Particolare recensione del sottoscritto:
Un weekend tra amici…
Ad opera del filmaker Stefano Simone, quest’inquietante mediometraggio colorato di sapore ansia. Ansiogeno in crescendo, potremmo definirlo, specchio di vite, “normali” all’apparenza, in esplosione allucinante di vivido sangue a inebriarci d’un senso angoscioso, “letargico” e morboso di mortifera atmosfera “tranquilla” pronta a colpirci in suspense essa stessa inaspettata. Quattro amici decidono di trascorrere un fine settimana in una villetta di campagna, per brindare… alle loro vite e al contempo per allentare le tensioni dei soliti giorni noiosi e lavorativi. S’aggregano da (ex) compagnoni… “di scuola” e troveranno i cadaveri… dei loro scheletri nell’armadio. Perché un intellettuale è forse colui che si rifugia nel sonno del mostro saccente ma gelido e l’ignorante è chi trattiene il senso di disfatta della giustezza troppo onesta da non “impazzire”, l’avvocato è un pezzo “grosso” soltanto delle sue pagliacciate e delle polemiche al “vino rosé”, e non c’è mai tre senza il quarto “anonimo”.
Un ritratto al vetriolo di destini “fratricidi”.
Troppo stanchi, annoiati, troppo vivi forse, fradici.
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