De Niro

01 Mar

Il grande Cinema sportivo d’un terzetto vincente: quando i nervi son saldi all’energia del Cuore e alle sue dinamiche esistenziali

Come Al Pacino di Ogni maledetta domenica…, be’, non sono così “vecchio”, anche se ambirei davvero a esser un decano di cotanto come Lui quando fu Tony D’Amato e anche Montana, un po’ grintoso, con qualche ruga “pensierosa”, scarface per chi non ama la mia faccia da schiaffi (si beccherà un ceffone, e i ceffi saran “affare mio”…) e qualche “strappo alle mie palle” tirate per le lunghe, fra cantilene ipocondriache, pose da ippopotamo, un’ipofisi talora “moscia” di ormoni quando il testosterone s’intestardì a non “darlo”, con dei danari che sperperai e poi spero in una scommessa vincente del mio stesso cavallo “matto”, uno che ammirerà sempre Diaz Cameron quando era “cubana” di mia “libbra” in liriche autoerotiche mentr’oggi è “signora” di “b(r)ava” attorialità scosciata solo da “elegantona” su(ina) “brillanti” battutine frignanti alla frivola gran figa che fu nella suora che “fa” o “c’è” (?), sebbene lo sia anche adesso e di Sesso mi (so)spinge se i tacchi suoi alti attecchiscono quando la mia tachicardia è in zona “infarto”, come Al gigioneggio, appunto, altisonante ed elevo la voce di “sparata”, proprio quando dovrei spararmi.

Un mio amico, consapevole delle mie sofferenze passate (anche di verdura… e ortaggi… con tanto di oltraggio, previo “strozza-preti” ), mi consiglia di spaparanzarmi e non perseverare nella “figuraccia” da papero.
Ma i papaveri son girasoli in Olanda, e Jolanda ama le gastriche lavande, in quanto “beve” il suo fegato amaro perché non metabolizzò mai la separazione dal marito stupratore. Sì, la “sudava” e poi or evita la saturazione delle lotte coniugali con l’avvocato penalista di carta, penna, notaio e pene da “Appello” quando alla sua ex moglie, evirante il consorte di malesorti(legi), dietro “rimborso” e “rimpinguarsela”, si toglie il pigiama e la “in-tona(ca)” con “lei” serva che si “scappella” al fine che giustifica il “mezzo”. “Nero” su bianco, cioè cornuti e “mazziati” nel divorzio da “moto mazziniano” per un’Italietta pacifista con Garibaldi convertito al secessionismo di Bossi “ce l’abbiamo duro”. A cui io lo sederò nel sedere, se non la smette con queste divisioni di classi, son uno che ha la classe, e non è “acqua” della sua sicula compagn(on)a. Ho detto tutto…, povero Umbero, anche lui è la versione sparata “a freddo” del Lee Ermey di Full Metal Jacket.
Topolina, viva la topina, eh?

Sì, un popolo d’ignoranti. Analfabeti che studiano gamma e beta ai licei “classici” di greco, e poi s’aggregan, una volta ottenuta la “Laura” alla Totò della malafemmina.

Adbondatis, adbondatum, tutti abbottonati nel perbenismo borghese che mai vuol sputtanarsi ma, invero, io vi dico che va eccome a puttane! Quindi, giù botte! Anche ad Abbondio, din don dan!

Ieri, ad esempio, dopo aver accumulato tensione, provai a smaltirmelo “tutto” con un caffè dall’aroma “cremoso”. Così, entrai in un bar e, oltre a questa miscela, ordinai delle birre, offrendole “in santità” a una “santarellina” che intuii subito quanto voleva saltarmi sopra da lupa nella sbronza da “luppoli”.

