Archive for June, 2012

Clint Eastwood, Jamie Cullum e (la) “Gran Torino”…


13 Jun

 

Vecchiaia, giovinezza intrecciata, maturità “scorticata”, scorze del Cuore e il suo raggrinzito, arrugginito “arrotarla”, rodarsi ancora, arrotolarsi nel fango delle disillusioni e nell’incanto poetico, nuove esperienze, volti “ostili” che “tremano” di tenerezza affettuosa, amicizie da lucidare, rinnovati patti “di sangue”, affratellata Bellezza delle virili lune ancora “sporche” di fulgidità e saggezza

 

Jamie Cullum, prima Eastwood, nei titoli di coda, poi Lui, dunque loro, assieme, mnemonicamente mischiati, stretti, alleati, (im)pavidamente nudi e maschi, “collateralmente” adiacenti, seducenti, giovane uno, “vecchietto” l’altro, melodia e jazz autunnale, ballata malinconica, eppur gioiosa, in una vita che muore e una che scatta, che agguanta il manubrio della propria strada, lungo le vie dei sogni, di quelli persi, di quelli da inseguire, “agguerrire”, “ammantare” nel manto dell’asfalto, “sfrecciandoli” o, poi, cautamente, un po’ “canuti” o caduchi, (ri)spolverare per un’altra speranza.

 

il cuore è rinchiuso in una Gran Torino

batte un ritmo solitario per tutta la notte

 

Grow heart locked

In a Gran Torino

It beats

A lonely rhythm

All night long

It beats

A lonely rhythm

All night long

It beats

A lonely rhythm

All night long

 

(Stefano Falotico)

 

Nelle sere estive, bevo birra fredda sotto il portico delle nostalgie, senza “zie”, e…


13 Jun

 

… con occhio “sorvolante” da Dracula, e un’occhiatina al cu(cu)lo, v’imbroglio nelle chiappe, detto anche inc…

Sì, io e Kowvalski, siamo la stessa persona.
Abbiam sofferto la guerra, Lui, fra quegli “sporchi” musi gialli, “ingrigendosi” da americano “ecumenico” fra gli orientali, io, sedimentato sempre più nella mia mente che stappa un sorriso a una Donna solo per invogliarla a non “romperle”.

Sì, nel circondario, sono famoso, la mia “celebrità” s’è espansa per tutto il globo. Voi, che monopolizzate, aizzate, asfissiate, lobotomizzate. V'”ingloberò” e v’accopperò, altro che Coppa del Mondo.
Che cazzo pensavate di fare con me?
Di metter a ferro e a fuoco la mia casa da “lupo” di mare, e intimorirmi con le vostre intimidazioni?
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, “cari” seviziatori, e non “lo” spel(l)erete radunandovi in congreghe da teppistucoli con la “pistola” della facile battutella sarcastica.
Io vi sfondo il cranio, solo inarcando le mie sopracciglia già “aggrottatissime” di “sfogliarvi” nella pagina delle vostre “irriducibili” colpe da “cervelletti”. Vi siete scervellati a “indementirmi”, vero? E, ve le spaccherò. “Cervelloni” con tre neuroni e molti “ormoni”.
Mi basta sbuffare, e crollerete, perché “spierò” le vostre mentitrici giugulari, come un segugio che vi soggiogherà mentre pensate di “giocarmelo”. Sono io che “taglio”, io recido l’accidia. Acidi, cinici e omicidi, che non siete altro…, se non il genocidio. Questa è la museruola alla vostra bocca.
Sono imprendibile, chiamate uno psichiatra, e, dopo una conversazione con me “sdoppiato” nei suoi “dottori” per renderlo “impersonale”, sarà “deliziato” da un prelibatissimo pasto nudo.
Sì, quello sciacallo, sarà cannibalizzato e “smagrirà” in quanto “scarnificato”, e messo “al muro” di suoi scheletri nell’armadio.

Io vi avevo avvertito, non svegliate il can che dorme, potrebbe domarvi come un leone che sbrana, all’improvviso, il suo domatore, con tutto il circo “in visibilio” per il ribaltamento fra l’aguzzino e il carnefice. Che gioco al massacro, eh?

