Sì, i presupposti, non dico per un capolavoro, ma per un’opera “micidiale”, al pari, forse (sebbene il modello sia irripetibile) di Léon, ci sono tutti. Un cast meraviglioso, a cui si stanno aggiungendo sempre più grandi nomi, un De Niro che, dopo tanti (s)fortunati ruoli autoparodistici ove s’è “buttato via”, dopo il mancato Frankie Machine e il sempre rinviato The Irishman, torna al “gangster” che gli compete per una dark action comedy che promette molte sorprese. Besson è un regista stranissimo, scrive come un folle sceneggiature a iosa che “commissiona” di qua e di là, produce “bischerate” pazzesche ma simpaticone, e credo abbia ancora molte frecce (speriamo non alla “Giovanna…“) al suo “arco“. I film, come le coincidenze nella vita, credo che nascan per caso. Besson era “sposato” con Milla Jovovich, di cui, per legame affettivo inguaribilmente romantico, si sarà visto tutti i film, compreso proprio il sottovalutato Stone. E chissà, vedendo quel Bob e capitandogli fra le mani la novella “Malavita”, gli dev’esser saltata la “balzana”, geniale idea di reclutarlo per una trasposizione che, spero, sia sfavillante.
Qui, il Bob con Gilliam… chissà che non gireranno il Chisciotte…
(Stefano Falotico)