Non mi scappa, non scopiamo ma ci sta…
Ama come mangi al cinema quando io, apparentemente, non ci sono: le ragioni per cui amo Scorsese e Eastwood – Questa qui è parente tua? Con me ingranerà la marcia delle “patenti” bollenti
Mi stavo grattando in multisala, guardando Hugo Cabret, e ritrovai me stesso dopo tanti malesseri. Tu non c’eri, quindi non puoi sapere. Tu saprai solo che non salperai, presto la tua testa salterà… applaudendo di “botte” artificiali. Ti sbudello di padelle!
Ragazzi miei della congrega, ivi riuniti in adorazione mia. So che molti eventi m’indussero a virar, da eremita, nelle “topaie”. Ma, dopo anni d’isolamento, mi forzai, con “sforzi”, dedizioni e abnegazione, a negare ciò che annerii e di nuovo spuntò di “novità”. Vi sputtano! Voi a zoccole andate, e a puttane va…, ne son conscio delle vostre coscettine. Prima o poi dovrete render la vostra coscienza al mio giudizio inappellabile, miei “scappellati”. L’orifizio, che vi servirò, sarà “prelibato”, cari che, di carezzine mucciniane, circuite le allibate col moccolo, attenti al lupo che in quel “posto” potrebbe abitarvi senza troppe coccole.
Chiamate pure la polizia forestale, anch’essa, nei fianchi sarà francamente “pulita” con inesausti colpi dal “silenziatore” calmo nell’entrar “annusato” solo d’un vago fruscio degli uccelli del bosco. Gli uccelli voleranno dagli alberelli e con soavità ne lasceranno “uno” solo, piantato nelle radici a “coltivarvi”.
Mi rinforzai nel silenzio, ammutinato nel muto, nuotando nella nudità. Sì, e fui costretto, causa sospetti, e “insetti”, a dichiararmi di confessioni sincere. Volevo farmi i cazzi miei? Anche questo, in tale società è proibito? Ah, capisco. Siamo obbligati a svolgere lavori non inclini ai nostri interessi e a quel che davvero ci alletta. Sempre solo una questione di letti. Allora, beccatevi un senza tetto e datevi alle tettone. Mi sa che è per questo che sniffate. Ah, vi conosco, prima il dito e poi il braccio… con la siringa, prima imparate ad allacciarvi le stringhe e poi stronzeggiate per decapitare chi non s’adatta al capitale. A me, del capitale, interessa solo Mad Max, lasciamo Marx alle lotte intestine dei politici italioti. Quelli stan ad ammazzarsi per la Carfagna, infatti è dimagrita. Fa schifo al cazzo adesso! Quindi, urge che, dai coglioni, presto tutti spariscano, spero che deperiranno. Oggi si spalleggiano ruffiani, domani potreste arruffarvi senza la palla vostra che io arrafferò. Di questi tempi, infatti c’è penuria di sudore sentito, la gente si dà al virtuale, si rassoda nei deretani a spaccarsele di masturbazioni oniriche. Ah, tutti dei De Chirico, dei surrealisti. Sì, ma vi siete scordati Scorsese e De Niro.
Era una coppia da leccarsi i baffi, mica queste fighelle con le borsettine. In mezzo son baffute, ma poi siam sicuri che non siano delle mafiose? Ne incontrai una, la spelai, scoprii, dopo appunto averla scoperta, che era solo una borsa col portafogli di un gangster. Non ho mai evaso il codice fiscale ma le rifilai gioie pasquali, più volgarmete dette di “dato senza datteri”, cioè un darle solo un calcio piazzato e non nuovamente in culo “inondandola”. Anche se lo sentì. Ora, sentimentali, chiariamoci, Io amo il Cinema, mi gusta quando tutto si fa angusto. E mi schiarisce le idee quando fa nebbia e non abbaia. Mi chiamo Gustavo, perché non posso dunque reinventar quest’imperfetto d’altri gusti? Basta con le rotonde sul mare del Bongusto. Datemi l’ex Deborah Caprioglio che fu e sarò il Klaus Kinski meno gobbo del Dollaro. Klaus era matto, io le sparerei la mia pistola, a freddo, per riscaldare l’ambiente, con tanto di grilletto tenue da moderare con calibr-at-o ardore.
