieri.

Così diventò tutto piccolo
anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita
come la scia di un’elica.

Ah si, è la vita che finisce
ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva felice
e ricominciò il suo canto:

Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai
Te voglio bene assai
ma tanto tanto bene sai
èuna catena ormai
che scioglie il sangue…

Dentro il “dente” della vagina “salendo!”.
Be’, torniamo a Spys’ Kid, da non confondere con l’altra stronzata Spy Kids di Rodriguez Robert, da guardare solo per farsi du’ seghe con le tettone di Gugino Garla in modo “spaghiElio e le storie tese…

Siamo o no dei Watchmen? Sì, ancor tirerà per le “bambine” con lo Swatch.

Come sempre avviene oramai con le pellicole su commissione, si scelgono gli attori prima che ci sia la sceneggiatura. Che idiozia è mai questa?

Robert De Niro e Shia LaBeouf hanno accettato i ruoli, ma lo script è “vacante”.

Comunque sia…, sarà un (suc)cesso.

Trattasi di una trama “orrenda” che narrerà i retroscena “Storia vera”-non veridicità (in)credibile di una ex spia (De Niro), arrestato per il “crimine” d’aver rivelato i fasci… coli e, dal carcere “ergastolante”, impartirà “lezioni” di “vita” al figlio “purissimo” come i suoi von Trier per le ninfomani.

A galla, adamantino!

Tre capolavori da “valutare” e guardare con più Hitchcock.

Occhio alla finestra sul cortile. Il complotto c’è, è un “binocolo” in mezzo alle gambe di quella piagnona-“compianta” di Grace Kelly, una che avrei afferrato per la chioma dopo una birra “bionda” e, da sbronzo, avrei “cazzeggiato” in maniera non tanto “paraplegica” nel suo vedo-non vedo per “farla” vivere Donna “due volte”.
Anche tutta la Notte.

Una “Principessa” sul pisello!

Psycho?

No, Gli uccelli!

Ap-punto e a capo di Kamasutra giravolte “calmi” contro ogni falso “capo”.

Anch’io, come De Niro, ho detto tutto.

Mi sbatteranno in galera ma almeno non mi sbatto, come voi, le puttan(at)e. Miro al “sodo” bersaglio non delle “facili” s(ol)uzioni.

Anzi, NO! Deciso, infiammato, a “bruciapelo” dei criminali in abiti “legali” e in ambiti “sociali” network. Anche gli psicopatici “assassini” (bianchi?) provan “empatia” per le “sparatorie” a Palazzo Chigi

Per quale motivo dovrei arrendermi in questa “tragica” eppur per me rinascente storia dell’orrore “degna” di Stephen King “impermeabile?”

Ieri, è avvenuta un’altra tragedia che fa “onore” al nostro MOSTRO “bel” Paese dei nani con diritto di “cittadinanza.”

Da “La Repubblica”:

Due carabinieri sono rimasti feriti davanti Palazzo Chigi a Roma dopo che un uomo in giacca e cravatta ha aperto il fuoco esplodendo numerosi colpi di pistola. I militari sono stati colpiti uno al collo e uno alla gamba. Uno dei due sarebbe grave, ma entrambi non sarebbero in pericolo di vita. Sono un appuntato e un brigadiere. Ferita di striscio anche una donna incinta che si trovava a passare…

Uno estrae una pistola e spara all’impazzata, già.

Poi un identico matto, fors’ancora peggiore (almeno quello ha il “coraggio” di essere “coerente” coi suoi squilibri mentali), piange o meglio finge, come al solito la sua notevole (senza “virgolette”) faccia di bronzo da suo blog Twitter (mi raccomando, vai a denunciarmi, sai che paura, ho le convulsioni) alla sua “testa(ta) giornalistica”, “emettendo” il coccodrillino ch’è. Fra le “palle” spunta qualcosina?

Subito dopo, infatti non avevamo dubbi in merito alla sua “emerita onestà morale”, si “reca” sulla tastiera e batte il suo “pezzo” da “integerrimo”, con testuale appunt(at)o frase che si dispiace per i parenti delle vittime.

“Regalando” il suo “cordoglio”. Nel frattempo, la sera prima è andato a troie, picchiandole pure, senza testimoni indiscreti che avrebbero potuto spifferare.

Ah, la soffiata.

Complimenti! Se prima però si specchiasse e vomitasse di fronte, anzi “bifronte”, alla sua personalità molto doppia, gliene sarebbe grato Saviano e la salvezza di “Stato”.

