Rocky Vs Jake, “riesumati” dalla ruggine “incenerente” del Tempo, di guantoni lividimanente “senili” che “borbotteranno”, si boicottano e ancor combatteranno
Incandescenza di qualche “geniaccio” scriteriato per una rimpatriata d’antichi miti, la leggenda “proletaria” del Sogno americano, agguantatissimo di guantoni, e i pugni dolenti dell’indole (auto)ditruttiva del LaMotta.
Un Uomo, disperatamente alla ricerca di se stesso e delle speranze “macerate”, che ritrova fiducia nei suoi “mezzi”, a mani nude polverizza tutti i pronostici sfavorevoli, lui, che riscuoteva i debiti e a cui nessuno dava credito.
Gangster di mezza tacca, come lo definisce il “vecchio”.
Perché sa che, in quel Bronx di Little Italy, non c’è niente di più triste del talento sprecato, e lo punzecchia per farlo rimontare in sella, lo Stallone italiano…
Dopo un po’, Apollo capisce che il “pollo” potrebbe anche “macellarlo”, ma continua a sbeffeggiarlo e lo tratta come una trottola. Si chiama farsela sotto e temere il peggio…, si chiama codardia mascherata da “buffoneria”.
Alludendo, non molto per il sottile, che è solo un poveraccio (dis)illuso, Apollo “smargiassa” e gigioneggia un po’ troppo sopra le righe.
Vincerà, mica tanto, però.
Tanto che ad Apollo proprio non va giù che un “tontarello” gli abbia fatto far la figura del gran coglione.
Lo sfiderà di nuovo. E rimedierà una figuraccia devastante, da spezzargli la carriera.
Rocky, per la “demenza” di Peter Segal, incontrerà Robert De Niro.
S’erano “spalleggiati” in Cop Land, il miglior ruolo “serio” di Sly.
Che dire di Bob?
Alt(r)a Scuola, altri registi, altra fama.
“Pugile” medio, però, rispetto a Sylvester, ammettiamolo.
Come “culturista” non è mai stato credibile, fino in fondo, in Cape Fear. E anche quando fa il duro, ha l’occhiolino malinconico che picchia tanto per…, e pensa a non “sputtanarsi” troppo. Anche quando, cioè, “tamarreggia”, fa il “fine”.
Eccoli, dunque, riuniti per questa gustosa, galatticissima assurdità.
Old Henry “Razor” Sharp confronto/scontro con Old Billy “The Kid” McGuigan.
Impagabile “ghiottoneria”.
Il film che mai (non) avremmo voluto vedere.
E che credo, invece, vedremo.
Vedremo…
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Rocky (1976)
Sono figlio dei ’70 e dell’onda (s)cavalcante degli ’80. Do consigli alle ragazzette che mi alzano il dito medio e poi “tifano” per me, anche quando grido loro “Levati dalle palle!”. - Toro scatenato (1980)
Sono insopportabile.
Se avessi un fratello gli chiederei “Te la sei scopata mia moglie?”. E sapete perché? Perché Pesci è uno stronzo. Casinò “lo” dice tutto. - Killing Season (2013)
Ah, direte… voi.
C’è Travolta. Sì, uno staying alive.
Tags: Grudge Match, Peter Segal, Robert De Niro, Sylvester Stallone