Amarcorderai quando da “Ricordi” ti regalerò un Cd “deluxe” di formato “contenuti extra” del tuo “dietro le quinte” da “seviziatore” delle coscienze giovanili, per il tuo “cosciame indiscreto” di prostitute, fuori dalla “portata” di tua moglie che “sopportava” il fardello del tuo “fallo”, ascoltando “Imagine” dei Beatles in zona speranzosa più “We Are the World?”
Gente da impiccare, e picconare, e vederli “straziare” nella striatura “morbidissima” delle loro labbra imploranti pietà.
Una famiglia di folli, con a “capo” un flatulente grassone ch’è repellente perfino alla moglie scimmiesca che l’ha sposato in un attimo di frigidità “sindacalista” per un “centro congressi” di “dilapidazione” della sua atipica, molto rattrappita femminilità da educanda della giungla, crocerossina del topone da cantine, qual è il “coniuge”, un ubriacone fin al midollo e smidollato da zoccole nel “retrobottega”.
Da tale “unione” cronenberghiana d’ibridazione fra l’istinto brado con pretese “carismatiche” da Marlon Brando e il “ludibrio” più felliniano alla Tinto Brass, nacquero i due figli, nuova specie schifosissima di precoci dementi su occhi distorti e amori afasici a base di “salse” violente e “psicopatologie” da mutua per render “muti” gli altri e “sodomizzare” le vittime di deficienza acuta con l'”aculeo” del prendere tutti, e tutte, per il “culo”.
Che “acume”.
Stavolta, nonostante le loro “sedazioni” e le loro “trappole”, incontrarono Walt Kowalski, uno che ne ha già viste per dar retta alle calunnie di quel reietto che è il figlio più “sporco” di fantasie deliranti, per macchinazioni sull’altrui dignità.
Walt Kowalski aspetta, e poi confesseranno, “legati” a testa in giù dall’Empire State Building, mentre, come King Kong, batterò i pugni sul petto e li getterò in pasto al vuoto della loro anima come “aeroplanini” di carta per una sparatoria ancor più trivellante dell’aviazione a me amica, che li fredderà per “riscaldarli”, centrifugandoli, nella forza di gravità più platealmente “spiaccicante”.
Con la folla in visibilio, perché non moriranno subito, ma “rantoleranno” nelle pietre scagliate dai “poveracci” che offesero.
Questo è piccantissimo, vero?
Questa è “purezza” che v’infila un paletto d'”avorio”, “cari” porcelloni.
Questo è il “tonto” che ve l’ha fatte a strisce, molto calci rotanti.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
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