Costui, come tutti sanno e come abbiamo già ampiamente sputtanato, non molti anni fa cominciò a calunniare una “persona” (indovinate chi..?.), ex amico (nutriamo ora parecchie perplessità su tal “rapporto”) che conosceva dall’infanzia, per la sola “ragione” che all’epoca era “disoccupato (piuttosto che “lavorare” come “lui”, preferiamo tutta la vita…rella) e “vergine”.

Al che, “coadiuvato” da un teston’ testardo di padre, anch’egli circuito dal disegno omicida del figlio (la “natura” del tramandare il seme del Male?), di punto in bianco (vedi idiota che il tuo “articolo” è sempre conciso e preciso di “accerchiamento?”) intimò al suicidio, attentò alla dignità, all’incolumità altrui, “grazie” al nostro web.

Per combinarla sporchissima senza lasciar “prove”. Tanto basta un click e si smacchiano le macchioline, vero Matteino? Il cognome lo sapete.

E me ne frego! In platee! Tutti in piedi!

“Strumento” ar(m)atissimo col quale s’inventò profili falsi per nascondere il misfatto “profilattico”, molto d’ingegno “aguzzo” e coltello serpente affilato.

E, a tambur battente, perseguitò di offese, attacchi ignominiosi, minacce perfino di stupro a una ragazza… ché non “doveva” stare con uno che aveva “sofferto” soltanto di grave depressione (sempre comunque più viva dei porcili aggressivi della “compagnia fighissima” di tal “pantaloni” molto “taglienti” e “ficcanti”).

Al che, dopo reiterati abusi al decoro, al rispetto, a ogni patto di fedeltà da tal impostore orripilante vilipeso, traditi e arsi tutti i valori, una “persona” si ribellò platealmente. Come da tribuna precedente.

Scattarono denunce e contro querele.

In seguito allo shock devastante di questo “atto” (davvero “cristiano”) “pulitissimo”, la vittima fu scambiata per carnefice e sottoposta a trattamenti psichiatrici sedativi, tanto da andar vicinissima alla “lobotomia” che si vede nei film più spaventosi e da brivido…

La stessa persona che, dopo una sfrenata battaglia in tribunale, è oggi uno scrittore con quattro romanzi all’attivo, una reputazione untouchable e un altro capolavoro letterario da consegnare dentro, tutto dentro in cu(cu)lo alla sua “buchetta” delle “lettere”.

Eh sì, è “laureato” in “Scienze della Comunicazione” il nostro “scomunicatore” Savonarola da Inquisizione con lo “stendardo” del suo “Savoiardo”. Omuncolo Standa(rd).

Questo è il documento più “nascosto” della CIA, gran figlio di puttana!

Dai, prendi una rivoltella e fatti saltare le cervella, porco di merda!

Mi spiace, sono l’agente 007 Sean Connery.

Come nella scena dei nostri Gli intoccabili, in cui fa irruzione nella “tana” dei “lupi”, solleva uno scandalo e dà un “pugno allo stomaco”, mena un “coniglio”-fetentone, dunque ammicca allo spettatore e pronuncia: “Adesso come si sentirà, meglio o peggio!?”.

Voi che dite?

“Buttiamola” a ridere, dai, dai, dai!

Quando si “entra” in rehab, non “esce”, al massimo piscia e basta!

In clinica psichiatrica, si “vive malissimo”. Nel senso allusivo e “figurato”.

Almeno, se stai a casa “senza”, puoi masturbarti in “santa pace”. Lì,  (te lo…) “piazzano” anche con videocamere e “microspie”. Neanche in bagno è permesso “docciarselo”.

Sì, per quei quattro mesi in ospedale, l’astinenza sessuale mi uccise. Già ti “castrano” a livello psicologico, perfino il “Taglione” per “ammortizzare” lo “sfogo”. Che “cazzata”. A parte gli scherzi da “prete”, la figa non è mai morta. La foglia di “figo” è scomparsa.

A “prescindere”…, me la “tirai” lo stesso,  dicesi segona, previo altre due settimane di “controlli” all’“apparato” burocratico in quanto lo “temprai” ma non ottemperai alle regole “asettiche” dell’igiene…

Per le infermiere fu uno spasso guardar’ il mio “passero solitario”. I “dottori” andaron “dietro” al “mio”, incitando il casino generale del “trenino” con del vinello a “chiudere tutte le bocchin(ar)e delle schizofreniche “femminucce”.

