Archive for June, 2012

Memorie Rock-y


08 Jun

 

Incitiamoci nel “Burning Heart”.

Ogni Uomo ha una colonna sonora, portante, del suo portamento, della sua dignità, della sua forza, del suo “combattimento”. Cadere e rialzarsi ancora.
Sempre!

 

 

Spacchiamo tutto!
Anche Rocky Balboa ha chi lo butterà giù, è quel ragazzino che amava il capolavoro di John G. Avildsen

Mi “sminuzzarono”, e li polverizzai, mi “spezzarono le gambe” e li trancia di netto, mi “amputarono” l’anima e incrinai loro le costole con “biblico” superomismo.
Al che, mi guardai allo specchio, il mio labbro “pendulo” ammiccava ancora a Sylvester, e, fra un occhio della tigre, un’occhiataccia della vecchia, e i malocchi sconfitti, scalai un’altra montagna.
Dopo averli spaccati in due, dopo il K2, dopo l’Everest e le “foreste”, mi preparo per il mio nuovo film: Rocky 7, sottotitolo, I peccati capitali d’uno schiacciassi “veniale” ma che ama le vene.

Sì, la saga balboiana non si regge solo sulla splendida, titanica, epica colonna sonora di Bill Conti e su Philadelphia, ma anche su alcune track pazzesche.
Di quei pezzi, anzi, che quando sei “sul moscio” ti “viagrizzano” più d’uno “stallone” purosangue da scommesse per i cavalli.
Fidatevi. Non vi fidate?

A parte il “Living in America” d’un James Brown che “gigioneggiava” alla grande, da nero che fa sbiancare tutti, perfino il russo omicida Drago, e la storica, incitante, “animalesca” e portentosa “Hearts On Fire” di John Cafferty, quello che spinge di più, non raccontatevi cazzate per compiacere qualche oca, è “Burning Heart”…, sempre dei Survivor, gli autori dell’Eye…

Con una musica così, è poi importante che il filmone sia tamarro?

Evviva, allora il tamarro!

Burning Heart
Two worlds collide
Rival nations
It’s a primitive clash
Venting years of frustrations
Bravely we hope
Against all hope
There is so much at stake
Seems our freedom’s up
Against the ropes
Does the crowd understand?
Is it East versus West
Or man against man
Can any nation stand alone

Coro incazzato!

In the burning Heart
Just about to burst
There’s a quest for answers
An unquenchable thirst
In the darkest night
Rising like a spire
In the burning heart
The unmistakable fire
In the burning heart
In the warrious code
There’s no surrender
Though his body says stop
His spirit cries – never!
Deep in our soul
A quiet ember
Know it’s you against you
It’s the paradox
That drives us on
It’s a battle of wills
In the heat of attack
It’s the passion that kills
The victory is yours alone

FORZA!
In the burning heart

Qui c’è tutta la mitologia, l’Est contro l’Ovest, l’Uomo contro lo stronzo, la lotta, la frustrazione, la sofferenza, la rinascita, il combattimento, la vittoria!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rocky (1976)
  2.  Rocky III (1982)
  3.  Rocky IV (1985)
  4.  Rocky IV (1985)

“It” di Stephen King, prodotto dalla Warner Bros per la regia di Cary Fukunaga


08 Jun

 

Era ora.

L’ora del ritorno di Pennywise.

Da anni, si parla d’una trasposizione cinematografica del più grande capolavoro letterario (e non solo) di Stephen King, quell'”It” che, sin a questo momento (strano, ma verissimo), è stato solo “traslato” in un filmucolo televisivo, salvato, in parte, dall’inquietantissima maschera d’un Tim Curry spaventoso.

Chi, infatti, può dimenticarsi del suo “volto” pagliaccesco quando, dopo pochi minuti, appare, da dietro le “lenzuola stese” e adocchia la bambina che, prima incuriosita dal “fruscio”, rimane agghiacciata quando il nostro clown “non ride più?”.

 

Secondo “The Hollywood Reporter“, il progetto prenderà forma “nelle mani” di Cary Fukunaga, il regista dell’ultimo Jane Eyre, “quello” con Michael Fassbender, per intenderci.

 

The Jane Eyre filmmaker is boarding the Warner Bros. project as

director and will co-write the script with Chase Palmer

 

Warner Bros’ adaptation of the classic Stephen King novel It has a director and writer.

  

Cary Fukunaga, the hot-shot filmmaker behind last year’s adaptation of Jane Eyre, is boarding the project as director and will co-write the script with Chase Palmer, who previously adapted Frank Herbert’s Dune for Paramount.

