Debutterà nelle sale statunitensi il 26 Aprile.
Ancora una volta, un De Niro sfavillante, versione ironica, un padre di famiglia sessualmente inibito.
Ora, a molti non piace(rà) questo Bob brillante, a me sì. La grandezza di un attore si misura spesso dal grado di versatilità e multiforme talento a mutare in tanti personaggi. In questo De Niro, assieme a pochissimi altri, n’è indiscutibile Maestro.
Adesso, parliamo di una commedia ma appare anche la scritta “Restricted“, quindi previsto linguaggio “forte” e molte allusioni, doppi sensi e “sboccate volgarità”. Il tutto condito con una notevole verve d’umorismo e freddure.
Prima regia per Justin Zackham, già sceneggiatore del sottovalutato Non è mai troppo tardi con Nicholson e Morgan Freeman.
A differenza dei già “precoci”, e precotti, detrattori che stroncano ancor prima d’averlo visto, questo film m’attizza. Non poco.
Sarà un diletto anche il confronto con Robin Williams e i siparietti-duetti fra De Niro e la Keaton, con la terza incomoda di Susan Sarandon.
(Stefano Falotico)
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