Mickey Rourke, in balia del suo “oblio” mentale, “sconvolto”, urlò: “Che fusto il Falotico!”
Al che, devastato più dei suoi incontri di pugilato “truccati” (tanto che ora nessun truccatore si azzarda a “toccarlo” neppure con un guanto, col “fango” sì però…), mi “rialzai in piedi”, riconoscendo ove “caddi”: “Fui un frustrato, non mi frustate. L’afflizione è già durata parecchio”.
Ma m'”indurirono” perché non “crescesse” ancora, ancora e ancora, perché io da quella sera non ho fatto più l’amore senza te.
E, soprattutto, non me ne (s)frega niente. A “lavar” le asine si perde solo “sapone”.
Fidatevi. Per tali “ragioni”, fui spedito a Shutter Island in veste d’indagatore del “freudismo” ascetico di Ben Kingsley.
Ma Egli mi rispose di tutto tono e “in tonaca“: “A te che cazzo frega se son un Gandhi? Se tu sei piccante, non piluccare nel piatto ove non mangio…”.
Diario di un “gigolò” amante del “fai da te”…
Chi fa per sé, tutte se le fa, altro che tre come nei “porno” più sconci di queste “orgione” coi tamarroni.
Di fantasia vado “lì” e poi “vengo” nel “lilla”.
Qualcuna incontro, ma spesso son scontri.
Queste voglion solo il mio conto in banca.
Altroché. Se ne stanno nell’ufficio e poi si “grattano” aspettando che qualcuno “rimpingui” il “portafoglio” di “dollaro” frusciante…
Sì, queste “donne” sono come i salvadanai. Più “infili” e più son delle maialone.
Si spaccian per la Madonna. Sì, Veronica Ciccone…
Comunque, non si sparga la voce in giro, curo i miei addominali, li appiattisco a tal punto “(erogeno…) che “sparisce” della sua “interezza”. Poi, corro in bagno, mi tirò giù le brache nello specchio che mi “monologa” un “Non vali un cazzo” e mi spoglio in vasca per giocar di”paperelle”.
Con tutta la schiuma “bollente”.
Una, una qualsiasi, mica di quelle “pescivendole” che “la” svendono a Hollywood, mi contatta già per “tastare”:
– Sei uno sportivo. L’Uomo atletico è una garanzia.
– Come fai a “saperlo?”.
– Lo so.
– Ah, questo lo sappiamo.
– No, non potete.
– Hanno già “potuto”.
– E come hanno fatto?
– Sei “sfatta” figlia mia. Vai a mietere, dai dai. Sei proprio “eterea”. Ove la terragna nasce, di terriccio “coltiva”.
Hai raccolto tanti frutti dell’amore che puoi metter su una piantagione di zucchero.
Quindi, mi telefona un’alt(r)a a tarda Notte:
– Che vuoi?
– Il “tuo”.
– Oh, Cristo Santo, non “mettermelo in croce”.
A proposito, hai avuto molti ragazzi?
– Chissà.
– Su, sbottonati, “dimmela”.
– Volevi dire “dammela?”.
– No, non farmi del danno.
– Ma io voglio farti del bene.
– No, solo il pene. E chi di pene ferisce, di “pentola il testa” patisce.
– Vaffanculo!
– Ci penso da me.
Applauso!
Questa play è una “puttanata?”. Sì, come le puntate di Beautiful, per “dirla” alla Nino Frassica.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Homeboy. Ragazzo di famiglia (1988)
Qui, il Rourke è traumatizzato.
Prima è già giù di corda. E non riesci a lenirsi nonostante si alleni.
Chris Walken, un bastardone, cerca di fotterlo.Mickey torna al “bucolico”.
Sì, dopo il suo Bukowski, una gnocca da “puro”. - Stone (2010)
Dopo che fui sverginato con la “forza” all’urlo “Addà trombà!“, ne beccai una che mi stava sbattendo.
Sì, in carcere per troppo senso del pudore. - Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
– Allora, signor Falotico. Lei non mi sembra affatto “cieco”.
– Sciagurato, no? Un “salame?”.
– No, solo davanti agli occhi.
“In mezzo”, c’è… - L’uomo senza ombra (2000)
Poco prima di riprendere il mio corpo, un mio amico, il Romano (che ha bazzicato anche dalle nostre “zone”), mi guardò nelle “palle”… degli occhi, e mi chiese, “gustando” (di secondo nome “fa” Gustavo):– Stefano. Ma tu come ti vedi?
Non hai una percezione di grande autostima, sai?
– Di stigmate sì.Infatti, entrambi amiamo Dostoevskij.
- Ultimo tango a Zagarol (1973)
Peccato che non ci fu neppure il primo.Nonostante questo, “la prima voltà” è stata da Marlon Brando.
Cioè, siamo “franco franchi“, ero già “finito”. - Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
Quando andavo alle medie, a tutte le ragazze piaceva Edward Furlong, perché pensavano che ce l’avesse “lungo”.La sua carriera, invece, ha incontrato presto un “armadio” grande e grosso che gli ha “sparato” un “Sei terminato!“.
- Ronin (1998)
“Alti… là!. Che combinate nel parcheggio? Siamo gli sbirri”.
– Piacere, mi chiamo De Niro. Non posso baciare Natasha?
– Ah, ci scusi. Abbiam preso una cantonata. Lei è un due volte premio Oscar. “Faccia” con comodo.Poi, “confabulando” da carabinieri di “barzellette sporche“…
– Abbiam preso un granchio.
– Eh già. Non è un delinquente.
– Diamoci alle linguette.