Ci siamo, fuori i dolcetti, “uomini” dolci!
Pensavo d’allietar il clima festivaliero, con questo post “zuccheroso”.
Ho ospitato anche un caro amico, come me “intubato“, che ci delizia con uno dei suoi video “terrorizzanti”:
5 scene truculente delle migliori morti nel Cinema horror, secondo il suo più insindacabile parere.
Ma sì, siam stufi d’Italiette “incarinizzate” in amorucoli banalotti senza epica, ma “pippaiola”, delle pippe e delle filippiche.
Nutriamo il “candore” anche quand’è “orrore”, e non siamo facilmente suggestionabili, neppure quando veniamo investiti da un tir.
Semmai tira… è giusto che “spinga…”.
Qual occasione migliore, sì non me la squaglio e vi “cucino” alla quaglia, per presentarsi balboiani e dunque combattivi “alla pacinesca” del suo miglio sangue siculo (vi ricordate le mie recensioni?, ve le ripropongo cartoonizzandone l'”Incipit“), ma anche dai sospiri shakespeariani, irridere la borghesia con sortite ficcanti (quelli pensan solo “a ficcarlo…”) e un “orpello” fra il “citrullo” e l’impostata voce che sa quanto a Napoli, oltre alle pizze, ci son le “bon” capricciose.
Imboccolate o “timide al riccio”, la Donna mediterranea e “moreggiante” è “mostruosamente” da leccar…
È così, e la folla, “incommediata”, va in brodo di giuggiole.
E io, con Jolanda, “oleggio“. No, altro che oleazzo, si va d'”olio”.
Una nottata un po’ “scherzetta” e un po’ “dolcificata”.
Eccome…
Vedi Halloween e a Napule mor’, con la morettona
Evoco passati indigesti di verdure fresche triturate nella pastina, di mattine ovattate nello smaltato Ovomaltina, di quando m’affibbiaron l’etichetta di matto mentr’io pensavo solo a una pornostar levigata nell’aroma intenso del mio “incendiarlo”.
Sì, scribacchiai di me e m’abbacchiarono, ma ancor fra i giocattoli alimento la fiamma dell’ossigeno che non s’arrenderà all’ozono, freddamente apprezzerà il Cinema borghese di Francois e si masturberà sulle tette di Ludivine, la Sagnier da insaguinar con “inlasagnate inraguttate” senza timor dello sfogo “gutturale”.
Io son culturale e, all’intelligenza dei villani “vestiti a festa”, preferisco la Donna di gran testa.
Sì, nella Notte cammino e rincorro le sottane, con allupata voglia di gola alla Dracula, per un collo che m'”ingollo” fra i denti, e un fondoschiena che m’inculo.
Non placheranno il mio erotico profumo, avvizzendomi nella Croce, poiché crociato già mi “castrai”.
Fra un film blockbuster e un motorino Booster, preferisco il busto d’Ilaria D’Amico, e piuttosto che essere in gamba prediligo quelle che mostran le cosce, anche se m”impolleranno” solo d’un malizioso polline che aleggerà nel desiderio e mi “baiocchinizzerà” per non darmela.
Sono un Uomo mascherato che beve alcolici con la Luna che mi offre altro da bere, e non ho altro da chiedere, anche se m'”improsciutterei” per usar il mio pregiato salame per una da “immortadellare”, arrosto o anche nudo e crudo.
In codesta sera, son lo spauracchio ma ancora “sparo”, contro i farfalloni che nella vita si son inzuccati nella realtà, e contro le zucche vuote.
Rimango un fan di Nick Nolte e, fra un tuffo in piscina e “uno” in Sabina, il mio sangue cola mentre mi decollo, ma qualcos’altro, lì in mezzo, sempre, perdutamente, irrefrenabile s'”incolla”.
E, se una religiosa Annunziata non me “la porgerà”, la passerò in bianco alla “d’annunziana”.
Perché il piacere son sempre io, anche allo specchio, che cortesemente stringe la mano alla mia immagine e, dopo il “Come va”, “le” chiede perentorio “se può accomodarlo”.
I bambini mi adorano, l’intero gentil sesso mi brama, gli adulti vogliono ricoverarmi, e le vecchie rimpiangono la loro gioventù che poteva sperare di avermi.
E, anche a Napoli, lo spacco a tutti e a tutte, con lo stadio folgorato come San Paolo che esulta ai goal di Cavani, mentr’io, a bordo campo, abbordo una “crocerossina” col caviale… ah che capelli mori.
Applauso!
Eh eh, perché questa mia “dipartita” partenopea?
Perché, più “avanti”, non so dove e quando, la vedrete.
Io “la” vedo stasera, su questo non c’è dubbio.
Firmato il Genius
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