Sì, se “perdi” un treno, guadagni in “trono”. In “Toto” ti tromba(no). Ti “elevano” eroe della “Patria” a benedire “ciò” ch’è finalmente stato “inserito” nell’“integrarsi” socia(na)lmente… per i cazzi degli altri.

Sì, l’Ottonello, reparto dei “malati” di mente bolognesi, è come la famosa qui esclamazione “Socmel’!”, un “ciucciotto”.

Se non l’avessi “(s)fatto”, si sarebbero perse una “gran cosa” e, fra l’altro, adesso “ce l’hanno (s)caricato” ad alleviare gli “stati” momentanei del lor sentirla “giù” da brave brad(ip)e. Le brache! Aprono VLC e si “piluccano” sopra il water, poi si puliscono streaming col VIM.

Assumevo vari milligrammi di neurolettici per farm(ac)i… smarrire la troppa voglia di letti. Sì, vollero che non “volasse” e mi “violarono” nell’“effervescenza” più spontanea e “spuntato”.

Sì, passò di “patata bollente” su tutti i monitor formato gigante “Maxischermo” con espressione Valium da scemo.

Uno “spettacolo”.

Ce “lo” vogliamo dire?

Sono un VIVIN C, da usare con “candela” durante i sintomi premestruali “andropausa”, previo effetti collaterali di controindicazioni nell’“incapsularlo” ai sintomi “febbrili” dei feromoni femminili “influenzabili” da una cura nel popò di depot con “fottuta” annessa e neuroni di spappolati “coglioni”.

In fondo in fondo, sto messo bene ma dove lo misi?. A pecora, come si suol dire. Eh sì, se non hai i soldi, non hai un cazzo. Neanche il tuo. “Piegato”. Chiara la spiegazione!?
Ho degli istanti di perdita mnemonica e anche di perso… Perdo peso e “lui” smagrisce mentre il panzone riccone tutte le “ingrassa”. E il bello è che lo vende all’“in… grosso”.

Che grassa opulenza! Eminenza, faccia… qualche cosina. A che minchia serve se no la chiesina?


C.I.A.o, acronimo dell’Uomo “anonimo” nel “minimo” espanso di sal(u)to “pimpante” alla Donna per il flauto “sonante”, “brevemente” si “allunga” ma il portafogli piange e “importo” schiaffi in faccia senza fica “sfacciata” perché son “fiacco” e, più che cagnaccio, un ghiacciato “miao” con le “fusa” del mio “sball(at)o”

Innanzitutto, sei bellissima, rossa, sexy, che fulvo ardore, anche furbizia femminile elegantemente nobiliare.

Sportiva, atletica, con il cellulare a occhiolino da marpioncella, molto ammiccante, lasciatelo dire. Lasciatelo “sciare”. Il dare e tu dai nel mio “inondante”. Così cantava Ligabue alle bovare già nella “bara”. Dammi la barretta di NOVI, mia barese da “innovare” sulle nevi in te “appianato”, pian pianin’ “zuccherato”-fondente.

Ti piace quello nero? E i bianchi? Come? Vanno con le extracomunitarie? Obama Barack ha risanato solo la moglie. Quale sanità pubblica… Mancano i “pubi”. No future, solo spacci(at)o e altre guerre, si “figuri”.

E non posso rimanere con le “mani in mano” in tanto (t)remare orgasmico d’erotico baciamano che mi porgi d’occhi.

A parte gli scherzi, la “vedo” dura. Sei più grande di me, vivi in Umbria, io emiliano d’adozione, “terrone” di nascita non so dove nella Terra Promessa con dizion(ar)i a pigliar la “lingua” come meno leccherà i culi.

Si chiama solipsismo geniale dell’Uomo onesto presto “animale” in quanto nudo “forestale”, cfr. “concupito” dal bosco senza Cappuccetto e senza “cappella”. Neanche i frati francescani mi pareran l’ano di “asilo”… nido.

Eh, l’inedia anodina. A dirla “papale”, un nodo in gola.

Da “luppolo” a lupetto. Che “(guarda)roba”.

Ma un’amicizia simpati(c)a è chieder (la) troppo? Mica t’ho chiesto di spos(s)arti. Pretendo di “sfondare”.
Insomma, “pelle e ossa”, ti riempirei di bac(h)i e smalterei le unghie che toccheranno… un telefono “squillante” come le tue gambe appena appena pronunciate di lentiggini piccanti a “sgambetto” per il mio… “arrossito-arrosto”. Sono un b(r)uco. Restituiscimi al licantrop(ic)o del Cancro nella brughiera mia me(ge)ra stregona.