Roy Lee and Dan Lin are producing It, as are Seth Grahame-Smith and David Katzenberg of KatzSmith Production.

A best-selling book when it was published in1986, It, like The Stand, is one of King’s biggest and most dense tomes, and the plan is for Fukunaga and Palmer to adapt the work into two films.

The story follows a group of kids called the Losers Club that encounter a creature called It, which preys on children and whose favorite form is that of a sadistic clown called Pennywise. When the creature resurfaces, the kids are called upon to regroup again, this time as adults, even though they have no memory of the first battle.

 

 

The book was previously adapted in 1990 as an ABC miniseries that starred John Ritter, Harry Anderson, Tim Reid, Annette O’Toole, Richard Thomas and Tim Curry played Pennywise.

Warners picked up the rights in 2009 and originally intended to adapt it into a single movie.

Jon Silk is co-producing.

Fukunaga won the directing award at the Sundance Film Festival for his drama Sin Nombre. He is attached to develop

HBO’s True Detective, which has Woody Harrelson and Matthew McConaughey attached as stars.

 

Palmer, an award-winning shorts director, first worked with Fukunaga on Focus’ No Blood, No, Guts, No Glory.

Fukunaga and Palmer are repped by WME. Fukunaga is additionally repped by Anonymous Content and Lichter Grossman while Palmer is also repped by The Gotham Group and Weissman Wolff.

 

Com’era lecito aspettarsi, vista la “mole” di questo romanzo “intraducibile”, la pellicola sarà suddivisa in due “tronconi”.

 

Attendiamo fiduciosi, adesso, il casting.

 

Chi vedreste bene, fra gli attori A-list di Hollywood come “papabile” per il ruolo, appunto, più ambito, il Pennywise?

 

Ve ne propongo qualcuno.

Lo stesso Fassbender, Nicolas Cage (sì, perché no, non abbisogna di trucco, giusto qualche “pennellata”), Robert Downey Jr., Mickey Rourke, se vogliamo rendere, il “pagliaccio”, abbastanza maturo ma ancora giovanile…, be’, Rourke è sufficientemente, però, “distrutto” e terribile, di suo…

 

Se, invece, vogliamo rendere il Pennywise un “uomo” senz’età, o un mostro dalle infinite sfumature espressive (ah, so che è una mia “fissazione”), io vedrei bene proprio Bob De Niro, con quel ghigno sardonico, quella risatella un “po’ così” e la sua “aria” assai, assai beffardella, ma anche “triste” e “malinconicona”.

Proprio il Pennywise.

Potrei candidarmi io stesso, alcune mie foto ritraggono bene il Pennywise, ma temo che dovrò scalzare interpreti di più rinomata fama, e che la competizione sia, onestamente, nonostante il mio superior talento, “impari” per possibilità.

Questo, il libro.

 

 

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricomincia a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. E l’incubo ricomincia…

 

 

It, una creatura mostruosa, ricompare dopo che trentanni prima era stata risvegliata da un gruppo di ragazzini. Viene infatti a chiedere il suo tributo di sangue e gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. In questo modo l’incubo ricomincia, un viaggio allucinante lungo l’oscuro corridoio che conduce dagli sconcertanti misteri dell’infanzia a quella della maturità.

 

(Stefano Falotico)

“Dizionario dei film 2011”, a cura di Stefano Falotico e Valerio Vannini


07 Jun

 

Un anno fa, io e Valerio Vannini, dunque, Travis Bickle 1979 e Spopola, ci siam lanciati in recensioni total recall della stagione trascorsa, “(ap)postandole” anche qui, su “Cinerepublic”.

Oggi, il progetto, dopo innumerevoli revisioni e un immane lavoro di editing, s’è concretizzato in un vero e proprio dizionario.

Che potete trovare, regolarmente in vendita qui, su Ilmiolibro.it, e acquistabile anche attraverso le catene La Feltrinelli.

