Archive for October, 2012

7 attori che volevano scoparmi – Sì, non solo le attrici mi volevano, anche i maschi si davano “da fare”, ottenendo un netto non “annettermeli”


04 Oct

 

Mickey Rourke, in balia del suo “oblio” mentale, “sconvolto”, urlò: “Che fusto il Falotico!”

Al che, devastato più dei suoi incontri di pugilato “truccati” (tanto che ora nessun truccatore si azzarda a “toccarlo” neppure con un guanto, col “fango” sì però…), mi “rialzai in piedi”, riconoscendo ove “caddi”: “Fui un frustrato, non mi frustate. L’afflizione è già durata parecchio”.

Ma m'”indurirono” perché non “crescesse” ancora, ancora e ancora, perché io da quella sera non ho fatto più l’amore senza te.

E, soprattutto, non me ne (s)frega niente. A “lavar” le asine si perde solo “sapone”.
Fidatevi. Per tali “ragioni”, fui spedito a Shutter Island in veste d’indagatore del “freudismo” ascetico di Ben Kingsley.
Ma Egli mi rispose di tutto tono e “in tonaca“: “A te che cazzo frega se son un Gandhi? Se tu sei piccante, non piluccare nel piatto ove non mangio…”.

Diario di un “gigolò” amante del “fai da te”…

Chi fa per sé, tutte se le fa, altro che tre come nei “porno” più sconci di queste “orgione” coi tamarroni.
Di fantasia vado “lì” e poi “vengo” nel “lilla”.

Qualcuna incontro, ma spesso son scontri.
Queste voglion solo il mio conto in banca.
Altroché. Se ne stanno nell’ufficio e poi si “grattano” aspettando che qualcuno “rimpingui” il “portafoglio” di “dollaro” frusciante…
Sì, queste “donne” sono come i salvadanai. Più “infili” e più son delle maialone.
Si spaccian per la Madonna. Sì, Veronica Ciccone…

Comunque, non si sparga la voce in giro, curo i miei addominali, li appiattisco a tal punto “(erogeno…) che “sparisce” della sua “interezza”. Poi, corro in bagno, mi tirò giù le brache nello specchio che mi “monologa” un “Non vali un cazzo” e mi spoglio in vasca per giocar di”paperelle”.
Con tutta la schiuma “bollente”.

Una, una qualsiasi, mica di quelle “pescivendole” che “la” svendono a Hollywood, mi contatta già per “tastare”:

– Sei uno sportivo. L’Uomo atletico è una garanzia.
– Come fai a “saperlo?”.
– Lo so.
– Ah, questo lo sappiamo.
– No, non potete.
– Hanno già “potuto”.
– E come hanno fatto?
– Sei “sfatta” figlia mia. Vai a mietere, dai dai. Sei proprio “eterea”. Ove la terragna nasce, di terriccio “coltiva”.
Hai raccolto tanti frutti dell’amore che puoi metter su una piantagione di zucchero.

Quindi, mi telefona un’alt(r)a a tarda Notte:

– Che vuoi?
– Il “tuo”.
– Oh, Cristo Santo, non “mettermelo in croce”.
A proposito, hai avuto molti ragazzi?
– Chissà.
– Su, sbottonati, “dimmela”.
– Volevi dire “dammela?”.
– No, non farmi del danno.
– Ma io voglio farti del bene.
– No, solo il pene. E chi di pene ferisce, di “pentola il testa” patisce.
– Vaffanculo!
– Ci penso da me.

Applauso!

Questa play è una “puttanata?”. Sì, come le puntate di Beautiful, per “dirla” alla Nino Frassica.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Homeboy. Ragazzo di famiglia (1988)
    Qui, il Rourke è traumatizzato.
    Prima è già giù di corda. E non riesci a lenirsi nonostante si alleni.
    Chris Walken, un bastardone, cerca di fotterlo.

    Mickey torna al “bucolico”.
    Sì, dopo il suo Bukowski, una gnocca da “puro”.

  2. Stone (2010)
    Dopo che fui sverginato con la “forza” all’urlo “Addà trombà!“, ne beccai una che mi stava sbattendo.
    Sì, in carcere per troppo senso del pudore.
  3. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    – Allora, signor Falotico. Lei non mi sembra affatto “cieco”.
    – Sciagurato, no? Un “salame?”.
    – No, solo davanti agli occhi.
    “In mezzo”, c’è…
  4. L’uomo senza ombra (2000)
    Poco prima di riprendere il mio corpo, un mio amico, il Romano (che ha bazzicato anche dalle nostre “zone”), mi guardò nelle “palle”… degli occhi, e mi chiese, “gustando” (di secondo nome “fa” Gustavo):

    – Stefano. Ma tu come ti vedi?
    Non hai una percezione di grande autostima, sai?
    – Di stigmate sì.

    Infatti, entrambi amiamo Dostoevskij.

  5. Ultimo tango a Zagarol (1973)
    Peccato che non ci fu neppure il primo.

    Nonostante questo, “la prima voltà” è stata da Marlon Brando.
    Cioè, siamo “franco franchi“, ero già “finito”.

  6. Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
    Quando andavo alle medie, a tutte le ragazze piaceva Edward Furlong, perché pensavano che ce l’avesse “lungo”.

    La sua carriera, invece, ha incontrato presto un “armadio” grande e grosso che gli ha “sparato” un “Sei terminato!“.

  7. Ronin (1998)
    Alti… là!. Che combinate nel parcheggio? Siamo gli sbirri”.
    – Piacere, mi chiamo De Niro. Non posso baciare Natasha?
    – Ah, ci scusi. Abbiam preso una cantonata. Lei è un due volte premio Oscar. “Faccia” con comodo.

    Poi, “confabulando” da carabinieri di “barzellette sporche“…

    – Abbiam preso un granchio.
    – Eh già. Non è un delinquente.
    – Diamoci alle linguette.

“Broken City”, il Poster


03 Oct

 

Vogliamo essere onesti? ‘Sta “locandina” fa schifo.

“The Lone Ranger”, il Trailer


03 Oct

 

L’abbiamo discusso il Johnny, ma non si discute…

 

 

 

Nella vita, arriva una “stazione” in cui “Termini” e, nel “piazzato”, comprendi che non sei (s)terminato(r)


03 Oct

 

Volevano trasformarmi in Schwarzenegger, invece “finii” in biblioteca col ventilatore su “pal(l)e” di una Cultura arcaica, fuori Tempo massimo ma minimalista anche nei miei eccessi fra le lampade notturne e una giapponesina, niente male, con abbronzatura sospetta da “lampada” d'”ombre cinesi”

Stavo gironzolando nel parco, quando fui aggredito da un “tozzo” che non fu “parchissimo” di complimenti. Di mani, sì però.
Mi denudò e poi chiamò le forze del (dis)ordine per accusarmi di aver “urinato” d’atto osceno.
La folla, allibita dallo “spettacolino”, costrinse i bambini a chiudere gli occhi, mentre le madri piansero perché ne videro “uno” più alto della quercia “secolare” vicino al “panchinaro” del marito,
E, nel “casino” integrale…, uno scoiattolo se la spassò di matte risate, baciando in bocca la sua fidanzatina, una martire e “succuba” babbuina che cucina la “patata” col “seme” d’arachidi.

Il Falotico pubblica dorato e guadagna “quanto” uno della Mondadori. La domanda sorge spontanea: è un Uomo da adorare o d'”adotnarsi”. A caval donato si…

Molti “bravi“, nel complotto da Iago, vollero che il mio matrimonio non se “la” facesse, ma Don Rodrigo fu “raddrizzato” proprio dal mio “ramo” sul “lago” del comodino di una passerona che, forse, mi prenderà per uno spaventapasseri o anche per un “piffero”.

Chiudi la finestra, i vicini potrebbero “spiare” e poi sarà solo una spirale di “giustificazioni”.
Il condomino è lì a udir le “urla” e si “terrorizza” perché la sua “donna” è frigida.

E il ferroviere aggiusta i binari per un altro sogno alla Sergio Leone nel suo “avatar” da James Cameron perso nell’abyss.

– Secondo Lei, chi è attualmente la più grande figa di Hollywood?
– Tua sorella.
– Come si permette?
– Dai, eccome se “dà”, in quegli “ambienti” san tutto.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Terminator 3. Le macchine ribelli (2003)
    Ogni “macchina”, secondo le leggi della robotica di Asimov, prima o poi si rompe.
    Se infatti, oltre a un’ottima carrozzeria, non c’è la pelle, tutto s’arrugginisce. L'”ammosciamento”.
  2. Titanic (1997)
    Fui schiantato.
    Adesso me “le” schiacciano.
  3. C’era una volta il West (1969)
    Sono un “muto armonico“.

    Basta che non mi chiedano il mutuo.
    Sarebbero davvero “cazzi”.

“Broken City”, prime due foto ufficiali


03 Oct

 

   Mark, il fascino del duro di metropoli.

   Crowe, il “fascino” dello stronzo di Tangentopoli.

Nel neo(n)… pubblicità del Dottor “Occultis”


03 Oct

 

Andate su questo sito d’autopubblicazioni e v’imbatterete in un nuovo Falotico.

Johnny Depp – Una carriera allo sbando, infatti da sbandato divenne un mito con qualche ruolo da “bandito”


03 Oct

 

Suonava anche in una banda, adesso esce ancora dalle bare di Tim Burtonma entra soprat-tutto tutto nel “burro” in “quella” di Amber Heard, da “pirata“.
Più che altro, quest’angelo ha mercificato il suo Cuore…

Depp, attore che aveva il suo perché.
Fra l’altro, all’epoca il seno di Winona Ryder mi eccitava non po(r)co, e invidiai molto il suo “tatuaggio”, wine foreverche, tradotto (il)letteratamente, significa appunto nella “figa” di “vino“. La “divina” da (div)ano.
Sì, la Ryder non era una di “legno” e Depp era un buon pastore di “bastone”. Con mani di forbice, fornicava su visopallido“, quali sono infatti le sue origini da mezzo “pellerossa…“.

Winona, dopo averlo “stirato”, lo tradì con Daniel Day-Lewis, un altro che, al di là delle sue “doti” indiscutibili d’attore, pare che sia diventato semieremita perché “minchione”. Il suo piede sinistro però “tira” ancora di “boxer“.
“In fallo”, di ciabattino a Firenze poi di nuovo vinse doratamente l’Oscar del “petrolio“.

Sì, l’enigma Depp.
Mi ricordo che la mia prima ragazza, quando scopava con me, fissava gli occhi del poster(iore) di Johnny. Non era molto gratificante e, dopo gli amplessi, al fine che non mi pensassi solo un fesso, mi sussurrava sempre un “Gli assomigli”.
Oltre al “sesso” immaginario, pure l’amante in un altro “sdoppiato” d’empatia da fan…
Sì, le donne hanno sempre un idolo migliore della tua “cartapesta”.
Per anni, le intellettuali eran sposate con gli operai, ma poi si toccavano con Woody Allen.
E, di contro, gli “uomini veri” stavan con la casalinga per poi “aprir le cosce” alla vista di Stone Sharon, per “spioncino” nel buchin’ che vedo-non vedo-eccola “là”.
E, appunto, volava, “schizzava” nell’et voilà!

A volte, temo che lo psicopatico (in)castrato di “Sfiga” senza regole avesse ragione in merito alla “poesia”, di cui s’è perso ogni romanticismo per colpe delle “chimiche” di questi farmacisti dell’anima: le rose sono rosse, le viole sono blu, voglio ficcarvi il c… in mezzo agli occhi, brutti stronzi!

Nonostante tutte le inculate che ho preso dalla mia “innamorata”, continuai a pensare che Johnny era un grande. Già per “desiderarlo” così tanto di “glande”, è certamente un Uomo di glassa. Di un’altra “galassia”. Sì, dei suoi viaggi quando non ha le mestruazioni.

Pensiamo a un grande regista con cui è diventato amico: Kusturica, da zingaro, ora si dà alle “zingarate”.

Oggi, si può “permettere” di rifiutare Wes Anderson per “girarci” (le palle…) di un’altra avventura con la “ciurma“.

Recitò quasi meglio di Pacino, e ora è tornato ai “bacini”.

In poche parole, anche Depp (da molti pronunciato “dip“) è finito come Flavio Briatore, in jeep con le chiappe chiare.

Ecco, quando gente che stimo “troieggia” così, penso seriamente di aprire un bordello intitolato “Rocco 2”, ove mi “riciclerò” d'”incarnazione” nel “remake” di Siffredi.

Sì, alle case editrici interessa solo quanto puoi “fruttare” (che sfruttamento) e, prima o poi, anche i maledetti devono “svenderlo” e arrendersi. Se non vendono, finisci nel “vento”.

Triste verità o una “bestemmia?”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il mistero di Sleepy Hollow (1999)
  2. Donnie Brasco (1997)
  3. Lone Ranger (2013)
    Ho detto tutto…
  4. Angel Heart. Ascensore per l’inferno (1987)

Sono sempre un person-Ciak di “Film” anche alla Tv


03 Oct

 

Videodrome è mio fratello, entrambi gustiamo il fascino nostro olimpionico nell’onirico, aspettando il prossimo film di De Niro, immalinconendoci per un’opera “cupa” ed entusiasti se vediamo Kristen Stewart nuda on the road

Lei non mi sembra un tipo da Kerouac, mi par più che altro uno a cui non resta niente. L’arresteranno presto se continuerà su quella “scia” di cocainissima.

Eppure, il deficiente fu avvertito nelle sue “vertebre” che, senza una base solida di Cultura, Arte, Poesia e immaginazione, con quel cervellino poco funambolico ma “fantasioso” solo di “sesso” carnalmente repellentissimo, avrebbe smesso di ridere assai presto.
Anzi, se tanto subitaneo fu presuntuoso di suoi “atenei” piccanti e cutanei, altrettantissimo-“immantinente al demente” l’avrebbero subissato nel “bischero” dei “sugh(er)i” da somaro qual sempre non rinnegò di (non) essere.
Solo di “biscotti” costui “tocciava” e toccò gli altri per frenarli e poi desiderando che franassero.
Sì, urlava loro “Siete delle frane, che schiappone. Tutti inchiappetto, cari i miei tappetti, e vi sbatterò sul tappeto perché io vedo oltre e scavalco ogni tappa”.

Ecco, questa “brillante” mente ha fatto la fine dello “scemo” del “Paolo Villaggio” più tragicomicamente patetico.

E dire che mi precautelai di educarlo, d’ indurlo a rispettare le volontà (lui che s'”induriva”…) e le scelte di vita del prossimo, e gli “porsi” anche la guancia perché mi “schiaffeggiasse” con quel “Ti do un pugno per svegliarti”, tanto di “te(tte)” suonato.

Davvero un “bel pis(ch)ello”, che prendeva in giro pure sua madre (quanto ha “penato” quella donna, ma ne ha ricavato un vuoto maialetto proprio “e-retto”, l’orgoglio d’ogni “maschio” cresciuto a “salsicciotto”…).

E quanto, da “eroe” della “patta”, volle “errare” gli altri, tacciandoli d’esser delle mezze tacche perché senza quei “tacchi” delle sue sgualdrine da “mo(i)na”.

“Campione imbattibile” che ne aveva “uno” per chiunque, e trascorreva le giornate nell'”orgasmizzarsi” su come portarsi a letto la cretina più “fottibile”.

Ma col Signor Falotico cascò davvero male.
E il suo “casco”, da “grilletto” in macchinina e “accendino” in “motorino”, fu “picchiato” in modo “intoccabile”, con sempre maggiore forza e intraprendenza a spaccare in due (la sua testa, in particolar “modo”) questo impostore, affinché confessi il suo (rag)giro e la “normalità” della sua “frittata”.

Consigliamo a tale “egregio” di recarsi in libreria, di presenziare alla mia conferenza stampa, e di risparmiarsi altre “interviste” impertinenti nel tentativo, invero, assai disdicevole di non esser preso un’altra volta per il “cravattino” del suo pipino e “farsela sotto”. Sporcando un altro po’ il “cammino” di chi voleva “pestare a sangue”.

Tutto lo stronzo “suo” è ora a galla, e “tal” nostro galletto, ben che gli vada, potrà ottenere un cucinotto ove, di spezie, “spezzerà” solo le ali bruciate della sua quaglia che non quagliò nulla.

Oggi, pensavo infatti, libero da impegni e soprattutto da questo stupido, di leggere tali riviste mie amate e poi di dedicarmi alla mia prossima opera letteraria.

D'”amabile” sincerità, uno Sean Connery che volevi “spiare” e, invece, ora ti vergogni a guardarti allo specchio, “amico”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Lo chiamavano Trinità… (1970)
  2. 007 Skyfall (2012)
  3. Mai dire mai (1983)
  4. On the Road (2011)


De Niro “a luci rosse” – Red Lights… Egli vede


02 Oct

Sì, Fantozzi fu colto in “fragrante” quando, pensando di non essere visto, si pappò un sacco di polpette, al grido accusatorio di “Lui mangia!“.

De Niro, invece, è veggente e sa!

 

Kevin Costner, il fascino “mocassino” di un attore nei suoi jeans di “marchetta”


02 Oct

A parte l’occhio alla “Timberland” (sì, Kevin ha, nel codice genetico del bulbo oculare, un paio di scarpe “comode”) e  una “bellezza” d’acchiappo immediato, Costner non è mai stato così “pessimo” come si “sparla” a (s)proposito

Mi ricordo che la figlia della mia vicina di casa, Cristina partorita da Angela, ne andava di voglia “matta”.
All’epoca avevo, su per giù, undici anni e mi “costrinse” a sorbirmi un “polpettone” di quattro ore “integrali”, il 7 volte premio Oscar Balla coi lupi.
Però, la “durata” del film veniva sempre (sub)ordinata-“discinta” al suo “languorino” ed era, per i suoi ormoni tardoadolescenziali da già impiegatina frustrata (piegatissima dal fidanzato “saldatore” che, fra l’altro, sebbene abbia “inseminato”, incinta non “gliel’ha dato”… almeno, la prole già “romanticuzza” da “Stranamore” non s’è propagata d’altri demoni sotto la pelle), “fermoimmaginata” nel “fotogramma” a raggi x dei suoi occhi “fragolosi” della scena in cui Kevin, il “lupo” ballerino appunto, afferra l’indiana per il (ca)pel(l)o e, sotto la tenda, di “cappella-pelliccia” poi “la” stende da ex Tenente ancora “sull’attenti”. John Dunbar, che si schierò di “soldato blu” contro Wayne e Buffalo Bill, perché capì che Dustin Hoffman, il piccolo grande Uomo, era un idiota nella società “civilizzata” ma, a (con)tatto con la Natura selvaggia, si trasformava in una “pistola incazzata” di duro “caratterino” difficilmente indomabile eppur “dominante” da maschio bestiale, fra praterie di “muschi” e un mustacchio da “Sotto la capanna, il capriolo a pecora te lo fa crescere di capriole e, sopra, di panne ti screpola“.

Per non “par(l)are” del “cul-t” del “suo” Robin Hood.
Quando il nostro “Principe” si spoglia, di fondoschiena amabilissimo dalla femmina in calore (sì, la parte migliore dell’uomo chiamato cavallo è il lato B del “sapiens penis“) nel laghetto, e la Mastrantonio “ammira” il marcantonio sognando la sua “foresta” di “arco”.

Sì, Kevin Costner era l’attore preferito di Cristina.
Ascoltava Claudio Baglioni…

Ho detto tutto.

Comunque, Kevin è stato frainteso solo perché si scopava delle bonazze e gli hanno voluto male.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Untouchables – Gli intoccabili (1987)
    Toccami e ti denuncio.
    La battuta più “agghiacciante” è questa, quando il pagliaccio Al Capone urla ad Eliot Ness: “Tu non hai un bel niente, buffon’!“.Sì, la fine che farà quel “montato” del portiere della Juventus a fine campionato.
  2. Terra di confine – Open Range (2003)
    Dopo Gli spietati, Costner gira un capolavoro con Duvall per sfide all’O.K. Corral.
  3. Waterworld (1995)
    Costner capì che Michael Douglas, sebbene basic instinct, non aveva sodomizzato bene Jeanne Tripplehorn.
    E allora “la” illiquidisce del tutto.
    Di scioglimento…Che mostro questo Kevin. Mentre fotte Jeanne, urla alla bambina Tina Majorino: “Me la inculo a terra!”.

    Lo shock sarà devastante, infatti quest’attrice l’abbiamo persa nell’intelligenza artificiale.

Genius-Pop

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