Chi è Batman?

07 Mar

Non sei m(al)e, i film della settimana da gustare nella caverna

I film della settimana si prospettano sognanti e io propenderei sull’“anormalità”-anomalia d’un Bradley Cooper ammaliante e “malato” più James Franco di Sam Raimi “magheggiando” nel supereroe

Batman vive in Transilvania


Domani, cioè domani, pigliate carta e penna, è un Giovedì coi fiocchi.
Con un doppio Franco, versione “zucchero filato” e poi Harmony Korine bastardo.
Fra i due litiganti James, Lawrence Jennifer si “gode” lo “scemo del villaggio”, e De Niro applaude, da vecchio lupo di mare. Il Bob sa che tira più un pelo di figa che un carro di buoi e, ove v’è “
il lato positivo”, c’è anche l’amarezza-“dolce” che però balla il “liscio” in quello B “sedabile” e da “rassodare”

Ah, menestrelli, me ne sto nel castello. Giardinieri, il mio fiore fu reciso, e son Batman col maggiordomo che mi “dona” una cena “gustosa” di pipistrelli. Un pochino insipidi.
Tu, “donna”, rastrella l’uccello. Tu, mentitore, ficcati la mentina in bocca. Tu, minchione, sparati un altro “segone”. Tu, favolista, usa di più la fava.

Basta, ho fame!

Servo, metti su il giradischi, ho le palle girate. Togli Lucio Battisti, “spingi” con “Big” Jim Morrison.
E tu, della gleba, fai il letto, ieri ti “sei fatta nelle mutande”… col mastino dei Baskerville. Villana!

Accendiamo la Tv. Che cazzo danno? Vediamo un po’. Ecco, su Sky, c’è ancora Lucarelli Selvaggia. Come glielo darei io, nemmeno Nanni Moretti.
Sì, Nanni è un finto “papa”, per an(n)i volle papparsi solo Morante Laura.
A me non lo “dà a bere”. Inutile che filosofeggi di brioche, tanto Laura non sarà cornetto a suo marito. Ti tolgo il cappuccio, Nanni. Altro che i tuoi cappuccini! Sei un finto monaco! Tenete calmo il caos del Moretti, e tu, poveraFerrari Isabella, ti sei lasciata sodomizzare da questo sordomuto “provetto”. Che fai come Ornella Muti col Ben Gazzara? Che cos’è stato mai quell’amplesso-“tinello”-tieni qua simil Bukowski da La messa è finita in “pappamolla?”.

E io dovrei stimare il Nanni? Sì, meglio di Castellitto Sergio, un laido da Claudia Gerini per il “girino spermatozoico”. Almeno Daniele Luttazzi è onesto col “suo”.
Non si sposa la “Strega” Mazzantini per poi “spazzolare” le famo strane.

Non ho mai capito il Castellitto. Come attore serio, vale la calza della befana. Come bonaccione, è uno stronzo, come emulo partenopeo di Totò, no! Solo da popò di sculacciate.

Comunque, maggiordomo… hai registrato Selvaggia? Sì, sì, hai ragione. Stasera, ha scosciato poco. Scoccia sempre con le sue “menate”, almeno “vedessimo qualcosa” di più “spumeggiante”.
Maggiordomo, preparami un cosciotto di pollo. Puliscimi il piumino.
Rosolalo bene, poi telefona alla megera maniaca religiosa di Via del Rosario, per catechizzarla a far Quaresima solo se prima “cresimerà” l’amante suo arzillo con delle creme di cioccolato per la “veglia(rda)”. La sachertorte sa…

Bene, bene, nulla d’interessante. Spegniamo lo “zapping”. Allora, Cristo santissimo! Quanto devo aspettare per questo pollo? Voglio il contorno di “patate!”.

5 minutes later, dinner…

– “Mettilo qui”, adesso m’è passato l’appetito. Sì, ho anche un po’ di febbre, vaneggio sul (di)vano.

