Prime indiscrezioni per il Festival di Cannes! Basta, cannaioli! Sono il “babà”, e senza liquore abbaio da “partenopeo”, in quanto di peti adorate il prete ma (non) intingete nella “Palma”
Gatsby 3D con DiCaprio “fenomenale” di Fitzgerald “luhrmaniano” un tanto al kitsch “ammodernato” al barocco, inaugurerà la kermesse, fra miss in minigonna e il muso di chi perderà.
Fratelli della congrega, sbilanciamoci già ancor prima delle proiezioni ufficiali, proiettiamo di piroette per scommettere su chi, alla gara, partecipando, non sarà vincente.
Uno solo… highlander, brandendo il trofeo dorato non so se ricordato dai poster–i, senza dubbio scriverete, voi giornalisti, tanti “leccaculo”-post pur di ammanicarvi, ruffiani, alla corte del supponente “Corriere”, con Lucarelli Selvaggia, fra una tetta e l’altra “scollante” di “balcone”, a preparar le pappine “reali” da “Papa” “regalina-analina” come le sue cosce “liquirizia” su andamento “celebrity”.
Now, my name is mine. E tu, maiale, non sei me. Tu sei mia, micia, dai che accenderemo la miccia.
Ammicco e tu mi sei “amica”. E, “amichevolmente”, guarderemo i film della rassegna, mentre mi strofinerai, “finissima”, la mano senza “seghe mentali” da Ghezzi, ma “rizzo” per lo “scrosciante” che sale glorioso da “Montées des Marches”, “montante” e (in)fermo poltroncina di seta…
Tu, Polifemo, di Cinema capisci i tuoi paraocchi. Fra l’altro, nei hai solo uno, che vuoi “giganteggiare?”.
Non comprenderai mai il “gigionismo”. “Accidenti”, accecatelo! Questo Polifemo è solo uno spettatore non gradito alla Lars von Trier. Mi mette melancholia ‘sto antichrist! Ninfomani, anche di fianchi! Se occhio non vede, Cuore non duole, tu che cazzo vuoi? Che tristezza!
Il tuo “Omero” nel senso dell’eroe dell’“Odissea” o l’osso che “spezzi”, “addentandomelo?”.
Ah, Donna! Preferirò sempre i tuoi tacchi al tallone d’Achille! Ti chiami Ilaria? Dunque, io ho letto “L’Iliade”, ho una spada, “Troia”, che a quella… allude. Quando cala la Notte, dal “cavallo” esce e sa “mescerlo”. Che infil(z)ata!
“Fiato alle trombe!”.
I proci son avvertiti, i greci s’aggregheranno agli spartani per una “spaghettata” di tarallucci e vino, e io, il paciere, posso a te, Elena, “riposarlo” nello “spossartela?”. Guarda che “arco”, che “tiro”, che poetici “sospiri”. Ho un fisico (all’)asciutto e olimpionico, prediligo la “staffetta” ai cento metri, ma ce l’ho di “trenta”, il “bastoncino” che riparte nella “patata bollente” per l’“allungo” a tagliar la… “mela”.
Quale meta e altra metà. Dio ti fulmini! Sono Zeus, non sono una meteora. Sono l’immortale.
Dunque, in modo immorale, “faccio una” che mi va a genio. T’ammazzo di botte, mia amazzone!
Applauso!
A parte, la parentesi “storica”, rimembrante il “membro” dei promiscui, “eleganti” ellenici, pensiamo alla “manifestazione”. Tu, perché “lo manifesti?”. Ti denunceranno per oltraggio al pudore del “pub(bl)ico”. Lo scandalo va visto in sala, non toglierti i sandali anche se guardi un peplum perché la tua religione non te “la concederebbe”. Non “venderlo” a saldo.
Va sventolato e, appunto, “rinsaldato”, solo quando sei certo che, saltandole addosso, non ti salteranno le palle, causa frantumazione dei testicoli di (im)prevista (contro)mossa “femminile”.
La donna sa quando osare, quando “arrossartelo” ma devi procedere con cautela se vuoi che la “candela”… “venga” rossa. Altrimenti, solo commozione. Cerebrale e non, come un film da “lagrime amare”. Un film che piacerà a Giona Nazzaro o al nuovo Amedeo Nazzari?
Giona, talora, anche nelle “tarde” ore, spara cazzate, Amedeo piace ai cazzari!
Sì, quelli che si masturbano sulle gambe della “conduttrice” e poi se “lo tiran” da intellettuali!
Della minchia! Si spaccian per pensatori liberi, ma “dai!”, “liberatelo!”. Se no, poi piangete il “melodramma” senza “miele”.
Già… “si fanno” i nomi di grandi registi. E tu, prostituta, pensa al Cinema, non al pene, ragiona in grande, sgrana la vista, non “sgranocchiar” il “glande”. “Elevati”. Porca puttana!
Chi ti credi di essere? Sofia Coppola? Tu sei da “cappella!”. Ma non sei suora. Sappilo! Tu vuoi solo “(s)tapparlo!”.
Oltre ai sofismi di Sofia, col suo “cinema” platinato con “chiccheria” su chiacchiere inutili d’annoiati indigeribili come la bile del “Somewhere”, ecco pochi ma importanti nomi che potremmo vedere.
1) Jim Jarmusch, il numero uno di sempre.
2) Roman Polanski.
3) Paolo Sorrentino.
E, soprattutto, speriamo in una buona Malavita a tutti.
Luc Besson sa!
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Venus in Fur (2013)
Lou Reed conosce il sedere della Seigner nel polanskiano.Tu, stai seduto!
- Malavita (2013)
Tonino è francese.
La Pfeiffer, una francesina. De Niro, un Jones di sfida. - La grande bellezza (2013)
La Ferilli è vacca, Verdone è oramai svaccato. Servillo si salva! - Il grande Gatsby 3D (2013)
Se non hai mai letto questo libro, datti alla mut(u)a.
Altrimenti, come Gatsby, perderai un amore e troverai la pace dei sen-s-i. - Twelve Years a Slave (2013)
Bello e più bono, Fassbender e Pitt.
Due maschi a confronto. Fa schifo, a prescindere dal regista.
Il cast è una castroneria. Poi, Brad ha denti da castoro. - Only God Forgives (2013)
Dio dimentica, io perdono. Mi va bene, quindi nessuna vendetta del cazzo! Una lavata di testa, sì. Beccati le sforbiciate boxing sul boxer. - Behind the Candelabra (2013)
Anche Michael Douglas è una checca. Dovevamo sospettarlo.
Il candelabro si scioglie nel Damon Matt-o di andargli (di)dietro.Ho detto tutto.
Che puoi (pre)tendere da Soderbergh? Utilizzò Sasha Grey, attrice che studiò alla corte dei cordini sadomaso, adesso un ingrigito Douglas di parrucca per scandalizzare da Liberace i parrucconi.
Mi sembra un film che andrà a culo. Buona la prima.
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