A dar lustro al mito del Mago di Oz, stavolta ci pensa Sam Raimi, guidato dall’Arte recitativa dello “strambo” UFO di nome James Franco.
Sono Oz, il Mago…
Fratelli cari di questa congrega, accoglietevi nelle preghiere.
Sono grande, immani e “putent’”. A volte, quando m’ingozzo, cresce poi il gozzo.
Ma miei “bimbozzi” co’ u’ maritoz’ di panna di cervello da montati, io vi sgozzerò se, d’altri ozi, vi vizierete.
Il lupo perde il vizio ma non il “cazzo”.
E ora, cambiando aspetto in Al Pacino, elargisco voi miei tanti bacini!
Applauso!
Fui viziato e mi “aizzarono” le zie, ora son tornato nell’Oz da mago “potente” d’occhio “pendulo” ma non dipendente
Il “Grande”
Sì, sparii. Capitò. Meglio che essere decapitati. Anche se, a lungo non andare, si corse il rischio del capitombolo totale.
Crollai e a malapena riuscivo a “scrollarmelo”.
Varie diarree “pervasero” il mio fegato arrabbiato, e mi sfogai, evacuando di vana voce inascoltatissima che fraintesero per “scontata”. Ah, mi scottai, davvero.
(A) tutt’oggi la gente è rimasta “scioccata dalla marcatura d’Ibrahimovic, in rovesciata sforbiciante con palombella in dialogonale sui difensori capitati lì per caso a pigliar mosche.
Non mi sembra una gran rete. Un giornalista, dietro lauto stipendio, invece l’osannò sbattendosene invero un cazzo, definendolo il più grande.
Grande di che^ Si pigliasse Maradona, non questo svedese, il cui goal dicesi classico” colpo de’ cul'”.
Sì, (non) fui come Diego. Diego non s’allenava mai, tanto sapeva ch’era già oltre e poteva passare il Tempo a “menarselo”.
Ora, romanzi all’attivo, non mi son mai fatto di coca, a differenza di tal argentino, e sono molto più colto dei professori universitari.
Sono indubbiamente più bello di Gabriel Garko, e vi propongo questo video, ch’è una perla che non potete perdervi.
Fra l’altro, per inciso, recita come tua sorella l’analfabeta.
Se non credete che io sia il Mago, presentatevi agli studi di Albatros. Data da ficcar in agenda è il 7 Dicembre.
E vedrete un Genius sfavillante che mandò a monte tutta l’umanità con le sue teorie grazie a un calibrato mignolo sinistro.
Quando uso l’uccello, invece, non ce n’è per “nessuna”.
Un deficiente urla “Porco Z…io!”.
Lasci stare le sue porcate, lei ozia e io la sevizio.
Vi sarò Franco, non sono affatto morto. Fisso la mia bambolina, e divento di nuovo Fonzie. Il pollice su sta per “Ehiii“.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
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