Sì, mi “bobbizzo“, mi rendo virile in Lui, tanto maschio che potrebbe scapparci un borderline.
E, Lorena Bobbitt, potrebbe evirarmi. Ah, Donna che “tagliuzza”, castratrice come pochi.
Nella mia lunga, dunque brevissima vita, incontrai “saccenti” insegnantucole a “professar” d’Arte col vinello in mano e il “vitello” fra le gambe, signorotti “altolocati” a “localizzarsi” sempre per la ninfetta che già sniffava a quindici anni, sì, codesti qua eran anche pedofili, oltre che a infilar in piedi in “camosci”-mocassini. E, più che ammirare il fondoschiena di Polly Walker, mi parevan “elagantoni” a brindar per culi alla Nadia Cassini.
Meglio, molto meglio la mia vita “incasinata”, talvolta “asinata”, che esser il “re” che “torreggia” sulle Asinelli.
Meglio esser torero per un “torello” fra amici, anche al bar, “imbirrati” a sangue freddo, “imbicchierati” in esistenze talvolta pallide & solitarie, forse eastwoodiane che guardano al Sole dell’Est con lo spirito western.
Sì, conobbi amanti del Cinema indie che, come dico io, poi non son affatto “indiani”, all’apparenza paion una tribù in via d’estinzione, in verità vi dico che “sbuffano” solo “imbufaliti” con una fidanzata “pelle & ossa”, mai “pellerossa”, ah sì, il calore è tutto, che tifa “Forza America” col poster di Buffalo Bill, quello di Jonathan Demme, però.
Meglio fumar davvero, “accovacciati” in sigarette Chesterfield tendenti al Blu del Cielo paradisiaco della mia anima “saracinesca”, talvolta nella Cina o solo nel “circo”, che canta:
‘O sarracino,
‘o sarracino,
bellu guaglione!
‘O sarracino,
‘o sarracino,
tutt”e ffemmene fa suspirá…
M’assalirono e gozzovigliaron di feste “lussuriose” della libidine che mi voleva veder morto, “annegato” nel mio piatto “freddo”.
Ah, gente che mi prese per “pazzo” e non comprese che son loro i compressi.
Ma quale depresso! Son mica fesso! Ma quale malinconico, sono iconico!
Aspettaron che varcassi la soglia perché m’assottigliassero “illimonandomi” nelle loro “sogliolette” per farmi a sottiletta.
Aspettaron che “oltrepassassi” l’uscio di casa perché “crescessi”.
E cosa dovrei raccontar a questi qui?
Conobbi il tradimento quando un Pendragon fregò la moglie “imprincipata”, madre poi dell’Artù di Excalibur.
Mi masturbai, ah, la masturbazione tende all’onirico, è il sogno che s’incarna in te, scarnificato d’ogni pudore, anche quando sei solo (con) te stesso. Te, nel Sesso, davvero, datemi retta e non pensate al mezz’etto in più, alla forma-“filetto” e che bada solo a metterlo nel retto.
È la perpendicolare alla nostra anima che bisogna intersecare col Cuore. Di gran foga, anche quando ti daran dello “sfigato”. Si sa, lo sfigato ama la sua parte gatta, ed è un po’ “ratto”, dunque “formaggizza” senza formalità che lo “intrappolerebbero”.
Giocai a Calcio e li soggiogai con dribbling “saporiti”, inserendo sempre le “palle” nel “cartoccio”.
Ma quale cantuccio. Io, il “ciuccio”, lo ficco in bocca alle bacucche!
E “ciuchizzo” a modo mio, rastrellando nella “polvere” in cerca dell’oro e del petrolio, sono un Daniel Day-Lewis avido della mia “magrezza” affamata.
Ma, vi chiederete voi, cosa c’entra tutto ciò con De Niro?
C’entra, perché Egli, supremo, insuperabile, è alle origini del mio perdermi nelle sue “brame” & lame, d’amarlo ed esser ora “vittima” di perenni tormenti, oh, quali spaventosi nubifragi.
Meglio delle fedifraghe, comunque.
Volevano che non volassi, volevano ammutolirmi perché ero già “muto” e desideravano che m’ammutinassi perché ero mutato.
E mi stavo “smutandando”.
No, “sputtanando”, no!
A questi borghesi fritti non “servo” più, ma quale riverirli, a esser cortesi s’appar idioti a questo Mondo! Già!
Ma, a loro, poco “pesciolanti”, “padellizzo” un vero Bob, pedalando attorno alle loro teste con la sua energia, in camici(a), da Notte anche, “incanutito” o al “canotto”.
Eccolo, “abbigliato” assieme alla Hightower, una nera che è tutta per il suo “pezzo”.
Pare che Lei facesse l’hostess su un volo di linea e, quello del Bob, volò, (ri)succhiato.
Dopo aver anche divorziato, si son riconciliati, e Lei ora lo veste con la Polo, anche “apolide”, e col blazer.
Mi depurai e m’epuraron, anche vivo, giacqui e poi rinacqui, ma ancor m’avvolgo, anche nel “volgo”.
È tutto un volger lo Sguardo.
È il mio anniversario, non ho proprio 35 anni, ma sono “invecchiato” col Bob, “tassineggiando”.
Firmato il Genius
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