Non stupitevi delle “prostituzioni” dei politici, gli attori sono “esemplari” divi da a star is born, quanta “bontà” per le divette sul divanetto
Natural born killers noi siam e, cantando, andiam’, come i sette nan’, attorno alla nostra Biancaneve da tane di “bianconigli” nelle Playboy conigliette. Questa la “Me la dia” di James Caan, attore che, da Hugh Hefner, ben n’era “canino” tra Sonny de Il padrino e le rollerball delle sue, appunto, palle in buca(niere). Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma Caan, piccante, freneticamente lì entrava, fra una mondanità e un’altra montata “lattea” da stella di Hollywood di sua “besciamella” con ricotta e carne-spinaci nel cannellone
Oggi, nell’Italia spronata al Che Guevara di Grillo Beppe, ammonita da Benigni Roberto, rielucubrante Giorgio Gaber appaiato ad Antonio Lubrano che fu di reminiscenza da mi sorge… spontanea una domanda, il piccolo borghese s’attacca ai moralismi dell’ultima ora, e scandaglia le statistiche di “YouPorn”, addi-venendo che i maggiori consumatori, di smanettate sulle fighe, sono “quelli” di Milano, Roma e “dintorni”. Sì, l’uomo bauscia ulula dopo un lavoro che non lo “soddisfa”, torna a casa, vien tornito di pancia dalla mogliettina con le tortine, e poi, d’occhi sgranati sapor “smarmellato-mammelle-mammoni”, ecco che dimentica i salmoni della domenica e, da orso, “sale” dolce nel pesce del salmone “affumicato” con tanto di panne e piselli…
Le “pesca” tutte… queste bocche di rosa, se n’affama con “affanno”. Sì, invisibile nel masturbatorio da torello con fisico a pera, sgombra la mente dalle preoccupazioni, immaginando d’“occuparle” d’hard “al dente”. Così, sempre più su, sempre più giù moralmente, l’umore s’alza quando un’Applegate AJ, a schermo intero, sventola il suo PC da Steve Jobs nella di-pen’-denza “piena”-panzé, rimpolpandolo dalle frustrazioni nel “calore” (s)fatto “levitazione” sebbene non ha ancora evirato il mutuo. Eppur mugugna e “grugnisce”, fra il vicino di casa paisà che soppesa i figli da mantenere e quali “sbattere” e un’unica idea fissa, la vacanza riminense dell’amarcord.
Da giovane credeva fermissimamente ai valori, oggi la sua mano è “inferma”, necessiterebbe di cure infermieristiche con tanto di Edwige Fenech, gambe da fenicottera per sogni erotici collegati all’infarto “elicottero”, sudando per anelare il seno madornale su cui “smadonnare”. Eh già, poi in chiesa “bagna” la “morta” nella “benedetta”, e pontifica contro i disadattati, “allattandosi” recidivo nonostante le ripetizioni del rosario dietro confessione “detersivo”, lo smacchiatore dell’ipocrita che “sciacqua” a 90 gradi.
Tutti se “la” prendono… con Silvio, colpevole d’essere almeno sincero.
La Carfagna sa che per arrivare alla “potenza”, doveva prima “chinarsi” alla “gavetta” del suo “gavettone” da evacuare. E, da Guardì, alla Destra s’è “agganciata”, slacciando la gonna femminile per “toccare” la virilità androgina del fascista che la protegge “in fasce”.
Perché accanirsi contro questi lupi e contro queste cagne? Viviamo o no in una società della cuccagna? D’altra parte, la cucina più amata dagli italiani era la Scavolini di Lorella Cuccarini.
Con Baudo Pippo a celebrare il caffè Kimbo.
Allora, meglio Dumbo e Rambo, il primo un elephant man che ora ammaestra il circo, il secondo, invece, uno con molti traumi che manda chiunque al traumatologico.
Che avete da inveire? Andate al cinema e “tifate” per l’attore più “sistemato”.
Io posso, dopo tanto Travaglio, raccontarvi i retroscena che non troverete in nessun contenuto extra dei Dvd del cazzo.
1) Stephen Dorff fu somewhere con Lela Star. Stephen assomiglia un po’ ad Erik Everhard? Pornoattorone che va per la maggior(ata)?.
Certo, la somiglianza è tale che anche Stephen girò vari “baywatch” bombastici d’amatori-an-ali simil videuzzi di Pamela Anderson-Tommy Lee con Lela.
Stephen, il ritratto sorridente del “fall(it)o”. Come recita lui, “lei” lo sa…
2) Robert De Niro, il più grande del Mondo. Anche in zona puttaniere.
Egli predilige le nere, e le arrossa come Ashley Judd, eccezione “immacolata”, detta “La vulva fulva”.
Eppure, guarda un po’ che “roba” di dating nella “filmografia” (a luci rosse) del nostro Travis Bickle. Pare che, dopo essere stato intervistato da Gianni Minà, “là” andò con Pozzi Moana.
Ora, chi non è stato con Moana? “Alzi” chi non conosce quelle cos-c-e. Neppure tu, mia monaca.
Ma non è la Pozzi il suo “pozzo nero”.
Continuiamo nella lista. Durante le riprese di Ronin, fu davvero “sciabola”, samurai senza padrone sì, ma anche “scimitarra” per Charmaine Sinclair.
Al Pacino filmò S1m0ne, pellicola “virtuale”, il nostro Bob, nel frattempo, era più “pragmatico” con Dominique Simone.
Ho detto “tutto”.
3) Michael Douglas. Inutile “dilungarsi” sulle sue avventurine sessuali da basic instinct.
La sua è la classica faccia da “culo”.
Fidatevi, volevate il piatto di pastasciutta?
E siete rimasti all’asciutto.
Almeno, i “prosciutti” non mancano mai.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
Tags: Dominique Simone, Robert De Niro, Stephen Dorff Lela Star