 

Le recensioni eccentriche di due bizzarri poeti

Stefano Falotico e Valerio Vannini, poeti, romanzieri e cinefili, “accreditati” sul sito “FilmTv.it” sotto i nick, rispettivamente, di Travis Bickle 1979 e Spopola, vi guidano alla scoperta dei migliori film della stagione 2010/11. Libro assolutamente da non perdere, colmo di bizzarrie, compresa la “formattazione” (dis)ordinata, alcuni “voluti” refusi, a rimarcare alcune “usanze”, la nostra “falibilità” umana da “report” dickiani e non la “dattilografia” (im)perfetta da anime-macchina, l'”hereafter” eastwoodiano che si dilata, “giustificato” senza razionali spiegazioni, incognita di sé dickensiana, e il giochino finale, il “Prologo”, coi puntini di sospensione, anziché l'”Epilogo”, come dire, (r)iniziamo ad amare il Cinema, a credervi. Che si riaccendano le emozioni, si “spengan” le luci, s'”assopiscano”, e lo schermo (ri)prenda vita. Si colorisca come all’alba, della vita, dell’Incipit…

Nei link seguenti, tutte le puntate.

A partire dal titolo designato, “fuori categoria”, eletto il nostro preferito, The Fighter.

E poi tutti gli altri, enumeriamoli: 1, 2, 3, 4, 5, 67, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24.

 

In tutto, quindi, 25 post. Il numero dei film, lascio contarli a voi.

 

Dizionario che si avvale della partecipazione straordinaria di Cineteca John Frankenheimer e del nostro Maurizio…

 

 

Come dico io.

 

Applauso!

 

(Stefano Falotico)

 

Jennifer Lawrence, paladina e nuova eroina…, erotica!


07 Jun

 

Jennifer, ogni Donna che “indossa” questo nome ha un sex... in più.

Secondo l’obiettivo di Nino Muñoz…

 

 

 

 

 

 

Video… fighissima!

 

“Django Unchained”, ecco il Teaser integrale


07 Jun

 

Ieri, ho postato l’anticipazione.

Oggi, possiamo ammirarlo in tutta la sua grandezza…

 

 

Dopo la mia “prima visione”, ero rimasto un po’ sconcertato, diciamo anche “scottato”.

L’ho, anzi, “apostrofato”, in zona “perplesso”.
Vedremo? Le immagini, a parte qualche squarcio, non mi hanno poi particolarmente colpito.
Bisognerebbe vederlo in HD.
Poi, dopo qualche ora, compare nel canale ufficiale della Fandango e qui per la Weinstein.
E  mi ricredo…, suscettibile d’altro “giudicarlo”.

Ecco, andiamo già molto, molto meglio in HD.
Poi, rivedendolo, si ha come l’impressione che Quentin, al solito, abbia “centrifugato” una miriade di pellicole “sudate & polverose”, fra omaggi sparsi anche in fotogrammmi “invisibili”, e una “vaga” aria perfino televisiva.

(Stefano Falotico)

 

 

“Django Unchained”, anticipazione del Teaser Trailer


06 Jun

 

Sì, anche “Cinerepublic” me ne dà i meriti esclusivi!

Django Unchained, in arrivo il Teaser

Il semplice fatto che sia contemplata l’anticipazione del Teaser, che a sua volta dovrebbe essere l’anticipazione del Trailer, già dà la dimensione del grado di attesa sviluppato su Django Unchained, ultima creatura di Quentin Tarantino. Ma bando alle chiacchiere, la verità è che queste sono le prime immagini in movimento del film…

 

 

Stasera dovrebbe debuttare il primo teaser di Django…

Intanto, vi mostro le prime “immagini in movimento”.

Ecco, chi pensava a una semplice “copia carbone” di Leone e “affini”, è già stato smentito.

Ci pare un Tarantino in tutti i suoi “crismi”, e possiamo adocchiare, eccome, già l’occhiataccia malefichella d’un DiCaprio ineditissimo, mai così “sardonico”.

 

(Stefano Falotico)

 

“Killer Elite”, secondo i “sentieri selvaggi…”


04 Jun

 

Siamo tutti critici alla John Ford…

 

Il film di McKendry sembra Knockout di Soderbergh senza i giochetti metalinguistici, e si affida a una manciata di sequenze con Robert De Niro a metà tra Ronin Jackie Brown, e a un paio di mirabolanti numeri di Jason Statham. La sensazione è però quella che il cascatore scoperto da Besson si conceda a queste scene d’azione sempre più controvoglia; come già in Professione Assassino di Simon West, Statham sembra avere ormai l’intenzione di farsi riconoscere come ombroso interprete di eroi corrucciati, tormentati e un po’ meno guasconi di quanto il cinema gli abbia offerto finora.