Datemi pure del cane, sono un Callaghan! Non tollero altre insinuazioni sul mio fucile. So che, quando la Notte si fa dura, devo tirarlo fuori. Giro di Gran Torino, i vostri giretti lasciateli a Milano. Io “scrollo” e al muro v’incollo.
Io mangio i grissini torinesi e ce l’ho torrido di stuzzichino.
Siam invasi dalla pornografia, e Bill “giant member” Bailey se le fa, sranocchiando con ciuffo da galletto volpone.
Che costui cavalchi lontano dal mio range. M’arrangio da solo, senza bisogno delle sue prostitute a stimolare il rude mio petto, da deodorante senza spruzzi. Sono un purosangue, non uno da cream.
Prima d’andare a letto, succhio la “torta di mele” di tua zia. Ella spalma lo zucchero a velo augurandomi “Buonanotte”. Che bontà!
Ah, miei bimbini “cresciutelli”. So che mi temete. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Occupatevi della vostra moglie, disoccupata soprattutto in quella zona non tanto pasciutella, solo troppo “asciutta”. Anche se mi giunge voce che venga bucata da uno a mano armata. Infatti, il suo è bucato come Giuliano Gemma. Di serie B.
Ah, uccellini. Siete tutti dei Peter Berg. Siete sposati ad Annabella Sciorra e vi spolpate Cathy Moriarty, una da toro scatenato di grudge match. La vostra terra, più che Cop Land, è un luogo ove v’accoppate non accoppiandovi con una di coppe.
Il bastone del gioco della Scopa sa…
Ieri sera, ho rivisto la famosa scena di Joe Pesci vs Ray Liotta di Goodfellas… buffo come?
Per colpa di scelte sbagliate, rischiai di essere un bravo ragazzo, adesso ho capito d’essere il migliore. Il mio amico provocò, preferisco le provocanti. Anche se poi “le” piglio… a ridere, “buttandola” in burla e senza burro. Pretesero una “spiegazione”, val a dir che gli dicessi una “cosa”.
Ecco cosa gli dissi: “Vaffancul’ a mammet’!”.
E ricordate: se tua madre non parla, è sempre perché bisbiglia sotto le coperte. Non è depressa, vien (s)premuta troppo dal marito “picchiatore”, e non so se sia vostro padre. Nutrirei qualche dubbio.
Ora, che c’entra Hugo Cabret? Sicuramente non son Fantozzi Ugo, preferisco Tognazzi, di mio infatti afferro la tuasupercazzola e son io che “la” spazzolo. Pettinati meglio mio balordo. E le tue luride non me l’induriscono. Il Cinema infantilizzerà il tuo Spielberg polpettone, adoro Lo squalo.
Datemi del cretino. Ingollano il “cremino”. Come già “venuto”.
Va ficcato in bocca e Lei capisce “al volo”.
Dunque, figlioli da “Teneroni”, fottetevi una foresta e, dietro i cespugli, (E)state nella sete delle gonne femminili, ove “imbratterete” di “foglia morta”, come le palombelle delle “punizioni” al limite dell’area di “rigore”, o forse dentro il dischetto della vostra Lei, con delicato “colpo” a “scendere” nella rete che accoglie sfere sparate a raffica con classe estrema e giuoco balistico, appunto, imprendibile ma eccome se “tutto” preso ma non presto, accolto comodamente nella foll(i)a esultante che brinda, baciando le sue belle in modo bestiale.
Io sbeffeggio il borghesaccio e, se chiesaiolo insinuerà, io “insidierò” colei che non soddisfò.
Come direbbe Benigni, “Me la fo”.
Evviva Dario Premio Nobel.
Sono Uomo Artù di Camelot e di grammelot, e guardate: De Niro di Frankenstein è, secondo voi, Andrew Laeddis di Shutter Island?
Sono io e non ho bisogno di alter ergo. Superman è Superman. Unico:
Come faccio a conquistare le donne? Sono un poeta “bugiardo”: