Non tutti hanno uno zio di nome Coppola. Dunque, già per questo è rispettabile. Se poi aggiungiamo che Patricia Arquette (una con cui pareva giocasse al ruolo del “dottore” su profilo da ergastolano emaciato ma “ammalato” di selvaggio) era l’attrice bionda col “culo” migliore sulla piazza, potete risalire a quanto possa “stimarlo”. E anche “smaltirlo”, ridando smalto a un mito da “Carbonio 14”
Ho sempre amato Nic Cage, a dispetto delle burle con cui, nelle notti di Maggio “afasiche” e in quelle novembrine uggiose, gli perpetro offese “spronanti” per sgrezzarne un po’ il talento ancora, nonostante la cinquantina raggiunta, non del tutto, a mio avviso (di “ammonizioni”), esploso.
Le potenzialità ci son sempre state, e chi è miope credo debba rivedere le sue “ottiche”, giudicandolo nella giusta rivalutazione di quanto la sua faccia gommosa, nevrotica, seducente di vampiro “sclerotico”, il suo torso australopiteco e i suoi occhi celesti su sfumature di grigio, siano invece la dura forza di uno che usa il dopobarba solo per non “contaminare” le copertine con peli che potrebbero irritare “a pelle”.
Credo che sia, in questo sarò appoggiato da molti (vero?), il più grande attore di sempre. Non sto scherzando. E le ragioni son presto dette.
Nella carriera altrui, c’è forse uno che massaggiava Zandalee e poi è stato un paramedico ossessionato dai complessi di colpa, c’è un altro che brindava con David Lynch e poi “cenava” da family man?
No, Lui è l’unico, uno e trino.
Caprin e caprone al Tempo stesso. Capra e sulla panca a farsi gli addominali, e sul letto a scoparsi Jenna Jameson.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Stregata dalla luna (1987)
Cher, Donna sudaticcia ma raffinata, s’innamora di uno zotico impresentabile dal cognome improponibile.
Sì, perché Nic, in canottiera, è uno spettacolo “sostenibile”. - Zandalee (1991)
Un film ch’è un “must“. C’è anche Steve Buscemi in questa porcata “superba”.
Il marito di Erika Anderson è impotente? E qual è il problema?
C’è un Nic di capello viscido e “lungo” a cui l’eleganza di Daniel Day-Lewis gli fa un baffo. Ed eccolo “avventurarsi” di amplessi con tanto di “lavatrice” e “olio” nelle parti “intime”.
Che film “speciale”. - Omicidio in diretta (1998)
Non daresti un soldo a un tamarro come Santoro. Puttaniere, corrotto, un poliziotto volgare che fa le “scommesse“.Eppure, dietro questa “scorza” da bastardo, c’è un occhio che spia, che guarda sotto le apparenze. Un vero indagatore che uccide ogni complotto e che si merita quella bella “cugina” della Gugino. - Al di là della vita (1999)
Scorsese ama le recitazioni misurate, tutte dentro, alla Marlon Brando.
Nic, andando fuori “registro”, improvvisando di sceneggiatura “personale”, “gioca” di matto come al solito, inveendo, strillando, stuprandosi, disperato, agitato, sonnolento, “Chi dorme non piglia pesci”. E alla fine si “coccola”, mammone, nel seno della “Madonna” Patricia, sui titoli di coda di noi che ci chiediamo: “Dopo tanto martirio, questo Cristo scoprirà che era solo una Maddalena?”.Sì, terminato il travaglio esistenzialista, a Nic verrà utile il consiglio di Marcellus Wallace: “Mettiglielo tu nel…”.