La vita è heat, il calore dei sogni anche “perversi”
Ho una peculiarità per cui mi distinguo, sono incurabilmente “pazzo”, quindi vago, gli altri m’evacuano addosso, e io giochicchio, emulando l’ambiguo Kevin Spacey, con la sordina espressione “moderata” salvo poi graffiar di battuta tagliente dal sorrisetto che “lo” dice tutto, accattivandomi le simpatie. Sì, non sono cattivo, spesso reattività.
Una donna mi confida una Notte alla Michael Mann.
La blocco, subito, infilando lo sterzo nel suo sterno:
– Mi piace Michael, è un po’ come Douglas Mike. Egli si fonde nelle effusioni al neon, poi il suo Cinema acquista un’inaspettata black rain, brillante velocità, divampa solare, sì, sprazzi di Sole e poi di nuovo “accasciato” di “spruzzi” nel letto.
– A proposito di letti. Ti confido questo sogno dilettevole. Un po’ “delittuoso”. L’altra sera, ho corteggiato un ragazzo a una “tavola calda“.
– Voleva limonarti di maionese o “dissanguarti” di ketchup?
– Voleva arrossarmi mentre stavo già sul giallo, in prossimità del rosso.
– “Rosso” sta per fighella bollente? O per farlo, ardente, nei posteriori in macchina senza i semafori dei guardoni della polizia?
– Ah, non essere spiritoso.
– No, volevo solo animarti di seduta spiritica. Siediti qui, vicino a me, sono il “povero” Diavolo. Ma potremmo indemoniarci, animando un po’ la serata. Ricorda: ove va la manina, qualcosa non s’ammaina e “tiri” fuori dalla manica il manico.
– Ah, che manigoldo? Ingordo!
– “Menamelo!”.
– Prima il sogno, poi la realtà.
– Ci sto. Basta che poi ci starai. Spero che ci “stia”, il mio è grosso, anche se son “basso” alla Tom Cruise, “collateralmente“, si rivela però “pistolante”.
– Sì, dopo ce “la” spariamo.
– Cosa?
– Il coso nelle mie cosce.
– Ma stai già scosciando.
– Dai. Ecco. Ieri, ho avuto una fantasia. Era buio, e un lupo mi toccava, fino all’orgasmo ho pensato si trattasse di Max Cady, invece era Vincent Hanna.
– Hai scambiato il Bob per Al. Capita. Però, caspita…, sei passata dal cattivo al buono nel giro di un amplesso.
– Al non è buono.
– Infatti, il bono era l’altro.
Ora, chiedo venia per questa play “fuori programma”.
Avevo promesso, come da richiesta, una al Giorno.
Come la mela. Non più di una, toglie il medico di torno.
Se poi ne mangi “troppe”, ti prende il diabete.
Ma le calorie zuccherose potrebbero accalorare la banana.
Finirei con Argento, il cui Dracula è stato “acclamato” di pollice su.
Ho pronta, invece, una sceneggiatura profumo “cenetta” per le “boiate” che sta girando: Nel boschivo, tutti schivarono Dario che si dà arie da regista serio ma che stroncherei come uno gnomo, e la figlia Asia “schiferà” tutte le pallottole ai vampiri.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
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