Archive for May, 2012

“Argo”, il Trailer & il Poster


09 May

 

 

4 novembre 1979. La rivoluzione iraniana è al culmine e un gruppo di militanti assalta l’ambasciata statunitense a Teheran, prendendo in ostaggio 52 americani. Nel caos che si è generato, approfittando di un attimo di distrazione, sei degli ostaggi riescono a scappare e si rifugiano nella residenza privata dell’ambasciatore canadese. Sapendo che per loro, qualora scoperti, non vi sarà via di scampo alla morte, la Cia invia sul posto lo specialista Tony Mendez (Ben Affleck), che ha un piano incredibile, ma molto rischioso, per cercare di portarli sani e salvi fuori dall’Iran.

 

 

(Stefano Falotico)

 

Tutto il Mondo è paisà, io sono, emerito, il pascià


08 May

 

Sempre più sconvolto da un Mondo nei suoi involti(ni), in questa Primavera di Maggio, omaggerò così la mia principesca ascendenza medioevale

 

Sono qui, nel mio castello, ove allestisco “vestiari” della mia anima, incarnandola a effigie contro le “fighette” e il ligio “dovere”, poiché, in quanto Principe, ripudio le “corse podistiche” e, sempre più monarca della mia vita, intimo i sudditi a intimidirsi di fronte al mio cospetto, dall’alto del mio podio.

Vergo codesta lettera insigne, in (tiro a) segno di “stima” a molta umanità patetica, che piange nelle sue stigmate incicatrizzabili, illusa, fra una citazione “colta” e altro vivacchiare, di poter sciogliere i nodi della propria tristezza con frasi consolatorie d’accatto. Attaccatevi al tram, e timbrate il cartellino, non ammonitemi più, altrimenti sarete espulsi dal mio regno:

Vivo, felice ed esultante, coccolato dal mio trono “spaparanzato”.
Alle prime luci dell’alba, la gente, là fuori, già abbaia ed è abbacchiata dai “reumatismi” di notti in cui, per “allentar” le frustrazioni giornaliere, “sciacquaron” le proprie ossa in “giochi d’adulti”, invero sempre più soggiogati a un tribal, primitivo “timballo”, specialità “culinaria”, “sformata” d’ingredienti a base di “pollame”.

Anni fa, fui tacciato di “pazzia” solo perché ero, sono e sarò un fottuto privilegiato, che ha totale disprezzo per il cinismo barbaro odierno, le sue moine, e le sue “frittelle”.

Gusto film dalla mattina alla sera, e “scodinzolo” sul divano, attento a registrare “attimi gaudi” in cui un’attrice, da me “amata”, mostra qualcosa che, per voi è “sconcio”, per me è piacevole “acconciatura”.

Quando la noia m’assale, di soprassalto la (dis)ordino nei (soq)quadri della mia elevatezza, nobile, incoercibile, a mo’ d’affronto, sfrontatissimo, contro tutte le vostre bili.

Un idiota che vive a Roma, ha preso una settimana di “ferie” soltanto per “scendere” nel suo paesello e festeggiare il “Santo protettore”, per tre giorni, “indimenticabili”, di bagordi, fuochi d’artificio, birrette, donnette (in)consolabili, e amichetti da “combutte” e puttane.

Ma, in quel paese, la gente, lentamente, è sempre più floscia.
Vidi talenti giovanili “ammosciar” le proprie ambizioni, inibiti da predicozzi provincialissimi, appalti edilizi che tifano per gli “squadroni” del Nord, mafiosi imporre la “legge” da don-”reverendi”, e ragazzine disperate, orfane, “venderla” in giro per le brulle “costiere” metapontine.
M, quel che più mi fa arrabbiare, è che soffrono, si disperano, ma son i primi a pontificare, mentre, il ponte che congiungerebbe l’”arcata dentale” e la Calabria alla Sicilia, mai sarà costruito, così come il loro futuro.


