Archive for November, 2011

Malick, metafisico ma di questa Terra


02 Nov

 

Terrence Malick: ma non eri un eremita?

 

Abbiamo aspettato vent’anni, perché tornasse al Cinema con La sottile linea rossa.

In quel “frattempo”, molte leggende hanno “aloneggiato” sulla sua segretissima “scomparsa”.

Quindi, questo magnifico capolavoro.

Trascorre solo qualche annetto e “compare” il suo controverso The New World, che spacca in due la Critica.

Stessa sorte per The Tree of Life, incensato con tanto di Palma d’Oro a Cannes, ma che, in molti, ha lasciato l’amaro in bocca.

 

Certo, Malick è qui fra noi, centellina le sue opere, ma ora, è notizia di oggi, pare inarrestabile.

Presto, vedremo il suo nuovo film con Javier Bardem e Ben Affleck (titolo provvisorio, The Burial).

 

Oltre a un altro monumentale excursus sperimentale e d’avanguardia sulle origini del Tempo e dell’Universo, The Voyage of Time, è stato ufficializzato che Malick girerà, il prossimo anno, non una, bensì due pellicole, una di seguito all’altra, sebbene non complementari, così come si potrebbe dedurre.

 

Entrambe avranno come protagonista Christian Bale (attore che, pare, Malick veneri, tant’è vero che era il designato numero uno per il ruolo poi andato, “inspiegabilmente”, ad Affleck).

 

Il primo s’intitolerà Lawless e, oltre a Bale, avrà fra i suoi interpreti l’oramai onnipresente Ryan Gosling, Cate Blanchett e Rooney Mara.

Il secondo, invece, si chiamerà Knight of Cups. Assieme a Bale, di nuovo la Blanchett, e Isabel Lucas.

 

Sulle loro trame, però, non si sa nulla, com’è d’uopo per ogni misteriosa meraviglia di questo genio (affatto) “eremitico”.

 

 

(Stefano Falotico)

Contro lo zoccolo duro dello “stivale”, io “gatteggio” negli “stivali” di Bob


01 Nov

 

1 Novembre, Ognissanti dopo le allegre combriccole d’Halloween, ricorrenza da festeggiare, il traffico glien’è grato perché possiamo anche “grattarci” in macchina, e un Giorno prima dei “morti”.
Ah, i crisantemi, Oronzo Canà, allenatore della Longobarda, poco ne stimava l’omonimo calciatore, perché era un “tristo”. Anche molto depresso.

Ma, in Italia, s’andrà sempre avanti così, tra Grandi Fratelli “intettati” e uomini “ottusangoli” con la cicoria fra i denti, e tante zoccole dalla mentalità “durissima” e dalla fiatella poco “alla mentina”.
Sì, lo stivalone.

È al fortunato gatto come me, quello con gli stivali, a cui bisogna “fiabeggiar” di tifo.

Fu inventato dal paroliere Straparola e riaggiornato da Charles Perrault e dai Fratelli Grimm. Già me li vedo Matt Damon e Heath Ledger crearlo visionariamente alla Terry Gilliam…

Io sono “Il Gatto” e favoleggio, re indiscusso del mio “culo” sfacciato a cui perfino il mio “padroncino” non dava credito.
Pensava fossi solo una “bestiolina” stupida.

E come me, un altro grande Uomo, ha sempre avuto un ghigno “gattesco”.
È il Bob De Niro.
Qui, lo possiamo ammirare in molte sue situazioni ed “emulazioni” falotiche.

 

 

In questa scena, Bob rinfaccia all’uomo “avvocatizzato” quanto sia stronzo. Non dice una parola, gli occhi, però, dicono tutto.

 

 

Io “filosofeggio” meglio di tutti voi. Perché sono meglio di tutti voi…

 

 

Libertà significa potersi fumare un sigaro al cinema, come una peste, e ridere come un “matto”.

 

 

Come me, un Bob che tiene tutto sotto controllo, quasi maniacale, salvo dimenticarsi di controllare se stesso…

 

 

Ah, una “Bridget Fonda” può esser figona, biondona e molto eccitante, ma la pazienza ha un limite.
Anzi, l’Uomo “limitato” si spazientisce perché, come diceva Totò, “Ogni limite ha una pazienza”.
Fortunatamente, sono molto più dotato di Louis Gara, e mi sa che “sodomizzerò” un’altra volta la mia Bridget.

 

Ricordate: sono un “Santo” ma, in mezzo alle gambe, son pur sempre sano.
D’altronde, i gatti amano le tope.

 

Firmato il Genius

 

 

 

 

 

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)