 

Il look di Dominic Purcell è l’elemento chiave di questo film d’esordio sul grande schermo di Gary McKendry, pubblicitario nordirlandese già candidato all’Oscar 2005 per il miglior cortometraggio. Purcell, superba spalla di Jason Statham in Killer Elite, è star della serialità televisiva, già protagonista di John Doe e Prison Break, tra le altre cose. Qui sfoggia una incollaticcia chioma impomatata e un paio di baffi imponenti, e, siccome il film è ambientato nei primi anni ’80, il risultato è quello di un personaggio che non ha ancora capito che gli anni ’70 siano ormai finiti.
In qualche modo questa si rivela essere sul serio una indicazione di regia per McKendry, che fa uno spy movie spedito e virile davvero d’altri tempi, che però evita completamente di compiacersi del proprio aspetto di modernariato funky vintage, ma condensa la confezione in un ritmo secco e in una sceneggiatura senza fronzoli, basata sul romanzo-inchiesta di Ranulph Fiennes Gli uomini puma, che nel 1991 aveva smascherato le presunte malefatte dei servizi segreti inglesi nel corso della guerra per il petrolio del sultanato di Oman.

Il film di McKendry sembra Knockout di Soderbergh senza i giochetti metalinguistici, e si affida a una manciata di sequenze con Robert De Niro a metà tra Ronin e Jackie Brown, e a un paio di mirabolanti numeri di Jason Statham, tra cui una lotta con mani legate dietro una sedia non proprio inedita ma atleticamente impressionante, e un corpo a corpo di una certa potenza con Clive Owen, o più probabilmente il suo stunt double. La sensazione è però quella che il cascatore scoperto da Besson (e che non a caso qui ricomincia da Parigi – “Lo sapevo che saresti tornato!”, esclama Purcell) si conceda a queste scene d’azione sempre più controvoglia; come già in Professione Assassino di Simon West, Statham sembra avere ormai l’intenzione di farsi riconoscere come ombroso interprete di eroi corrucciati, tormentati e un po’ meno guasconi di quanto il cinema gli abbia offerto finora.
La sfida con un Clive Owen più dalle parti di The International che di Shoot ’em up, ne stimola a dovere le acerbe capacità attoriali: ma è Owen in realtà il vero protagonista nascosto del film, fantastico perdente tradito e ossessionato dal passato, di cui lo script schizza la figura con un paio di elementi e nulla più, ma di cui sentiamo tutta la sanguigna umanità.
Matt Sherring, lo sceneggiatore anch’egli al battesimo cinematografico, mostra infatti questa ottima abilità nel caratterizzare i suoi personaggi con un paio di riferimenti, qualche immagine (vedi la lettera che arriva a Statham all’inizio del film, che contiene solo una foto di De Niro in ostaggio e un biglietto d’aereo, ed è subito tutto spiegato), poche parole di contorno, e soprattutto i tempi giusti.

 

Articolo del 04/06/2012 di Sergio Sozzo

Quel “Nothing Man” del mio Springsteen


04 Jun

 

In un’esibizione pazzesca, qui a Berlino, in un concerto già storico.

 

 

E “qui”, io, Stefano Falotico, il Genius, un Nothing Man…
Sì!

Stefano Falotico, “in Arte” (“me, medesimo, di persona, impersonatissimo, di gran personalità), interpreta, con alcune “sfumature” e varianti sensibilissime, una delle canzoni capolavoro di Bruce Springsteen, la suadentissima e magnificamente ipnotica “Nothing Man”, dall’album “The Rising”.

Applauso! Un uomo che “coniuga” il Verbo della vita vera, dell’anima, con “cadenze” alla Jim Morrison “impastato” in Tom Waits, su geniali, rochi “tintinnii” imprevisti.
Già…

 

I don’t remember how I felt
I never thought I’d live
To read about myself
In my hometown paper
How my brave young life
Was forever changed
In a misty cloud of pink vapor

Darlin’ give me your kiss
Only understand
I am the nothing man

Around here everybody acts the same
Around here everybody acts like nothing’s changed
Friday night club meets at Al’s Barbecue
The sky is still the same unbelievable blue

Darlin’ give me your kiss
Come and take my hand
I am the nothing man

You can call me Joe
Buy me a drink and shake my hand
You want courage
I’ll show you courage you can understand
Pearl and silver
Restin’ on my night table
It’s just me Lord, pray I’m able

Darlin’ with this kiss
Say you understand
I am the nothing man
I am the nothing man

 

 

(Stefano Falotico)

 

“The Bourne Legacy”, il Trailer


04 Jun

 

Ecco, dopo il teaser, in tempi da record, il trailer “vero e proprio”, ufficialissimo.

 

(Stefano Falotico)

 

Giorni e notti da Dylan Dog


03 Jun

 

 

 

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)