No, per quanto sia un Uomo di “cemento armato”, non posso, sebbene potrei…, aver il potere di “
transformer-izzarmi” nello stretto di Messina, sì, l’anello “mancante” evolutivo fra le “scimmie” delle Isole Eolie (lì, si produce solo dell’olio, ma poco le cosce delle donne son “oliate) e le coste del Golfo di Gioia (gioiosissimi, quanto un belga nei pressi di Belgioioso, ho detto tutto…).

Tutto il Mondo è paese.

Tutto il Mondo è ai miei piedi.

In fede, mai nuziale,
uno stronzo.

Che sa cos’è l’amore, cos’è il sapore.

Ora, con questa mia “stilografica”, vi benedico, augurandovi “letizia” e “serenità”, anche se le vostre previsioni del “meteo” han previsto grandine.

 

Scudo…


07 May

 

“Zebrato”, forse il solito bianco & nero senza “sfumature”

Ultimi rintocchi “balistici” del solito campionato, tra una folla urlante, incitata ad animaleschi tifi “maschi”, una cafonissima scaramuccia fra un portiere senza saudade, uno “zingaro” stizzito ma “intirizzito”, un Milan intristito, un Moratti “tristarello” nonostante la quaterna, uno Stramaccioni che si “straccia” di gioia, una Juventus imbattuta per un olè tricolore che si farà, ancor, beffe della “OLA” (“rifondazione” sudista-ambientalista di gente mai ambientatasi al Nord, “lucana-amara”), per Agnelli “leone” con classe “parrucchina” da Conte…

Sì, lo scudetto è andato alla Juve, tutta Torino esulta, dopo anni di predominio “milanese” che “la” impanò come la cotoletta, blandendo il blason bianconerissimo come dei deformi del Cottolengo (non son denigratorio nei confronti dei “poveri” offesi e saccheggiati, affatto…, non “distorcetemi”), e, alla corte “nepostista”, “dispotica” del patron della Fiat, tutti s’assiepano “in preghiera” euforica, elettrizzati in una magica Notte di festeggiamenti e “bagordi”.

Sì, il “grande” Júlio César Soares Espíndola fa la linguaccia a Ibra(himovic) prima del rigore della “speranza”, Ibra ammicca “affettuoso”, insacca senza batter ciglio ma, poi, infantile, si volta verso il suo provocatore “sboccato” e “gesticola”, “labi(a)lmente”, una sfottitura parimenti cretina.

A dimostrazione, “insigne”, che il Mondo non cambierà mai.

Sempre (ig)nobilissimo…

La gente, osanna “smutandati” ricconi sguaiati che giocan “di palle”, che “attributi”, davvero, complimenti, inveisce sulle lauree “rubate” ma poi frega il vicino di casa “strofinandogli” la dignità nei litigi condominiali, ove asserirà che l’amministratore è “lui”, e ha diritto, di vita e di morte, non solo sulla topa della moglie dell’operaio ma anche sulle topaie della cantina.

Ove, brinda di vino, “avvinazzato” nella sua “birraiola” contentezza.

Allegria!

Benvenuti in Italia, inarrestabile “stivalone” di mediocrità, ove tutti si spaccian per profeti, e, poi, se rinfacci la verità, li “infastidisci” e ti spiaccicano.

Sì, come dice Beppe Bergomi…, spaccan in due la difesa (immunitaria).

E, allora, gli psichiatri vanno a ruba, sedazioni e diagnosi, disoccupati (mal)trattati da “matti” perché ebbero il coraggio, vero, di “sbatterlo” tutto.

Non si arrenderanno a quattro figli di quello sciroccato, impotente di Freud.

Promozioni regalate agli ebetucci “adatti” ove gli insegnanti “impartiscon” novelle imboccate, ma “boccian” e temon il ragazzo “boccaccesco” che ha vivacità e gioia ero(t)ica.

E, non è, facilmente, “ammaestrabile” all’andazzo della retorica.

