Siamo Stallone nel “Grudge Match”

21 Jan

Ama San Silvestro ma nel bosco silvestre spinge di più muscolo

Fratelli della congrega, so che state patendo. La crisi si fa sentire e voi poco toccate i gusti della vita che fu. Quando, nelle locande dai nomi come “Maria educa al pan lievitato” oppure “Susanna t’offre la susina”, limonavate con gioia “tocciatina”, fra denti rigogliosi senza l’amarezza dei tartari ma lo zucchero con carie dei cariatidi oggi pieni zeppi di debiti e senza neppure la zuppa.

Sì, quella zuppa, assieme un bagno euforico di “bollicine” con tanto di latte caldo e pasti affamati alla Lucio Battisti, era lì ad aspettar che “affondaste” il cucchiaino per “liofilizzarvi” nelle pa-pi-lle gustative. Invece, ora siete stanchi, non prendete sonno, vi rivolgete a psicologi che possan attizzare anche la “cotoletta” della mozzarella oramai smarrita di quando, segaioli, sfogliavate le margheritine, sperando che Lei vi fosse prato da deflorare. E, così, siete regrediti alle canne. Vostra suocera prepara i cannelloni, ma mancano gli spinaci del Braccio Popeye.

Siete solo dei “Sofficini Findus”, impanati nel “pesce” che non sguazza più in nessuna.

Oh, Capitano Achab lascia stare la mia balena, io morbido son “Dick” di “stecchino” nelle acquose femmine, nella musica elettronica di Moby io smuovo i mobili della figlia del dottorello, presentandole ogni Notte l’uccellone rapace nel v(i)olarle capacissimo.

Vengo da un’epoca lontana, in cui l’Uomo amava la Donna senza metter becco nei d(i)ritti per la sua parità sessuale, ma la “imboccava” con un lavoro “duro”, “mantenendola a galla”.
Un po’ giallina prima d’arrossirla… nel bucarla.

L’Uomo s’alzava… di mattina tutto affaticato dopo la figata della Luna oramai in Lei “andata”, si sottoponeva agli impegni quotidiani, rincasava, leggeva il giornale con leggerezza, sorvolando sulla cronaca nera per non intristirsi, registrava Alba Parietti scosciata del consueto appuntamento domenicale, dopo messa “benedetta” che urlava rabbioso pensandola penzolante di sue calze nel segno della Croce del maledetto Gianluca Vialli che tutta “violona” la fornicava sampdoriano e insaccava di goduria, si consolava con una favola dei fratelli Grimm e poi coccolava la sua bella, raccattata alla sagra del “Siamo uniti almeno in matrimonio, le feste de L’Unità ci stan rendendo poveri anche per un giro in giostra, facciamo i nostri cazzi, le ciambelle non riescon col canestro, evviva le ginestre, evviva le corse campestri, dai scrolliamo nei campetti, campiamo col campionato”.

Date retta a me, Uomo che s’allena e non s’aliena, perché conosce il Mondo e ogni coscia n’è mio muscolo del “basso” addominale rinforzato nella “panciera” nel lilla là a planare.

Sono uno Stallone, fumo e mangio la cioccolata.

Chi non mi ama, non è una Donna. Sarà un gelosone del mio golosone.

Ma, come le mie donne, anche “lui” lo prenderà in quel posto.

Di scemenza voi vi corroborate, io spaparanzato do dello scemo quasi a tutti. Perché sto al tavolo e intavoliamo, senza Tavor ma di pizze mie al taglio nel farcirle di “manico” vincente.

Qui sopra non c’è la rima ma, sotto, io non l’assolvo. La rendo assonanza del mio “a sonagli”.

Chi non mi ama, è proprio colui che poi ricamerà per uccidermi.

Parola del Cristo allegorico nel farti il ghirigoro.
E ricorda: sciogli il bac(i)o quand’è da trasformarlo nello svilupparsi. Altrimenti, sarà tardi ma le tardone neppure t’attraeranno. Dal tirar parte tutto, Freud “lo” sapeva e “junghiava” di pi(p)pa.

Un babbeo mi ricatta per provocazioni, salvo che lo defenestrerò assieme alla sciocca delle sue coccoluzze:
– Nessuna te la dà.
– Può darsi. Tu lo dai?
– Cosa?
– Il pugno o la pugnetta? Insomma, getti la spugna?
– Vai vai.
– Ove vado io tua sorella non sa. Sai, tutto fa salire, è di malaffare e afferra il “bene” di chi la paga con il pene.
– Cioè? Si tratta d’un gioco di parole?
– No, di prole. L’ha ingravidata anche il parroco del comune “Marina, somara, suona le campane delle olive ascolane e, nel pascolo del gregge, fa, di bavetta, la brava con lana sul pastorizio tutto rizzo”.
– Che cazzo dici?
– Il tuo sicuramente non parla.

San Patrizio!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

 

Guardate, godete ché i piaceri della vita sono un giubbotto di pelle marrone alla Stallone di Grudge Match nel De Niro a scont(r)arsi, le sigarette Chesterfield, una Donna che aspira e la Nutella che le spalmi.

 

 

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