Puntiamo il dito nello “Sky” – Considerazioni “fredde”, ma “a caldo”

01 Mar

 

Il consueto appuntamento degli Oscar è stato, come al solito, prerogativa “esclusiva” di Sky.

Vi posto quello che ho pensato io, di questa Notte tanto ipercelebrata, ma davvero amata?

Anch’io, da cinefilo incallito, anche della Notte più “buffonesca” dell’anno, trepidamente “avvolto” nel mio divano con yogurt in bocca, mi son sorbito, “sorbettizzandola”, il cerimoniale, un po’ “sacerdotale”, hollywoodiano di “stelle” & paillette, e inevitabili “papere”, quali Jennifer Lopez e Cameron Diaz, campionesse di “fondoschiena” birichimo mostrato con zoom, “da dietro”. Oltre al culo, inteso anche in senso lato, c’è di più? Non molto.

Sky Cinema Uno, da qualche anno, c’ammorba con questo Castelnuovo da Prima Comunione, un posato Gianni Canova, “stroncatore” di banalotta ironia, e una Martina Riva, sempre scosciata, quanto immeritatamente “inscrivaniata” da iscritta all’albo “giornalistico”. La sua posa giuliva, da casalinga con ammiccamenti sexy e occhietti civettuoli su magrezza “accigliata”, forse attizzerà l'”uomo” di mezz’età da cruciverba, io le preferisco la vicina di casa. Presenza, dunque, stoltamente “esornativa” di una vanità “infronzolata” quanto mai sciocca, quasi quanto il tifo “giugulare” di volgarotti ragazzini coi loro messaggi facebookati e twitteriani.

Un’interminabile “passerella”, collegamento alle 22.55 che si protrae a dismisura sin quasi verso le 2, quando finalmente si “aprono i battenti” al Kodak Theatre.
Tre ore circa, quindi, d’interviste a una manciata di soli(ti) ignoti e il “noto” George con la sua Barbie sbaciucchiante.
Un Clooney un po’ più nervoso del solito, che, dietro la sobrissima “camuffa” d’un capello cortissimo, scalpita già per la tanto agognata statuetta, mai così vicina… Candidato in varie categorie, resta a mani vuotissime, mascherando l’immensa delusione dietro la sua “piacioneria” di facciata.
In compenso, “contentino” per la sceneggiatura di Alexander Payne.

Billy Crystal, si dimostra il miglior conduttore della manifestazione. Giusto, rimarcarlo, evidenziare la sciagurata “performance” dei due presentatori stoccafissi della passata edizione. Un James Franco mai così a disagio, e un’Anne Hathaway imbarazzante nonostante un “capezzolo” che avemmo voluto vedere di più.

Crystal, prima si (di)mostra e si “mostrifica” nel solito omaggio-parodia sulle pellicole candidate, poi manda in brodo di giuggiole la platea (s)canzonandola, nel vero senso “canoro”.
E strizza al Jack Russell…

Parte a spron battuto Hugo Cabret, col sacrosanto Oscar a Dante & Francesca… Ma, l’iniziale entusiasmo, sarà poi attutito dalla rimonta prevedibilissima di The Artist.

Un pisolino “ristoratore”, ieri pomeriggio, doveva “alleviare” il sonno… invece, mi cade la palpebra, perché, eccezion fatta per le acrobatiche fantasmagorie del Cirque du Soleil, è tutta “roba” moscia, anzi, diciamocelo… mosciarellona. Fra stangone-mozzarelle e un Robert Downey Jr. che non ha fatto, stranamente, ridere nessuno, a dispetto della sua proverbiale verve.

Tutto secondo quanto già “scritto” dai bookmaker. Tutto “liscio”, troppo.
Gli unici a salvarsi sono Tom Hanks col pizzetto “somalo”, direttamente dal “galeone” di Paul Greengrass, e un Michael Douglas definitivamente “miracolato”.

Nick Nolte & Martin Scorsese, reggono bene (?) alle provocazioni di Billy, e Plummer diventa l’attore più vecchio a “intascarselo”.

Puntavo molto su Michelle Williams. Vince, un po’ a sorpresa, invece Meryl Streep, che “accarezza” la sconfitta, “trucidata” e rammaricatissima Viola Davis. Un’occasione irripetibile che potrebbe non più capitarle. Data per favoritissima, viene “bruciata” da una veterana da standing ovation.
Che parte malissimo col suo discorso, e si riprende un po’ retoricamente ringraziando il Tempo che le è stato benevolo e i tanti amici che l’hanno fortificata divina.

Sì, amici, Angelina Jolie, fa quasi il colpaccio con uno spacco “molto studiato”, ma poi la videocamera s’avvicina e si prova quasi “ribrezzo”. Le braccia sottilissime, la carnagione da “vampira”, le labbra “rinsecchite”, un teschietto che, tolti gli occhi, e la sua “nomea”, ci spaventa perché temiamo per la sua salute.

Alla fine, vince Dujardin. Fra i “litiganti”, se “lo” gode davvero il più bravo e simpatico?
Mah, ho molti dubbi.
Quanto aver “snobbato” Scorsese… per la “Miglior Regia”.

Tom Cruise, consegna l’ultimo premio.
Anche Lui è cambiato.
A forza di spassarsela con compagne sempre più giovani, il volto s’è particolarmente “rimbambinito”, con tanto di guanciotte un po’ “botuline”.

Si fanno le 6. Blocco la registrazione, e penso che è tutto business.

Forza, ci aspetta la vita vera. E i film che amiamo non hanno bisogno di queste premiazioni noiose.

 

Intanto, nel viaggio, tre “scavezzacollo” m’accompagnarono, fra una minchiata e l’altra…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

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