Azzanna, ma attenta alle zampe da gallina…

Non mi streghi ma, se me lo sfregassi , vedrai come “brucerà”.

Sono uno scrittore di nome, non so se di “fallo” ma Stefano Falotico. Ibs.it ti donerà la “vista” ad opere di mia Arte, cara la mia vispa Teresa. Che vespaio, sono il moscone dello zitti e mosca, prendimi per “quello che ho”, non esigere che preghi durante i vespri mia quarantenne ancora in Vespetta. Fai… le curve spronando il turbo del mio “motorino” ronzio e di ozio ti azionerei nel tuo seno “in quinta” marcia. Marcandola di “tiro a segno”, altro che i tuoi vestiti di “marchetta”. Vuoi lo yacht, mignottona? Da me solo un Chino(tto).

Equilibrismo di un bimbin’ birichino con venturo salto nel “vuoto” a ricadute de(pri)menti? Ah, cadrò solo nella tua “erba”. “Bollicine” mia drogata. Togliti l’ago dal braccio e anche dal pagliaio. Non sono un pagliaccio.
Sono nel “fieno” eppur la vuoi “piena” nella stalla. Che vacca. Che gazza ladra, che “gattina” che ovula…

Il “Può darsi” mi salverà di donne “offerte”. Come feriscono loro, neanche le spine della Madonna di Abel Ferrara! Mary?
Sì, per sempre… Come? Era Meri? Solo amari… , altro che “merlo”. Altro che cor(v)o.
Altro che coito. Noto solo una Notte da “cotto” alla brace mentre loro “abbrustolicono” di grigliate la salsiccia di una “cenetta” propria “romana”.

Dai, concedimi un Facebook e bando alle ciance. Bagascia!
Le tue guance, ah, i guanciali.

Ricorda: avrò la tua (ri)cotta con un cuscino a “scudisciartelo”.

Sì, il tuo Poster è meglio di come me lo metton’ nei posteriori. Almeno, ammirandoti, un po’ “mirerà”.

Dammi “retto”, sei tanto retta che ho il dubbio, lecito, che in molti te l’abbian “infilzata” di ritto dritto filotto al “biliardo”.

Sono pien di bile?

Certo. Oh, non sono un bullo. Ma tu sempre brutta rimani. Non imbellettarti.

Vai a “sciacquarti” in cattedra(le).

The Good Shepherd

Buon pastorino per le “pecorine”.

Sempre De Niro in “cabina” di regia con “montaggio” osceno-scenico e “graffio” Eric Roth grafia (ir)riconoscibile “al volo”, Inside(rMan finto “tonto”-Forrest Gump.

Oltre il giardino…

Spy Game

Assieme a The fan (vedi che il De Niro “guardone torna?), il film più “serio” e non cazzaro di Tony Scott.

Verità che scottano.

Ronin

De Niro con Frankenheimer, l’esistenza dei saggi è una valigetta “misteriosa”.

Altro che Pulp Fiction e stronzetti.

Va bene “condire” dei dialoghi brillanti…, ma si torna malinconici quando si è troppo avanti.

Ora, facce di stronzoni, seduti!

Altrimenti, vi legherò al sedile anteriore senza CI(ntur)A di sicur(ezz)a. Questa è castità!

Vi ho scoperto! Tutti in avanscoperta sotto le coperte!

Insomma, scopare!

Cioè a terra.

Mani in alto in caso d’emergenza. Potreste “venire” subito. E rimanerci “secchi”.

Vaffanculo!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Spie come noi (1985)
  2. Bella ciao (2002)
  3. La regola del sospetto (2003)
  4.  La Talpa (2011)
  5. JFK – Un caso ancora aperto (1991)
  6. J. Edgar (2011)
  7. Segreti e bugie (1996)

“Dellamorte dellamore”, recensione “ascensione”


28 Apr

Tutto l’amore “indagatore” per un incubo color Falchi… Anna

Ieri, ho comprato “Ciak”, “Best Movie” e il nuovo “Dylan Dog”, lettura fumettistica mia preferita in tempi adolescenziali già più in là dei miei coetanei.

Oggi, stan tornando di moda i Marvel movie, non tutti marvellous.

A cui preferirò sempre il magnifico culo svettante di quella figa immortale della Falchi.
Una che col “Max” fu calendario “massimo”. Il Conte alla De Sica? No, da render Dracula un “verginello”.