Sì, “lo” tagliano e gli recidon la gola, e, Lui, già “ingoia” pastiglie da con un po(r)co di zucchero…

Ne ho viste di schifezze, già prima d’essere Kurtz, la gente ride quando “si para”, e poi straparla, e il “parà”, in caduta libera, si ferma, si dà delle arie, e “sparò”.

A volte, gli amici mi chiedono perché sia così arrabbiato, pur consacrando che ho ragione da vendere, che fu mai ve(n)duta. E mai, “lo” sarà.

E, io, in tutta calma: – Perchè sono il Papa, finché tutti gli altarini non “salteranno”, nessuno, nessuno m’impedirà di “predicare” sull’altare.

Ove Dio, offrì il suo corpo in sacrificio.

Per “loro”.

 

 

 

 

“The Avengers”, la super… recensione


06 May

 

 

 

 

 

 

Every team needs a Captain

 

O Captain! My Captain!

 

O Captain! My Captain! our fearful trip is done; 

The ship has weather’d every rack, the prize we sought is won; 

The port is near, the bells I hear, the people all exulting, 

While follow eyes the steady keel, the vessel grim and daring…

O capitano! Mio capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,

La nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto,

Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,

Gli occhi seguono la solida chiglia, l’audace e altero vascello;

Ma o cuore! cuore! cuore!

O rosse gocce sanguinanti sul ponte

Dove è disteso il mio Capitano

Caduto morto, freddato.

O capitano! Mio capitano! àlzati e ascolta le campane; àlzati,

Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te

I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,

Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,

Qua capitano! padre amato!

Questo braccio sotto il tuo capo!

È un puro sogno che sul ponte

Cadesti morto, freddato.

Scintillanti, bardati di anime alabastro, guerriglieri “carrozzati” di frenetica, avventuriera voglia di libertà, la libertà vilipesa dal villain, Loki/Tom Hiddleston, Amleto d’emotiva fragilità al “peccarla” d’un teatrale istrionismo shakesperiano, appunto dittatoriale, viscida, liscissima capigliatura “gelata” nei taglienti occhi sanguinari d’ingordigie vessillifere, Lucifero dagli zigomi raffinati d’eloqui oratori, adulatore delle sue perfide brame onnipotenti.

Uno iettatore del cheto vivere o dello “stile” americano, a incitar la foll(i)a, ché battagli innalzata al grido superomistico, ombelical alla sua “potenza onanistica”, del suo nervico snervar l’umanità e innalzar il suo malvagissimo ludibrio delinquenziale, ché la nostra razza, soggiogata di deliqui “ipnotici”, ammansita di svenimenti e torpor al suo torbido, criminoso “incantensimo”, ne sia, maledettamente, di sua benedizione insidiosa, annichilita e schiava.

Ogni mostro, da che Mondo è Mondo, ha chi non se n’avvince, per quanto, seducente c’“ammali” serpentesco, nella cacciagione alle nostre “impiccagioni” alla coscienza.

Una divinità “spaziale”, che orbita, infidamente, sin giù nelle nostre “viscere”, e se ne annida, da un freddo Pianeta senza Sole, nelle propaggini di sua congrega “armata” d’anfibia, polimorfica nostra nemesi e simbiosi-Loki, gelatinosa “escrescenza” della sua sete di potere, di “vermi solitari”, letali e insinuanti dall’“ozono” della nostra idillica vulnerabilità.

L’umanità è in pericolo, tutti dormono cullati da questo Diavolo d’ieratico carisma.

Tutti, tranne Nick Fury, che annusa nella “prefazione” la minaccia e, repentinamente, senza batter ciglio e neppur rader il suo teschio-cranione nero ma bianco di purezza, recluta i vendicatori, “guazzabuglio” fenomenale d’eccentriche creature dai poteri celesti, anzi, universali.

Agenti della CIA di dubbia identità, anzi, “doppia personalità”: Natasha Romanoff/Vedova Nera & Clint Barton/Hawkeye, la fulva russa Scarlett e l’atletica muscolarità sogghignante dell’“impassibile” Jeremy Renner, emblema dei bicipiti con vene gonfissime.