A che ora danno domani il film di David O. Russell?
– Signor Bruce Wayne. Non so se è il film più indicato a Lei in questo momento “delicato”. Potrebbe scatenare brutti ricordi.
– Per questo me lo voglio sparare. Adesso, consegnami Catwoman.
– Ma sta facendo l’amore con Robin, sulla porta della stanzetta c’è la scritta “Do not disturb”.
– Ah, quel rompiballe di Robin. Allora, chiama il Pinguino.
– Anche lui è impegnato coi topi di fogna.
– Non farmi diventare Jack Nicholson. Finiamola con queste “tope!”.
– Heath Ledger non gradirebbe.
– Me ne fotto, tanto è morto.
– Abbia rispetto per i defunti.
– E il rispetto per la mia “maschera”, invece? Maggiordomo, sei licenziato!
– Non può. Poi chi la servirà e riverirà?
– Tua sorella.
– Sta delirando?
– No, dico la verità. Tua sorella non è una suora che va a letto presto.
Saprà come “rimboccarmi le coperte”.

Tua sorella ha un sorriso da restar “a bocca aperta”.

– A parte gli scherzi, maggiordomo. Torna qua. Hai scaricato da iTunes il trailer di Iron Man 3?
– Certamente. Sempre ai suoi servigi, mio marchese.
– Io sono il Conte, sono Dracula, devi solo “succhiare” i miei voleri.
Dammi qua la damigiana. Ficca la “conversione” sul lettore Blu-ray. Vediamo che “razzo” di roba ha combinato questo mio emulatore. C’è solo Batman, gli altri supereroi son delle merde.
A eccezione di Superman, che è sempre me stesso anche quando si pitta di doppia personalità da “mantello” nel tonto Kent.

10 minuti più tardi…

– Questo trailer è una stronzata!

Dice solo puttanate l’“acciaio”: Sono Tony Stark, costruisco cose eccezionali, ho una ragazza meravigliosa e, occasionalmente, salvo il Mondo. Allora, perché non riesco a dormire?

Parte così, con questa “leccata insonne”. Infatti, c’è pure Guy Pearce da MementoNolanInsomniacavalieri oscuri, scudetti, troioni, missili che volano, corazze, scoregge, tutto l’ambaradan, la banda, le esplosioni, l’artefice delle (auto)distruzioni, il bombardamento, chi incula chi, “Indovina chi è il cattivo?”, qualche chirurgo allegro, il Vinavil, il “Piglia la vita, fortificandoti”, l’emicrania, il casco, i motorini.
Con tanto di Paltrow Gwyneth palpata e slurpata. Gwyneth la conobbi quando andai in Colombia.
Lì, nella foresta amazzonica, “ammazzò” lo “stormo”.

– Cosa vorrebbe dire padrone?
– Niente, lascia perdere. Non ne vale il “pene”.
Sappi, ci tengo a ribadirlo, che sono Batman. Il resto è d’arrestare.

Poi, che significa questo Ben Kingsley “Mandarino?”.
Mah, secondo me, è meglio il cocomero.

A proposito, domani speriamo che Selvaggia mostri i meloni.

– Sì, è ora di coricarsi Wayne. Fra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare. E s’è fatta Mezzanotte.
Domani, l’aspetta una giornata schifosa. Questo lo sa, vero?
– Ne sono cosciente. Sì, dopo questa cenetta da “ristorante”, un bel sonno ristoratore.

Ah, ecco, rimanendo in ambito di sogni. Tu ha studiato Psicologia prima di fare l’educatore in questa valle di lagrime, giusto?
– Sì, esatto.
– Ieri Notte, ho sognato questo:
mi catapultarono nel ruolo dell’ammaestraetore delle belve al circo ma una signora della platea mi trattò da pagliaccio. Al che, inferocito, aprii la gabbia dei leoni, che la sbranarono.
Poi, regalai al marito il babbuino di scorta che tenevo in un ripostiglio.

Come me lo interpreti?

– Che sei uno stronzo.
– Sì, credo che questa sia una vera “esegesi”.
Andiamo a dormire, va’.

Ci siam persi in chiacchiere, fra Selvaggia, cazzi, tendoni e trombate.

Sì, la Lucarelli, sexy come il “cazz’” delle guardie forestali. Tanto “la tira” quanto poco, a lungo andare, me lo allunga.
Dopo un po’, scassa le palle. Meglio la fionda. Meglio la liana.

Aggiornamento di stato, con poco “tatto”, alla borotalco

Selvaggia Lucarelli, stasera, intervisterà Rocco Siffredi, detto “Il glande”. Chiede ai suoi (pre)ascoltatori se hanno domande che leggerà mentre non saprà se saltargli addosso di sbattergliela o spaccargli il microfono.