Anni fa conobbi una famiglia di ritardati che non ha mai tollerato il mio modo di vivere. Cioè, il mio fottermene delle loro regoluzze piccine piccine.
Per loro, la mia “non vita” è pen(s)osa.
Ecco, questa è una marmaglia d’immaturi pubescenti, inutile che la matriarca, “imbarcata” da vacca che “sguazza”, sodomizzi il marito con intellettualismi non violenti, quando poi la dà ai suoi alunni, “educandoli” a “prostituirla” sin dagli imberbi, eppur “birboni”… “esordi”, i famosi esodi della scostumata transumanza dal “flaccido” al “sodo”. Sono dei mandriani che vengon presto alle mani “morte”. Dei maiali “al prosciutto” che andran presto a concimare la loro cattivissima erba. Altro che gli “erbivori”, l’agnello non mangia la carne. Ma, li divora.
Io sono il non morto, e il Giorno del Giudizio sarà (s)terminator(e).
Anche il Diavolo s’impaurirà dinanzi alla mia “tenebra”, e tremerà, ma poi lo scotennerò.
Scatenato, ancora, volerò dentro le case di quegli psicopatici, e insegnerò loro che, se davvero volevano “uccidermi”, dovevano immaginare che io “ammazzo” me stesso solo perché si suicidino.

Sono Kowalski, e chi “stuprerà” ancora, chi intimerà a esser “forzuto”, a farsi “valere”, sarà “ficcato”… dalla mia medaglia al “valore”. Ficcantissima…

Così sia scritto e così siano “(di)sfatti”.

Gli scemi furono consegnati alla giustizia, mi spararono, ma li ho fottuti.

Circa un mese fa, ho telefonato al “capobanda” d’una radio cittadina, un covo e letamaio di handicappati con del “troiame” a “leccarli”, che dan del “matto” a chi non ascolta la loro musicaccia senza Cuore.
Volevano “segnalarmi”.
Sì, per “sedarmi”.
Ecco, si prendessero quei Cd che metton su, e si sparino l'”endovena” del mio “drogarli” di denti rotti e traumi “incurabili”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Dracula di Bram Stoker (1992)
  2.  Gli spietati (1992)
  3.  Gran Torino (2008)
  4.  Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)

 

 

“Aranciando”, rispetto solo il verde smeraldo e meravigliato


13 Jun

 

Sono l’Uomo che apre bocca ove può spalancarla, e zittisce chi “lo” ammutolì e ne ammutinò la “navigazione”

In quest'”aula magna” si radono solo le aiuole e gli asini solletican le sottane delle “suore”, con una riverenza da chi non si pulisce le suole ed è già nel sottosuolo. Magnoni!

Applauso!

Vivo, “vegetando” fra le animalità, in me alato contro gli aliti.
Telefono, “anonimamente”, a un’ex “principessina” che fu scortese perché, di bacio, non “la” abbacinai nel “pisello“.
E, con orgoglio che s’allunò ed è ora allupato, le ricordo il Tempo quando, prima di “salire”, “salivava”, fra depressioni bulimiche senza il “botulino” di oggi.

Alex è fra voi, congrega di “gregari” e ordina ai subordinati di non orinare e secernere senza discernere.
Sì, secrezioni segrete di serpenti, escrezioni ed escrescenza, e la panza cresce e l’abbuffata fuoriesce. Dal vaso, invasati!

Ne vogliamo parlare di “quella?”.
Chi pensa d'”infinocchiare?”. Da me sarà “intortata” solo di panna in faccia.
Sì, trascorse l’adolescenza a “pungolare” il maschio attizzato solo per “drizzarglielo”, che allocco…, e poi “indirizzarsi” con quello “altolocato”, meno piccante, ma più “ubicato”.
Detta come va detta, “la” è. La sua “nomea” è nota, toccatissima e deflorata in tutta la nostra comunità.

Non ne avevamo abbastanza di musetti, mossette, della “mossa” e della mousse?
E anche di Minosse e Ulisse?
“Issatelo” e vi “asseterete”.

Io sono l’Uomo che “sbanda” per tutte e, nel circo, “elefanteggio”, fantino dell’unico Dio per cui la stravaganza è il diritto “nascituro” del non morire “invecchiandolo”.

Il Falotico.