Ma non c’è servizio segreto che può sventar gli “attacchi terroristici” senza uno squadron (av)vincente. Agli ordini di sua maestà Samuel L. Jackson, tutto il meglio del parterre du roi: il genio ipermiliardario Tony Stark/Iron Man, lo scienziato dai “raggi gamma incazzati” Bruce Banner/Hulk, il martellon pneumatico Thor e il nemico per eccellenza dei “nazisti”, Steve Rogers/Captain America.

A dargli filo da torcere, sin allo stremo delle forze, in estenuanti lotte all’ultimo sangue e mascella slogata, ossa scricchiolate e laceranti pugni “arcieri”.

La trama, appunto, sì, è “ridotta all’osso”.

Immarcescibile sarabanda d’effettoni speciali, digitali, per la platea eccitata per il gladiatorio trionfo finale dei nostri paladini.

Sì, i vendicatori, uomini sovrumani, alcuni di mantello, altri sol d’“acume di nocche” o solo una gnocca-Johansson, non annessi alle pinzillacchere delle quotidiane “burlette”, uomini impressionanti che (sor)volano. Giustizieri e punitori.

Bastardi di gran gloria.

E un Hulk di manifesta “irascibilità” incontrollabile che, dopo gli interminabili, un po’ tediosi, “smorti” combattimenti finali d’una tonantissima, plumbea New York impolverata e “sbattuta”, risolve l’annoiante, “annoso”, prolisso “minutaggio” di troppo, e sbatacchia Loki ben bene. Lo afferra per il gargarozzo e lo “ingozza” a suon di “capitomboli”, stramazzandolo, fracassandolo sul pavimento, in “onore” al suo “bavero” e alla sua “gracilina” figurina, gran figuraccia.

Sin dall’inizio, infatti, il “timido” Bruce Banner ha un “debole” forzutissimo per la strafigona Scarlett, e pensa di “meritarsela” con quest’esibizione macha da gorilla verde d’“anabolizzante” virilità.

Invero, Scarlett pare che preferisca l’occhio di falco, ma l’unico a godersi la reginetta-Gwyneth è quel mandrillo-marpionissimo di Robert Downey Jr.

Con un attico da “ristrutturare” ma una bionda, “assicurata”, ancor da “stuccare”.

Io sogno, come Whitman, come gli avengers.

Fra un Vangelo della mia speranza e un volto “agnellino” da Mark Ruffalo.

Sì, attenti, poi m’“imbufalisco”.

La Critica americana ha decretato, di botteghino altrettanto cospicuo, che il dispendioso “giocattolo” di Joss Whedon è promosso con lode.

Anch’io lo lodo, mi son divertito.

L’ho visto oggi pomeriggio, alle 16.00, al cinema Eden di Prato, assieme a mio cugino.

Eravamo in due, sala “deserta” ma a noi asservita.

Sì, a quell’ora in quel della “Maremma maiala”, gli altri toscani “trombano” o ronfano.

Io, invece, in 3D ero “schermato”, al solito con risatella da Tony Stark, ché, mentre la maschera russò, sussurra(i) “Me ne fotto, mi sparo queste esplosioni!”.

Per me, un capolavoro!

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

Valentina


05 May

Son valente anch’io di David di Donatello, meglio se nel “tinello”

 

Manara…, per Lei m’arrapo, “mannaro”.

 

Valentina Lodovini, una Donna che m’ossessiona e abbranca le mie polmonari “asfissie” notturne “fendendole” sin giù alla zona pelvica, ove “basculo” di sogni cangevolissimi, “cagneschi”, che “patiscon” il gemito “sofferentissimo” d’ululati ondulati dell’incubo, meraviglioso, di non “averla” ma “assediarla” anche or che in bianche, fredde lenzuola, “assideratissimo”, senza il suo seder, nel desiderio delle sue “gambe”, son assetato.

