Walt Kowalski versione Mick Jagger

28 Jun

 

Sono sempre stato uno da Rolling Stones, secondo me John Lennon era un idiota acclamato solo da ragazzine che si “smutandavano” per le sue utopie infantili da borghesello coi fiorelli in bocca. Di Mick son fan-atico, pacifista ma “guerrafondaio” degli “affondi” nei fondoschiena, anche bisessuali, essendo Fal(l)otico che non guarda in faccia a nessuno, ma sbircia le sottane con “indaffarato” volo nelle farfalle!

Ah, ero stufo di quegli “stufati” di ebetucci, il mio corpo voleva concupir donne con cui ballar di bacino, “iniettando” loro lo schizzo, da “schizzato” di cui non mi vergogno, del mio “scimmiesco” esser teschio di cranio “capellone” e petto di torso ignudo per contorsioni avvoltolate in lenzuola ove il sangue rockeggiante, saltando sul palco del baldacchino che, intrecciato alle sue trecce, si balocca “imboccandola” fra boccoli e coccole, “letiziandola” nel mio “attizzato”, bizzarro di mosse, si “smosse” nella mossa così tanto che, vulcanico, “innaffia” d’eruzione senza “eruditi” con le loro lezioncine “a menadito”, che t’additeranno coi loro “canditi” e non “lo” infileranno mai, perché solo infilzano e si rimpinzano, coi loro “pinzimoni”, la loro acrimonia, i loro moniti, i loro “monumenti”. Sì, che dementi!
Li sbatteranno come maionese pazza in una radio ove si fa ammenda delle proprie psicopatie su onde di “frequenza” di frequentazioni con depressi e represse, e la scritta, “sovraimpressa”, in fronte: “Sono un imbecille, datemi una sberla e non la riconoscerò, perché scambio una fregna per una da fogna, e son foca senza fighe, d’afflizioni sofferente senza fiondarmi in lei che, fondentissima, m’asfissierà”.

Sì, ho sempre adorato Mick, questo scimpanzé che se “lo” ride anche ora che è “vecchio”, che con David Bowie “giocava” d’assoli “canori” e poi “cantava” per Uma Thurman nel “grilletto” del “plettro” di Keith Richards, “suonandolo” per un concerto che “la” conciava per le feste e poi “infestando” altrove d’altre alcove e covi ove, Lei “accovacciata” e Lui svaccato, non usavan certo la “varichina” ma la “cavalcata” delle valchirie, che è bellica per tutte le belle e “sbudella” i moralisti bigotti spaccando, appunto, “culi” a tutti e a tutte, essendo “fronte-retro” di sessualità “doppia” che non “arretra” ma “rettifica” irretendone una e poi “(s)tendendolo” a chi, d'”archi”, è suo “panno steso”.
Ma quali pannolini! Spruzzate la “panna!”.

Evviva il Sesso, evviva la revolución senza tromboni ma trombando di chiche per un Che che con loro, “mitragliando”, danza il Cha cha cha, “inchiappettando” la guapa che s’ingroppa “alla scaloppina” e al galoppo!
Evviva la cavallina!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Pirati dei Caraibi. La maledizione della prima luna (2003)
  2.  Che – L’Argentino (2008)
  3.  Gran Torino (2008)
  4.  Shine a Light (2008)
  5.  The Fan. Il mito (1996)
  6. Time Is On Our Side – The Rolling Stones (1983)
  7. Il re del rock and roll (1956)

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