Lei è la vera “Madonna!” protagonista di questa incursione tenebrosa e non tanto soave di Michele Soavi, a incarnarsi nel “modello” omosessuale ambiguissimo di Rupert Everett, il maschio per antonomasia d’ogni bona alla Bonelli Editore. Il toro! Sì, 007 era uno sciupafemmine, questo li “batte” tutti.

Ho molto di Tiziano Sclavi, anche il suo “Le etichette delle camicie”.

Qui, il nostro Soavi “raggira” lo Spirito “nocturno” di Dylan e lo trascina in un cimitero di “Mort(acc)i”.

Zombi sbudellati come mortadelle, grasso che cola di digressioni banali, amplessi “domestici” con i capezzoli alla Emanuela Folliero che lo annunciò ne “I Bellissimi” di un’Anna dei “miracoli”.

Quando vedo “una” così, divento pulp, “puro” trash della virilità alla Bobby Peru e non capisco più niente di wild at heart erto, “imbavagliato”, sanguinolente-truculenza-sbavando in zona rigor mortis (e)rettile come i lombrichi del terriccio più terragno alla bufalo o alla Buffalòra, luogo della vicenda e del vinto (under)Dog…

Rupert se la scopa di brutto, di “burro(ne)” su una lapide, e la Falchi gli è “tombale” a smorirgli sopra in estasi “montanti”-armoniche non da monaca d’un corpo-cardiopalma fra cipressi e croci. Un orgasmo capitalissimo, al “capitombolo”.

Lo sbecca la tacchina, e il becchino se la gode in un sol boccone!

Il film è una schifezza, un tentativo maldestro e “pecoreccio” di portare al Cinema un personaggio geniale, adattandolo solo alle montate lattee di Anna. Molto più “stimolante”. Lei spinge, il film non tira.

Ecco, a parte questa Venere di Milo di “Oh mio Dio!”, il resto non è valido di “candelabro”.

Solo le sue “labbra”.

La pellicola vale per la sua pelle, scarnificando la Diavolessa del Piacere sballo, rimane una trombata che v’ha fottuto due ore.

Almeno, ci siam guadagnati una manciata d’inquadrature “platoniche” a planare sull’esorbitante statua di tal Donna che mette davvero i brividi.

“Da paura”.

Accappona!

Secondo me, avrebbero dovuto intitolarlo Am-mazza da morire, non è mora né amor’ ma una succhiante-succinta ninfomane che uccide “a sangue” il tuo Machete “discinto”.

(Stefano Falotico)

 

 

“Mud”, il Trailer, Best Matthew McConaughey ever


28 Apr

“Beyond: Two Souls”, Tribeca Trailer and behind the scenes


28 Apr

Cento Falò


28 Apr

Steven Spielberg’s “Obama” with “Daniel Day-Lewis”


28 Apr

Ma che razza di cagata è mai questa?

Eastwood e Aronofsky al Tribeca Film Festival 2013


28 Apr

Superman o Iron “Woman” Gwyneth Paltrow?


28 Apr

Sublime nell’inguine col muscolo pompante e tonando in ogni Lei an(s)imandola, dentro Gwyneth Paltrow a mio “Gillette”

 

 

 

S come Superbo, superfluo, supercalifragilistichespiralidoso, soavissimo e palpabile al tatto da rasatura glabra di “lametta” morbida mentre Lei, di manina, a manetta indurisce il peloso

Questa è “impura”, immorale scarnificazione, la propulsione atomica d’attrazione positiva anche in ogni “negativa” figa da proteggere nel modificarla a “ficcarla” nell’imboccarlo, “caldeggiandola” al fin di nutrirla con proteina grossa ma non grassa, “asciutto” ma liquido, “zuccherato” senza lipidi ma dalla libido come i “buchini” della zucca più succosa.
Nettare da sugger nel “sanguigno” orgasmo a “lievitazione” naturale per l’Uomo alato che se ne frega d’esser alto, bensì in osteria inneggia e incita l’accolita a non ubriacarsi solo di birra da colite ma del “bersele” a collo, a culo scoperto fin a sgolarci amanti della Notte per Ella “crostata” sul miele “prostrato” e “appicciaticcio”, dunque darsele e rassodarlo in gamba.