E quella famiglia di scriteriati si meriterà la giustissima fine che sarà.
Giurateci!
No, è gente psicopatica, efferata, calunniatrice.
E, stavolta, sono incastrati nella paura, a vita, e a morte.
Così imparano come si “scherza” sul primo che “capita”.
Non è uno qualunque.
Saranno guardati a vista, avranno la casa “sotto osservazione”, sorvegliata da investigatori, saranno “pedinati” delle stesse “torture” che inflissero con molta “leggerezza”.
Perché, i mostri prima o poi, si specchiano in uno che riflette le loro vergogne. Imperdonabili, terrificanti!
E dire che, il “pupillo” di queste bestie, si fa chiamare giornalista e “progetta” siti web.
Vedremo cos’architetterà quando, a qualcuno, potrebbe venir voglia (sai, la Luna “storta”) di contattare il suo “capo” e di rivelargli il crimine per cui è stato chiamato in tribunale.
Sì, allestirà un sito intitolato: “Rassegna stampa del mio marchio.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  The Elephant Man (1980)
  2. Venere nera (2010)
  3. INLAND EMPIRE (2006)
  4.  Arancia meccanica (1971)
  5.  Henry – Pioggia di sangue (1986)

“360”, il Trailer


12 Jun

Prima o dopo un amplesso, una serie di coppie, appartenenti a fasce diverse della società, mettono in evidenza come i loro intrecci sessuali promiscui abbiano attraversato i confini imposti dalle etichette e dalle norme sociali. Inoltre, la particolarità è che ognuno di loro fa parte contemporaneamente di due coppie, generando triangoli o quadrilateri, talvolta pericolosi, che da Vienna arrivano fino a Phoenix, dopo aver attraversato Parigi, Londra, Bratislava, Rio de Janeiro e Denver. 

Tratto dal romanzo Girotondo del drammaturgo austriaco Arthur Schnitzler.

 

 

(Stefano Falotico)

 

Walt Kowalski contro i teppisti, “rivalità” anacronistiche


12 Jun

 

Sarà ora che quella marmaglia di “bevitori”, diffamatori, “stupratori”, “picchiatori”, viscidi “violentissimi”, bambinetti un po’ troppo “cresciuti” di fetore, “infervorati” e animalissimi, ricevano la lezione che si meritano. Menateli! Animiamo, un po’, ravviviamo la Notte!

E dire che Walt li avvertì in ogni modo, di non “sconfinare”, di non varcare la soglia della “proprietà privata”, di rispettare chi se ne vuol stare per i fatti suoi, perché di musi, smorfie, ochette, “malocchi”, streghe, “signorone”, insegnantucole, delinquentelli, festicciole, bullismi, “ragazzate”, pugni in faccia presi e dati, “soldatini”, caporali, “generalizzazioni”, equivoci, “vicoletti” e pestaggi, macellazioni, vacue frivolezze, cretinetti, adulti “benpensanti”, psichiatrucci da prendere a sberle e ficcarvi in bocca una sedazione da ammutolirli, mutilarli, “multarli” e “ammutinarli, ne aveva già… di vista lunga.

Ma l’ottusità è il peggior reato dello stolto, dell’asinaccio che, solo quando avrà messo a soqquadro la sua idiozia (l’hai inquadrata, ci sei arrivato, finalmente, tardissimo?), comprenderà le ragioni profonde di quel che “lui” chiama, con tanta sfacciataggine e “coraggio”, “darsela a gambe” e non affrontare.

Allora, babbeo, chiariamoci molto bene su chi è Walt. Perché, della sua vita, hai sempre “cazzeggiato” di deduzioni da ebete.
Perché, stavolta, è incazzato e non lo terrai fermo con la tua “squadriglia” di “buttafuori”.

Tu, in quel blog stupido quanto la tua “presentazione nobilissima”, ti sei dato l’appellativo di “Faccia di bronzo“, ma ti potrei perdonare perché sai esser “autoironico” sul tuo “valore”, “firmando” il tuo nome, in “calcestruzzo-truzzissimo”, che sei un estimatore di bassezza. Questo ti rende “stimabile”, quanto quelle che te “la” danno, e poi si vanno a lavare.
Complimenti, però ci tieni a “sbandierare” che sei giornalista. Sì, della carta igienica, e del resoconto giornaliero della vergogna umana che sei. Il migliore articolo che scriverai sarà l’anticipazione del tuo memoriale-epitaffio, dal titolo: “Domani, dopo che non posso più mentire allo specchio, ho deciso di costituirmi, con questa lettera d’addio, breve e sintetica quanto il mio cervello”…

Ho passato tutta la vita a prendere per il culo perfino mia madre, che comunque mi ha “educato” sempre a spaccarlo a tutti, e, oggi, che sono un po’ “maturo”, ho capito che l’unica mia ragione di vita è un salto giù da un grattacielo, nel cui volo sarò “schizofrenicissimo”, ma davvero (in)felice, come tutta la mia nullità.