Con “eleganza”, propongo “lei” tale “alto” quesito:

Selvaggia, forse da, appunto, “Stanza Selvaggia” di Twitter, te ne sarai accorta. Cominci a ossessionarmi. Sarà il tuo rossetto fuxia sucandido seno procace o il taglio dei tuoi capelli scodinzolanti, da intrecciar di baci e osar nel rossoche fa Malpelo. Sono Stefano Falotico, poeta e romanziere, cinefilo e artista. I miei libri troverai su ibs.it e lulu.com. Fanatico delle donne brillanti(na), argute, sagaci e anche ambiziose, porrei questa domanda all’homunculus che intervisterai in trasmissione “erotica”. Credete davvero che Marlon Brando sia così mitico come ce lo descrivono e come l’abbiamo filtrato? Ed è appaiabile a Siffredi Rocco, che ha sempre dichiarato quanto “duro” sia lavorare nel porno e più ostico quando s’è cimentato nel Cinema vero? Cos’è poi la finzione scenica? Un orgasmo simulato daMeg Ryan, Conner Ryan, o i cornetti alla crema di banfianesca memoria? Su questo dilemma arcano e amletico, vi lascio (ri)flettere.

Ponderate e “mescolatevi” bene. Il mio tram si chiama desiderio. E a tutti, da Batman, lo caccio nel seder’.

A parte le burle, pur essendo uno sfegatato a iosa di John Belushi, per immolare il Mondaccio violento a goliardia “piratesca” e pure, aggiungerei io, perché no, picaresca, mi concentrei, “deconcentrato”, accentrato e “Amo solo me stesso”, sulla depressione di Silver Linings Playbook

Voi non avete letto la “buona” novella del Quick Matthew? E avete fatto male. Non è giusta una cosa così, è sbagliata. Riparate al danno, comprate il libro suddetto, “sudditi”, e rattoppate pure le “topaie”. Cola acqua dal soffitto e le fitte si fan toste al fegato. Lo so, qui si accumulano debiti, e il saldatore dov’è finito?
Come? Non ci sono più idraulici perché son tutti laureati?
E chi ripara il Ministro del Gabinetto? I rubinetti? Ci son due pomelli, per quella bollente e per la doccia fredda. Ah, qui abbisogno, “alla bisogna”, d’esser un po’ bisonte in “vasca”.
Smettetela con Via Indipendenza, lì passeggian solo le vacche, io parlo delle “bollicine” del “manico di scopa”. Come? Tu sei solo una da scopone scientifico? Manca la briscola, siamo o no dei clandestini? Bische(ri)!

Un bicchierino e tutto va.

Comunque, io non la prenderei alla leggera questa storia della depression.

Tutti ne abusano. E dicono “Mi sento depresso”, e “roba” varia. Infatti, molti “finto depressi” si riforniscono dal pusher. Da questo “spacciatore di vista”, Mickey Rourke è un vero “lottatore”.
La sua faccia lo sa…
Mah, David O. Russell ha preso Cooper Bradley, giudicato da “People” un sex bomb. E l’ha trattato da bomboniera. Sì, un martire a cui son rimasti i bomboloni e masticarselo.

Appena poi si parla di depressione, spunta Hemingway. Questo “collegamento” non l’ho mai capito.
Hemingway se ne stava sulla barca, non era un tipo da barchette e aeroplanini da fringuelli paranoici.
Tutto il Giorno pescava, e poi sbucciava le “pesche”.

Che c’entra Hemingway? Da Francis Ford Coppola a Woody Allen, spunta sempre Ernest.
Secondo me, è più figo Borgnine.
In Fuga da New York, se ne sta, quatto quatto da tassista Travis Bickle con la pancia, a godersi la poltroncina tutta sola da Marty, vita di un timido, reminiscente Scorsese Martin. Nauseato, sartriano, non da salotto.
Il dottor Cassano non vi liberò dal Male oscuro. Il malessere, già, ha radici profonde.

Tempo fa, vollero “curarmi”. Presentandomi una stragnocca con due tette gommose.
Al fine che mi “svezzassi” come “Cristo comanda” e “Parla come te la mangi”.

Secondo voi, ha risolto il problema? No, l’ha “aumentato”.

In fondo, Franco Trentalance è uno che piglia la pastiglia.

Ho detto tutto…

Senza partyMartini George Clooney.