In coro, s’“eleva” il canto delle “creature” per il duro irto nostro “Orsù!” che divorerà ogni salmo(ne) in tutte le Lei a sguazzar nel mare delle fantasie sciolte, cinefile, “canine”, di cenetta in fiche, una dopo l’altra a fila indiana, come noi della tribù non più marsupiale e supina eppur non maiali come voi occidentali e capitalisti suini poiché siam tutti tutti “innalzati” a levature-allevar nostro “aviatore” in una trattoria ove odoriamo le pesche e rifiutiamo le carni di manzo con delle “capriole” e olio-peperoncino da porcellini ed Ezechiele Lupo a tener botta!:

Lui gira in lungo e in largo e sempre ovunque va
la sua parola magica gli da
(?)
coi duchi e i maragià, coi mandarini e i vice re
mi basta appena dirla che m’invitan’ per il the

Ritornello alle donne “in mezzo” come nei torelli, fra un tortellino e un’altra di “besciamella” bellissima:

Se tu non sai che dire, non ti devi scoraggiar e nessuno mangiare
ti basta una parola e per un’ora puoi parlar’
ma attento a usarla bene o la tua vita può cambiar’

Per esempio, l’ho detto un giorno ad una ragazza
e quella m’ha sposato dopo 100 annni! BAM ed è veramente deliziosa!

Supercalifragilistichespiralidoso

Cambio di (s)cena e di registro anche a quelle “magistrali”

superfighe fragili saran a noi spiral d’ondoso,
il cazzo nostro amato è sempre meno intonso,
guarda come cambia da piccolo e amorevole
a grande glande tutto “stucchevole”,
in un “nano” secondo di-“viene” precoce e “lattiginoso”,
l’eiaculazione è polluzione anche prima della colazione,
ecco a te Donna il mio Ercole di mille posizioni,
questa è azione,
questo è fra bollicine “light” nella lattina a te “lattuga”

Figa liscia e dai, dai, dai, lasciala andar’!

Super super fragile diventa avventato nell’addosso saltarti e “salato”,
che balzo in avanti a te (pro)teso nella stesa e quindi ancor in attesa,

Super, super, super gnocca di patate tra bicchierini, un “cartone” FRAGILE e unghie a spezzarle con un…
“grissino”, tutto tutto da sgranocchiar’ come mandrilli topini!

Gwyneth Paltrow, amami così e verrà lì “sventrato” in ventre tuo infuocato adiacente al forno della “legna”

Gwyneth esibì un “Iron” vestitino molto scosciato, praticamente smutandata e molto “bon(a) ton-ica senza tonaca ma da “intonaco” tagliente in gonnellina puttanona.

Quei glutei inguainati da calze sottile per “assottigliare” il nostro Sguardo “cazzone” alla sua sottana da “tizzoni” ardenti, magrissima come una Sottiletta, che gran filetto a incalzar di glup glup!

Golosa eppur quasi anoressica, qualcuno di Cuore ci “resta”, che figa bionda non tanto da Jr. ma “signora” di “stile”, sfilata in quanto a eccitar lo sfigato come una gatta per l’occhio sudato e affaticato in sua “Mini” per il Max maschio!

Altro che Cavill HenryRobert Downey e Chris Hermsworth.

Qui parliamo di Gwyneth, vogliamo andarle a “parare” di purè!

Rubo il microfono e la intervisto, aguzzando più da vicino la mia vista per la micina che ha incendiato la mia “miccia”avenger.

– Gwyneth, non esser da me divergente. Le convergenze delle tue gambe son vertigine del mio perpendicolare che vola “ateo”, atterrando nella complanare.
– Chi t’ha dato il permesso di farmi delle domande?
– Voglio solo farti senza risposte. Veniamo al punto G. Subito, passiamo alla questione per cui siam qui, la gravità là.

G come Gwyneth, come ginnastica acrobatica nel letto gommoso, G come erotico giocattolo, G come goduta, G come gola.

Insomma, Gwyneth girati e i miei “girini” saran a te “gironi” non da “inetto” ma molti etti d’erettissimo, Gwyneth guarniscilo, guarisci la fame in “pen” che non solo si dica ma si dia da fare benissimo.

Non sono “affari” vostri.

Via dalle palle!

Gwyneth voglio succhiarti come un “pollo”.

Gwyneth sono il dopobarba “In-teso” Pour Homme, il profum’ d’uom’.

Ti scoperò in ogni dove, sotto il Duomo mia dama, sottosuolo mia “sauna”, sottosopra mia prona.

In poche p(a)role, puttana eri con Brad Pitt, una “piattola”, e sei rimasta troia ancor più “sobria”.

Vai a lavare i piatti!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Batman (1989)
  2. Thor: Il mondo delle tenebre (2013)
  3. The Avengers (2012)

Genius-Pop

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