Un bambinetto che si crede un genio, e sciorina frasi fatte, puttanate da sempliciotto che “figheggia” con qualche immaginucola platinata.

Tu, dico a te, verme lerdoso, che coi tuoi “bigliettini da visita” circuisci qualche gallina pronta a “spennartelo”. E darti il “sorrisetto” molto “al dentifricio” su “videogioco” d’una tua faccina che canzonerò delle stesse musichette che “infili” fra una palpatina e l’altra mano da “baro” e barattolo di Coca-Cola.

Tu, e la tua famigliola di cafoni piccolo borghesi, che dan del “pazzo” alle persone libere, le intimano a “incattivirsi” per tirar fuori le “palle”, e poi, quando vi sbraitano addosso le vostre porcate, ruggite e fate irruzione nelle loro case e abitazioni, perfino nell’abitacolo della macchina, e soprattutto dell’anima, con “perquisizioni”, “segnalazioni”, stalking, “depistaggi”.

Be’, stavolta, potrai anche “spararmi” e ammazzarmi di nuovo, ma ti arresto sul serio, ti piace il “grilletto”, vero, maiale?
E, allora, “smuovilo”.

“Provocami” e ti riduco a fare il giornalista fra i bidoni della spazzatura. Vediamo se, fra le mutande sporchissime e gli stracci, porco, imparerai come si sta al Mondo.
Vediamo se imparerai, davvero, a “smerdare” e pisciar fuori dal vaso.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Mystic River (2003)
    Quell’imbecille sciroccato di Sean Penn.
    Sì, ridi, ridi.
    Che bella “marcia”, caro marcio.
  2.  Gli spietati (1992)
    Si è esagerato, e ora vi faccio capire io che significa esagerare…
    Vediamo, come “ballerete”, questa sera…
  3.  Gran Torino (2008)
    Avanti, forza, non avrete mica paura di un “rincoglionito?”.

 

“Grudge Match”: sfida “rancorosa” fra due lottatori di un’epoca “lontana”


10 Jun

Rocky Vs Jake, “riesumati” dalla ruggine “incenerente” del Tempo, di guantoni lividimanente “senili” che “borbotteranno”, si boicottano e ancor combatteranno

Incandescenza di qualche “geniaccio” scriteriato per una rimpatriata d’antichi miti, la leggenda “proletaria” del Sogno americano, agguantatissimo di guantoni, e i pugni dolenti dell’indole (auto)ditruttiva del LaMotta.

Un Uomo, disperatamente alla ricerca di se stesso e delle speranze “macerate”, che ritrova fiducia nei suoi “mezzi”, a mani nude polverizza tutti i pronostici sfavorevoli, lui, che riscuoteva i debiti e a cui nessuno dava credito.
Gangster di mezza tacca, come lo definisce il “vecchio”.
Perché sa che, in quel Bronx di Little Italy, non c’è niente di più triste del talento sprecato, e lo punzecchia per farlo rimontare in sella, lo Stallone italiano…

Dopo un po’, Apollo capisce che il “pollo” potrebbe anche “macellarlo”, ma continua a sbeffeggiarlo e lo tratta come una trottola. Si chiama farsela sotto e temere il peggio…, si chiama codardia mascherata da “buffoneria”.
Alludendo, non molto per il sottile, che è solo un poveraccio (dis)illuso, Apollo “smargiassa” e gigioneggia un po’ troppo sopra le righe.
Vincerà, mica tanto, però.
Tanto che ad Apollo proprio non va giù che un “tontarello” gli abbia fatto far la figura del gran coglione.
Lo sfiderà di nuovo. E rimedierà una figuraccia devastante, da spezzargli la carriera.

Rocky, per la “demenza” di Peter Segal, incontrerà Robert De Niro.
S’erano “spalleggiati” in Cop Land, il miglior ruolo “serio” di Sly.

Che dire di Bob?
Alt(r)a Scuola, altri registi, altra fama.

Pugilemedio, però, rispetto a Sylvester, ammettiamolo.
Come “culturista” non è mai stato credibile, fino in fondo, in Cape Fear. E anche quando fa il duro, ha l’occhiolino malinconico che picchia tanto per…, e pensa a non “sputtanarsi” troppo. Anche quando, cioè, “tamarreggia”, fa il “fine”.

Eccoli, dunque, riuniti per questa gustosa, galatticissima assurdità.