 

Sì, in questi interstizi “muti” d’una Luna capricciosa, virilmente acu(i)ta, di Lei ne son stremato e, arrembante, escogito stratagemmi per “penetrar” nel suo co(g)ito.

 

Poi, mi sveglio, “repentino”, proprio quando “l’avevo” convinta a “serpenteggiar” le cosce in me cinte a “tingerlo”, “maializzai” di “sue”, suine malizie, ma fui aizzato a un”’integerrima” Enterogermina per una “digestione scolastica” e “pedagoga” da “ministro” Germini contro il “seminale”, da un cinghialon in cucina che non tollera che io “sprofondi” nel “fondente” delle sue “fendenti labbra” ammaliatrici.

No, “culinario”, il mio “amichetto”, di là, si consola dalle delusioni “lilla” con un cioccolato svizzero, mentre l’orologio a cucù, erode il suo Tempo e “lo” piglia per il “culin”.

No, “fratello” peloso, non “spelacchiarmi” nella tua spelonca di “cavernose” vene non più, di “pennellin”, “impennate”. No, in “frigorifero” c’è della panna, monterà su Valentina per “spruzzatine” di “vino lodevole”.

 

“Guardala…”. C’è “tutta”.

 

 

(Stefano Falotico)

“Killing Season”, il nuovo Poster della Millennium


03 May

 

Giunge, inaspettatamente, con “deciso” anticipo, il primo vero poster di Killing Season.

 

Qualcuno “storcerà il naso”, leggendo il nome del regista, l'”inaffidabile” Mark Steven Johnson, subentrato “in cabina” dopo gli scontri produttivi del “designato” John McTiernan.

 

Tutto stravolto e “alterato”, compresa la “controparte” Bob De Niro al posto del “prescelto” Nicolas Cage, per un face off, st(r)avolta, fra due attori diversissimi.

 

L’arzillissimo Bob campeggia in questa locandina, intrigantissima.

Ciuffo “canuto” su Sguardo di ghiaccio e mitragliatrice alla mano, incrociato a un John Travolta, di cranio rasatissimo, basette “villain” e arco “appuntatissimo”.

 

 

La sinossi ufficiale “recita” testualmente:

 

 

KILLING SEASON is an action movie set in the Smoky Mountains about an American military veteran (Robert De Niro) who has retreated to a remote cabin in the woods. When a rare visitor, a European tourist (John Travolta), appears on the scene, the two men strike up an unlikely friendship. But, in fact, the visitor is a former Serbian soldier bent on revenge. What follows is a tense, action packed battle across some of America’s most forbidding landscape that proves the old adage: the purest form of war is one-on-one.

 

Volete che ve la traduca? Ma sì, dai, pigroni…

 

Anzi, ve la sintetizzerò. Un film d’azione ambientato sugli Appalachi, scontro a fuoco fra ex veterani di guerra.

Un “eremita” (De Niro), ritiratosi nei boschi, e un “turista” con parecchi conti da “risolvergli”.

 

Tensione, lotte, spari, fiumi, ruscelli, Natura incontaminata con “mine vaganti”.

 

Io, a prescindere da Mark…, quest’accoppiata storica non me la perderò.

 

Guardateli! Attizzano!

Questi spaccano.

 

(Stefano Falotico)

Lib(e)ro sessualmente, torpediniere fra i pedoni


03 May

 

Se in città, imbecilli trogloditi son “radioattivi” dall’etere, e la gente ne abbocca, io, tra cortei festosi, cavalco il Giorno “ingurgitandolo” finché Notte non mi separi.

Sparatemi, ma oggi le “sparerò” grosse quanto giuste

 

Alle origini della mia Natura danzante fra i claudicanti, c’è l’inettitudine generale, sempre prostrata alle prostitute, a cui io, invece, “briglia-brillante-sciogliendomi”, esigo una compostezza che sia sciarpa di sera e lietezza di alito color cobalto.

