La palla d’oro

17 Jan

 

Come al solito, non mantenni la promessa, ed eccomi qui a rituffarmi nelle “filmtvuate“.

L’occasione mi par pertinentissima, portentosa, anzi.

Ironizzerò, da “inglese” presentatore, amaramente “mentolandola”.

Lo “graficheremo” anche diversamente, rinnovandolo al nuovo an(n)o, come dico io, esuberante?
Invece no, annodiamoci in quello passato.

Un Golden Globe argentato – Io e il mio “scheletro” amletico, “amplessico” fra lessici ed etica “esangue”

Il mondo si divide in due categorie: i tipi da flipper e i tipi da videogame.
(Figgsy, Ray Liotta in Cop Land).
L’anima, dunque, si “scorpora” in due polarizzabili pori, ché io, “dolcemente”, esperirò con impurità, senza mai perirvi: essere o non essere. Meglio scopare, soprattutto se stessi

Stasera, l’insonnia mi “profumerà” di ribalde gioie infantili, poiché, in mezzo agli squitti delle facinorosità quotidiane, potrò “addormirla”, “smemorandolo”, questo Mondo infausto, tanto diabolico nelle sue bolge infernali, e tanto Borgia nelle “orge” da “barocchizzarsi” nei “baiocchi-baloccanti” di queste celebrazioni.
Mentr’io, “pariginamente gobbo“, son gotico sperando in Esperanza, perché, io e Mefistofele, pattuimmo il culo di Jennifer Lopez in cambio che cambiasse il mio volto da Marc Anthony, “abbandonato”, in quello di un marcantonio che “abbottonerà” la gran “bottana”.

Il Golden Globe, anticamera degli Oscar, già troneggia per un DiCaprio che si “sdilinquirà” in un applauso scrosciante a non “scrocchiarlo”, perché credo che lo agguanterà qualcun altro di più “glamouroso clamore”, un Pitt, arte di vincere-moneyball, “dinccolato” con la signora Jolie, a “scosciar” di risate ruffiane, oppure un Clooney di “brizzolato”, peperinesco, beffardo “liftarlo” in omaggio alla chirurgia plastica del silicon “unguente” della sua caldissima Stacy Keibler, bionda che “lo” imboccola, ringhiando di wrestling di “lingua”. Quelle gambe son arditezza di mille miglia sul tapis roulant, per “rollartelo” e “arrotolarti” perché “rosseggi” nelle sue “rossette” smancerie da Donna, oggi, di “gran classe” come Radio Monte Carlo.
Sì, ora “porcheggia” con Georgino, e l’ha avvinto alla sua maliziosa seduzione da “fondoschiena” da gioco…
Un vero paradiso amaro…

Altri abboccheranno alla retorica dei ringraziamenti, e si aggrazieranno “lucidamente” nello sfarzoso luccichio d'”occhiolini” vezzosi, tutti “incapricciati” nell’ipocrisia “vivandiera” da “altolocati” già “allocati” in loculi da morti viventi.

Io, di mio… boccheggerò, registrando l’Edizione in Dvd per meglio “HD-izzare” quel che potrebbe piacere al “rizzabile”.
Sì, vorrei catturare Halle Berry “a balconcino” che si porge in avanti, Jennifer Aniston con una lunga veste-bikini-“ingu(a)inabile”, e Morgan Freeman nelle sue ali della libertà, a dimostrar che neri si nasce, ma si può avere una villa in mogano senza schiavismi-monaci.

Sì, sono un guardone, e un ladrone, tanto che il Cristo mi perdonerà sulla Croce, perché anche Lui “pelò” la gatta della Maddalena.
Come Scorsese “pen” carpì.

Ma il Golden Globe è “argenteo” seppur platinato…
Non vale quanto l’Academy Award, è meno “pregiato”.
Perché lo “Zio” si dà ai veri vincenti, mentre il Globe ai “vittoriosi”.
L’Oscar è l’aurea “aureola” dei “mostri sacri”. Chi lo vince è dunque “laureato”.

Fortunatamente, io non so né mostro né acre.

Il resto, è quel puttanone che sgranocchierà “patatine” sul divano.

Di mio, amo la vanità, soprattutto quand’è vana, senza donne-Ivane.

Son, infatti, russo solo in Siberia, per il resto mi civilizzo.
Specie, quando m'”a(tt)izzano”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  007 – Goldeneye (1995)
    Sì, son agente del mio Tempo atmosferico.
    Purissimo cristallo “puriginoso” che fu pugnalato alle (s)palle da infingarde congiure, che perfin, “finissimi”, m’ingiuriarono con tanto di verdetti di “giurie”.
    Io ho giurato vendetta!Ma più che trotterellar a Trento, preferisco dar spettacolo come gli Harlem Globetrotters.
  2.  Le avventure del Barone di Münchausen (1989)
    E, sulla “bomba”, spiò gli avversari, roteando di “palla” affinché i nemici fossero “impallinati”. Quindi, da “tombe”. Ah, che squallido pallore!
    Meglio la “follia” del Barone! Gli girano sempre ma tutti aggirerà.
  3. The Silver Linings Playbook (2013)
    Orlo argenteo delle nuvole
    , chi è il più “brutto” del reame?
  4. L’arte di vincere – Moneyball (2011)
    Un ruolo da “premiare”. Pitt è “credibilissimo” come sfigato che si prende la rivincita, insegnando ad accettare anche le sconfitte.
  5. Paradiso amaro (2011)
    Un altro ruolo da “incensare”. Clooney, è sicuramente l’attore più “in parte”, un'”azzeccatissima” scelta di casting. Sì, il ruolo ben gli si confà, soprattutto quando lo fotografano coi denti mai cariati e “carati”.

 

 

 

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