Old Henry “Razor” Sharp confronto/scontro con Old Billy “The Kid” McGuigan.

Impagabile “ghiottoneria”.

Il film che mai (non) avremmo voluto vedere.
E che credo, invece, vedremo.

Vedremo…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rocky (1976)
    Sono figlio dei ’70 e dell’onda (s)cavalcante degli ’80. Do consigli alle ragazzette che mi alzano il dito medio e poi “tifano” per me, anche quando grido loro “Levati dalle palle!”.
  2.  Toro scatenato (1980)
    Sono insopportabile.
    Se avessi un fratello gli chiederei “Te la sei scopata mia moglie?”. E sapete perché? Perché Pesci è uno stronzo. Casinò “lo” dice tutto.
  3. Killing Season (2013)
    Ah, direte… voi.
    C’è Travolta. Sì, uno staying alive.

“Flight”, il Trailer


09 Jun

 

Ecco il nuovo Zemeckis, per la prima volta con Denzel…

 

 

Whip (Denzel Eashington), pilota con seri problemi di droga e alcol, si ritrova a gestire un atterraggio di emergenza che, causa un malfunzionamento, mette a repentaglio la vita dei passeggeri a bordo dell’aereo. Una mossa improvvisa eleva Whip al rango di eroe nazionale ma le indagini delle autorità aviarie portano alla scoperta delle sue dipendenze, gettando molte ombre sul suo operato e sulle cause che hanno condotto a un passo dalla tragedia.

 

 

(Stefano Falotico)

Europei 2012: sfida fra le nazioni – Russia Vs Serbia, risultato finale: 4 a 1, i russi son più rossi


09 Jun

 

Marx-Engels, il Vangelo, la Russia, i prussiani, gli orsi dell’URSS, Ivan Drago, Dracula, la Transilvania, Silvia e Leopadi, Beatrice e Dante, Mark Twain Vs l’America figlia di Bush, Barbara Bouchet con Lino Banfi e la Fenech per cornetti alla crema da “caramello”.
Questa è l’Europa, il Mondo è piccolo, e non so se Lenin sia meglio di Elena di Troia.
Mah

Ieri, una sonantissima lezione di Calcio dell'”armata” russa, tipo Alba rossa di John Milius.
“Bombe” micidiali sparate a raffica, la difesa scardinata, lo stadio “divelto” e atomico, festosamente sventolante, col telecronista della Rai nel suo “microfono” su binocolo “invadente” sulle cosce della conduttrice ai “bordi” delle panchine, fra gli smutandati “irosi”.
Quando, anche loro, i comunisti, gridano “Faccela vedé!”.

Obama beccato con la solita Escort, il Parlamento che “carfagna“, Pannella che, da una vita, non mangia neanche il pane, il veleno sì, però, l’impiegato curato da una psichiatra campagnola su “ventre molle” del “materasso” della clinica “Riposando va il russando, e chi dorme piglia lo squalo”, Alex di Arancia meccanica che “limona” col cocomero in bocca, la piadina emiliana e una “salsicciotta” che è nuda e cruda mangiando panino al prosciutto, Bukowski che viene preso “a modello” dai modaioli delle sfighe “Me le faccio tutte, anche se lavoro per i cazzi miei”, Bob De Niro nella sua notte di cazzate in quello schifo di città di Boston girato a New York con tanto d’incendio imprevisto da red lights, molto previdente, molto “veggente”, l’assistenza sociale, l’asociale, Michael Shannon che dà di matto sul serio perché Shauna lo rende solo un ice man, Jason Statham che spacca tutto, DiCaprio che è passato dal “darlo” a Kate Winslet al “prenderlo” da Jamie Foxx, l’Italia di Prandelli con le stampelle, Balotelli con le bretelle, Raffaella Fico che girerà un (Ever)hard con Sara Tommasi, la Canalis che se “lo” incanala con Cohen, i fratelli Coen che sputtanano senza “mostrarla”, Clooney che fa l’intellettuale per questo film, da me “inventato”, L’infermiere della mutua americana, immaginò e può, anche se non vorrebbe…, Elvis Presley che risorge ogni anno, Nicolas Cage che “picchierà” Mickey Rourke.

E, tutto, va a puttane.
Con Gorbaciov “al bacio” su “Zitti e mosca“, e Bruno Vespa che, finalmente, parla di Cinema.
Il seguito annunciato de La promessa dell’assassino.