Sì, siete balene che farnetican “guizzanti”, io son baluginante con coltezza raffinata da delfino.

 

Addomesticati a “sperticate lodi” vicendevoli, “incendiate” poi chi non “la” pensa come voi, e “lo” spennate perché, più gallo, non s'”alzi” di “penna” bianca da “intingere”.

 

Invece, io non desisto e, di resistenza che “la fa” dal tramonto al plenilunio, scommetto che non m’abbatterete e che l’Autunno “risplenderà” in voi, quando, raggomitolati, gemerete “stremati”, pensando: “La vita fa pena, remiamo comunque, nella l(i)ana”.

 

C’è un’unica verità.

La vita è pene, la vita è il mio Piacere!

 

Donne, alzate le gonne, è arrivato l'”arrotino”, uomini, inginocchiatevi, è giunto a voi colui che vi sbarba dalla noia.

 

 

(Stefano Falotico)

 

Applauso!

Un capolavoro…, “smemorato”, dimenticato, “demoniaco”


02 May

 

Dopo molte, o alcune, anche in laguna con qualche lacuna, recensioni “stilografiche”, nere, ridicoline, coi numeretti sovraimpressi o le cifrine, ho deciso d’inaugurare una nuova “categoria”, partendo con la recensione luciferina di Angel Heart.

Datata 23 Novembre del 2010
È passato un po’, ma son andato a cercarla.
Chissà com’ero all’epoca. Si cambia e mutan le opinioni, così come l’anima.
Stati d’animo, ipocondria, buongiorno o buonanotte.
Preferibilmente, me stesso.


La tua anima è mia

 

Film capolavoro di Alan Parker, sottovalutato dalla redazione di “FilmTv” che ha preso un enorme abbaglio.

Immerso in una New Orleans anni ’50, è un thriller per antonomasia da anni ’80. Un noir notturno, fra riti voodoo e immagini esoteriche, ventole che girano e “trucidi” omicidi con cadaveri squartati, in un’indagine detection in linea con l’ambientazione, lagrima sangue dalle pareti (tanto che la scena di sesso “sanguigna” fra Rourke e la Bonet viene puntualmente sforbiciata nei passaggi televisivi), per approdare allo “sconvolgente” finale in cui precipitiamo all’Inferno. In qualche modo, Parker anticipa il Cinema a venire, già magmatico nella languida pacatezza d’immagini contorte, già precursore della tendenza onirica che “ossigenerà” molte pellicole posteriori.
Chi è Johnny Favorite e chi è questo misterioso personaggio vestito di nero con la risata melliflua di un De Niro glaciale, sinuoso, pietrificato nella sua smorfia da gatto che coglierà la sua preda?
Un plauso a Mickey Rourke, perfetto per il ruolo, cast di facce giuste come si dice in questi casi, dalla luminosa presenza di quell’astro nascente mai nato di Lisa Bonet alla solita perturbante Donna senza Tempo di nome Charlotte Rampling.
De Niro, apparizione memorabile che rimane impressa nonostante il finale un po’ grottesco con tanto di occhi “iniettati” di “diavoleria”.

Ho svelato troppo? Guardatelo.

(Stefano Falotico)

 

“The Expendables 2”, un Teaser esplosivo, “dimenato”


02 May

 

Be’, il full trailer è alle porte, questione di poche ore, davvero.

 

Quello scalmanato bestione di Terry Crews (l’orco “buono” e “nero” delle favole…, bambini state alla larga da questo qui, ma amatelo), ci presenta alcune immagini “deflagranti”.

 

Attendiamo, fiduciosi, già adrenalinici.

 

Che sparatorie e botti, allora, siano!

 

Festa per gli occhi, lividi e ossa rotte per i cattivi!

 

 

(Stefano Falotico)

 

“The Dark Knight Rises”, l'”ultimo” Trailer(one)


01 May

 

Ultimo, definitivo trailer del cavaliere oscuro, definitiva conclusione della saga di Nolan & Batman?

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

Genius-Pop

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