Perché dovrei stimare Giorgino? Meglio il vino della Georgia.
Fra quei colli, mi sento a mio agio.

Il resto mi sembra una tavola imbandita. Per di più, in campagna, l’unico bandito, che puoi incontrare, è il pastore tedesco.

Le cagne… che vadano a “zappare”. La mia “zampogna” non l’avranno.

Da anni, una famiglia di ebefrenici tormenta le mie notti batmaniane.
Come più volte, in altre vesti, v’illustrai.

Adesso, pare che il figlio, una sorta di “Enigmista” del circolo sociale degli handicap su giochi mentali “Scarabeo”, sta da sagrestano con un ex grassona che ha raccattato vicino al vicolo di Via Vendila di San Diego.

Ha affisso la sua foto da “tenerone”, col padre manesco recidivo a spettegolare della moglie, ex insegnante “Tu mi stufi” sulle croniche mestruazioni non appagate, nel dar la “mossa” al sangue suo venereo, non lo venera tanto, perché si sposi e metta la testa a posto.

Come diceva Totòa prescindere… la testa dove deve stare? Al solito posto, cioè sul collo.

I cretini s’innamorassero delle cricetine, di mio voglio essere un genio.

Sopra tutti e da ribaltare nel caso rompessero ancora. Con tanto di teste da dar in pasto alle zebre che vedono la vita grigia da fascisti.

Con questo vi lascio. Trascorso domani, tale famiglia riceverà altre querele.

Ora, per concludere questa Notte, tornerei su Rocco Siffredi, davvero identico allo stilista “Rocco Barocco”.

Sì, una cuoce, l’altro cuce. Uno le mette, “mettendolo”, a cuccia, l’altro veste gli abiti della casalinghe in cucina.

Siffredi è la vergogna dell’Italia. Tutti a “celebrarlo”, sì, ci mancano i candelabri e abbiamo completato l’anal orgy.

Di mio, al “digitale”, ho sempre preferito l’anal-ogico.

Oggi leggo “Senilità” di Svevo Italo, ieri lessi una scemenza. Probabilmente, non leggerò più. Di più.

Ho già letto tutto. Quindi vanno riletti. Allettiamoci nel lettone.

Sono l’eccelso per antonomasia. Rinomato e “mobile”.

Ricorda: ama il prossimo tuo e porgi la guancia. Devi essere amico del giaguaro.

Non è stata colta?
Infatti, va cotta a vapore.

Vivo fra le nuvole.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Spring Breakers (2012)
     Korine non è per chi ama il Cinema “carino”. A questo piaccion le ocarine…, dette più volgarmente mignottelle.
    La Sevigny sa il suo brown bunny.

    Il suo “cinemino” ricorda poco quello di Cimino. Tanto epico è Michael, quanto “profilattico”, malsano è Harmony.

    Ne vedremo delle “belle”, sì, delle zoccole.

  2. Il lato positivo (2012)
    Oggi, una scema ha postato questo su Facebook: “Il piagnisteo spegne i neuroni. Allontanarsi subito dai negativi…”.

    Sì, pressappoco così.

    Ora, una supposta alla donzella. Una bella r(e)azione ricostituente.

    Comunque, “concordo”. Mai scherzare sul depresso bipolare, buttandola poi nel balletto.

    Non è che meglio il bulletto Franco James?

    Sì, James se ne fotte.

    Franco, pane al pane e vino al vino, senza Avril Lavigne, ma “vendemmia” fra le vigne.
    Egli pesta, batte il chiodo del giubbotto quando è “calda”, è Tarzan anche in Jane… Fonda.

    Spacca il culo.

    Infatti, non è esperto di algebre relative.

  3. Il Grande e Potente Oz (2013)
    Mah, parto prevenuto. I primi film del Raimi mi facevan “venire”. Storie horror cazzute, di boschi, fragolette, orchi, occhiataccia, nottataccia, Bruce Campbell che tirava a campare nel reparto ferramenta, le campane dei campanili gotici, l’oscurantismo, le gambe aperte, il filo spinato, il porcospino nella figa dei nani bisessuali, gli scheletri nell’armadio, le soggettive, la suspense.

    Da anni s’è “fumettizzato”. Una versione Tim Burton edulcorata con un retrogusto “tagliente”.

    I presupposti per il capolavoro ci stanno. Quelli per la porcata, di più.

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