– Ciao, posso permettermi di “regalarti” una caraffa? Meglio della Lavazza.
– Certo, sei carino.
– Non me “la dai” a bere.
– Cosa?
– La puttanata, appunto (e virgola…) che hai appena sputato nel piatto mio che vorresti mangiarli dopo averlo “imbevuto”.
– Non giocarci attorno. La vuoi, vero?
– Sì, ordinerò una bistecca al sangue. Dopo l’ubriacatura, meglio la frittura d’una vacca vera “al dente”.
– Come ti permetti? Alludi che son una da “suzioni” e tu il lattaio?
. No, perché pensi questo? Amo il formaggio, però, pecorino sardo. Più “lievita” di stagionatura e più s’allieta con le marmellate di confettura.
– Le mamme(lle?).
– No, hai la fissa. Scusa, per caso sei in affitto? Eh lo so, quando c’è da pagare, la vita si pesante e ci si crogiola nelle afflizioni. Dammi retta, comprati un ottuso, è meglio di un attico. L’attico è per i ricchi, all’ottuso puoi spillare e non “verrà” mai a spiarti dal “buco della serratura” se sarai “effetto serre” con uno da “ozono”.
– Vai a cagare, zotico!
– Come tutti. Siamo o no, noi, ohi, discendenti dei gorilla allo zoo? L’unico frutto dell’amor è la banana, è la banana!
– Cioè?
– Sei un’aliena? Guarda che anche a Marte son stati avvistati degli escrementi.
Sì, prima che s’estinguesse, viveva lì una razza “umanoide”. Utilizzavano i crateri come tazze del cesso. Da cui il vulcano magma nei giorni delle congiunzioni anomale nelle scombussolate notti di “balle” spaziali.
– Sei un idiota?
– No, sono E.T. “Costui” fu il primo amante di Drew Barrymore.
– Ma che dici?
– Eh sì, spuntò da dentro l’armadio, e lei, ancor bambina, evolse nella pubertà “ibrida” a invaghirsi d’una “scimmia” venuta dal “nulla”. Meglio di quelle terrestri.
Sì, gli uomini fan la crosta alle creste, ma poi s’accoppian lo stesso nelle foreste. Si chiamano “imboscate”. Di mio, mangio le tagliatelle alla boscaiola. Sì, io t-aglio la testa al toro. Sono di segno zodiacale “Vergine”, ascendente come Cristo.
– Sei solo che un deficiente.
– Sì, hai ragione. Soffro di molti deficit, ho molte “lacune” da riempire”. Posso “nuotare” nella tua “laguna?”. Mi fa gola. Attenta però a non affogarmi. Preferisco il “dessert affogato”.
– Sì, bagnami.
– No, il “cornetto” mio è partenopeo. Sì, è superstizioso se una come te desidera il “ripieno” di cioccolata. Meglio “dolce e vuoto”.

Tutto vero, quindi datevi allo Sport.
Ti tieni in forma e tira di più.

Vengo attaccato da una zia che tifa Inter e si spaccia per la figlia, “spiaccicando” le foto della disgraziata sua partorita nei siti di “chat” per adescar qualche “guaglione” e poi pigliarlo a pesci in faccia, rivelandogli che s’è trattato sol d’uno scherzo con annesso “incesto”.

Codesta, conscia che son un “topo” che non vuole le sue cosce da zoccola, anzi le “annusai” a un miglio di distanza per staccarle il braccio, mi urla “Ti sculaccio”.

Risposta: – Ehi gattina mentecatta. Ricorda: non far l’accattona per frustrar il tuo “amante” nel sadomaso. Fidati, fai la massaggiatrice altrimenti riceverete entrambi un “assaggio”.

Vuol querelarmi per “invasione” del suo osceno pudore.

Al che, accendo la macchina, metto su Madonna nel mio Sean Penn di quando me la scopavo “strappamutande”, do uno strappo alla frizione, mescolo la quinta marcia e mi dirigo a casa sua.
Accelerando a trecento all’ora di “bolide” a “bollarlo” in viso all’amante del cazzo.

Tutti e due sono ora al traumatologico.

Ecco cosa significa fraintendere chi sono. Come Lincoln Hawk, se mi dai dello sterco, cambio “presa”, sterzo di “bloccasterzi” alle tue palle, e ti “appioppo” la mia mascella su labbra “storte” a torcerti e slogarti più sferrartelo.

Son fatto così. Vuoi bruciarmi la casa?
Prima, attento che non t’abbia fregato l’alcol “incendiario” per colpa del quale tua moglie è “anonima”.
Lo sarà di più. Perché bruciò il suo stomaco, ma non aveva previsto che “appiccar fuoco” alla propria repressa non “paga”.

Ti parlo da amico, stregaccia: “Impiccati, e non fare l’inquisitrice”.

Sì, la vita è una questione di questo: “Essere o non essere. Optiamo per cancellare chi non è se stesso/a”.

Donna, ama il pettorale.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rocky (1976)
    Monumentale capostipite dell’emozione pura alla Balboa. Un “nano” che, causa (s)fortuna, viene ripescato per la “finalona”. Si fa il film, come si suol dire, ma i suoi sogni s’avverano. Infatti, gireranno altri 5 film ispirati al primo “trip”. Un “gran viaggio”.
  2. Over the Top (1987)
    Non è patetico, non è etico, e non vuole insegnare nulla. I “critici seri” lo stronca(ro)no, Stallone spezzò solo il braccio a uno stronzo. “Tanti punti” e basta.
    Sì, Sly vinse il camion, al nonnetto “bastardo”, suo cognato, un “tir” in culo”.
  3. Warrior (2011)
    Strepitosa pellicola di sfighe, assistenze sociali, professori di fisica con un fisico da lottatori, Nick Nolte che vuole discolparsi d’aver lasciato morire la madre dei suoi due figli in balia delle balie del manicomio-ospizio. Colpi di strategia, tifo “retorico” che (non) è tutta scena.Durante le riprese, Edgerton e Hardy furono ricoverati per essere “entrati troppo nei personaggi”.Si chiama “immedesimazione di sacrificio. Anche d’osso sacro addolorato…”.

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