Sono buffo? Ti faccio ridere?
Sì, più passa il Tempo e più me “lo” spasso, vagando da un’Interzona a un “marcamento” a me stesso, “dribblato” di veloci serpentine col “serpentello“, luciferino, che m’incita a non “indur(ir)mi” troppo, per fomentar l’ira savia che si rassereni nel cheto “trastullarlo” fra gli schiamazzi di chi vorrebbe che stramazzassi, afflitto dalle sue puntuali chirurgie ai punti già “suturati” del mio non usurarmi mai.
Il Mondo l’afferro per le corna e “la” scorno senza sconti, incoronandomi Re da me, fra chi m’accuserà di “reati” inventati per arrestare la mia Bellezza “scontata” di meraviglioso “traspirarlo” sofficissimo e un altro invidioso pronto a descrivermi come, di consueto, “matto” o “rimbambito” per circuir altre bambolette con porco approccio da bab(uin)o suinissimo.
Sì, certa gente andrebbe stesa come i panni d’un Sole mai “tergente”, e detersa per torcer quelle menti invertite.
Conosco la vita meglio di voi, che ci “girate sempre intorno” e, torturandovi, vi torchiate a vicenda, fra toccatine e “scaloppine”, fra sandalini e “saldi” alla dignità che avete già venduto e all’anima che vi siete bevuti, imbevendola del sesso “fruttivendolo”, a sventolarvi “vincenti” con le vostre cenette.
“Allegria!“.
Sì, quando giocavo a Calcio, tutti erano proiettati verso ambizioni speranzose, le grandi speranze dickensiane, e platealmente, con la “follia” in giubilo a “impallinarli” uno dietro l’altra, nella rete del loro stesso irretirsi d’autogoal.
Che “ingollamento”.
Avete mai più sentito parlare di questi soliti ignoti?
Ortisi, figlio di siculi che volevan per lui una carriera da Schillaci.
Giglioli, che non ha più l’età per “calciare”, e con Gigliola spera nel “quadrifoglio” all’ultimo minuto.
Villa A., figlio del “mitico”, un “fenomeno” che sognava d’essere il Ronaldo di turno e, invece, mi sa che si sarà sposato con Orlanda “la tornitrice”, una che si fumava l’erba in Olanda ed è ora una “lavandaia” dei panni sporchi del marito un po’ fuori dal “nido”. Sull’imputtanito “andatissimo lento“.
L’unico che ve l’ha insaccato sono io, che presto uscirò con la quarta opera letteraria, e di cui vi consiglio di leggere il “Dizionario dei film 2011”.
Vediamo se cambierete direzione e vi darete al gandhismo, cari i miei “ganzetti”.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Quei bravi ragazzi (1990)
- Paradiso perduto (1997)
- Ultimo minuto (1987)
- The Fighter (2010)
- I soliti ignoti (1958)
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