E io che canto, sculettando, con Jeff Bridges e faccia da “culo” alla Colin Farrell, il ritornello di “Fallin’ & Flyin'”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Ronin (1998)
    Il russo chi era, pure?
    Non è che era Sean Bean?
  2.  Johnny Stecchino (1991)
    Chi minchia faceva il tacchino? 

    Una storia “autobiografica”: solo perché mi pittavo il neo, essendo De Niro il mio attore preferito, scambiarono un Johnny per Capone.

  3.  Rocky IV (1985)
    L’Uomo di Philadelphia Vs l’omuncolo più “grosso” di Lui.
  4.  Crazy Heart (2009)
  5.  La promessa dell’assassino (2007)
  6. A 007 – Dalla Russia con amore (1963)
  7.  Dalla Cina con furore (1972)

 

Lezione di Cinema del Maestro: cos’è la “steadicam?”


09 Jun

 

Molta gente “parla”, parla, parla, e anche (questo, dà fastidio) di Cinema, senza neppur conoscere i “fondamentali”.

Martin Scorsese sarebbe “superato?”.

Be’, prima, sfogliassero qualche libro, e poi “architettassero” una scena così.

Ne riparliamo, poi.

 



Un capolavoro nel capolavoro.

(Stefano Falotico)

 

“Il fuoco è divampato”… nell’appartamento di Bob De Niro, momentaneamente assente, quindi non “bruciato”


09 Jun

 

Fire and apartment: storia di pompieri a “sedar” le fiamme d’un De Niro vivo e vegeto

Ieri pomeriggio, tutte le testate dei “testoni” ne han dato notizia, notizia quantomai “focosa”, l’appartamento newyorchese di Robert De Niro, come succede nelle “pianure” brulle del Meridione, ai primi “rintocchi” di qualche piromane, o per “ca(u)se indeterminate” ancora d’accertare, è stato “preda” di un incendio.

Fortunatamente, il Bob è rimasto illeso.
Anche perché, attualmente, è in quel di Panamá, forse, a girare Hands of Stone.
Quindi, non bruciacchiato, ma di cranio un po’ “spelacchiato” per entrare nella “pelata” di Ray Arcel, allenatore leggendario che spronava il suo pupillo pugilone a “infiammarsi” ringhiando.
Vulcanicamente a deflagrar di pugni “Bruciali vivi!”.

Immagino… che, a differenza delle persone comuni, il Bob De Niro avrà al massimo sofferto di “preoccupazione”, ricevendo l'”aggiornamento” della sua abitazione “arrostita”.
Salvata per un pelo dall'”essiccazione” più “dardeggiante”.

Ma sì, ha un altro “migliaio” di ville dappertutto.
Se il mobilio è “annerito”, una “lucidatura indollarata” ammodernerà l’arredamento d'”innaffiata pulizia domestica”.

Penso, a questo, però.

(Mi) ha conservato la sceneggiatura di The Irishman? Non si sa mai. Nel caso, Scorsese, l’avesse buttata nel cesso e nel dimenticatoio e che, Steve(n) Zaillian l’abbia “bruciata?”.

La moglie, Grace Hightower, gran pezzo “africano”, tutta calda, sa che De Niro, dopo le sue notti “ardenti”, va in cucina, apre il rubinetto, si rinfresca con dei “ghiaccioli” al limone, e poi canta:

Sei diventato nero, nero, nero…
sei diventato nero, nero, nero…
come il carbon!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Fuoco assassino (1991)
    Il famoso Ombra, l’effetto “backdraft” delle sue ultime pellicole “appiccabili”.
  2. Il falò delle vanità (1990)
    Vorrei vederlo, il Bob, con un Falotico infuocato e vanitosamente “indiavolato”.
  3.  Il petroliere (2007)
    Da giovane, il soprannome di Bob era Bobby Milk.Il cambiamento, di “amplessi al mogano”, è stato “denirante”.
  4. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
    Il fuoco divamperà…Questa, la frase di lancio per l’uomo “infoiato”.

    Stavo pensando a ciò, anzi al “perciò”. Bob De Niro, asciugato in lagrime acquose, dopo che Giovanni Veronesi ha “incenerito” il suo mito, viene “salvato” da un pipistrello che “lo” porta su…, di nuovo verso la Luce e la gloria!

    Un colpo di culo, colpi d’ali o semplicemente un moto d’orgoglio, definito anche “vampata di calore alla Heat?”.

    Applauso!

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)