Sempre più indaffarato a partorire geniali capolavori letterari, alla speranzosa ricerca di non vendermi eppur di pubblicare con “responsi” guadagnanti, per debellar “sponsor” dietro contributi previo minimo “tribute” poco “mockumentary” e assai meno monetizzante, ravviso una casa editrice rarissima che si professa “gratuita”. Non ho nulla da perdere, penso, al che compilo il modulo, inserisco i dati anagrafici, allego il manoscritto e m’auguro che l’ano sia con me. Dicasi botta di (s)fortuna o di cul(t)o? Aspetto pazientemente in fervida sala d’attesa prima della prognosi riservata da reparto “animazione”, causa infarto nell’attimo in cui prendo (in)coscienza dei patti giudaici… Dopo pochi giorni infatti, in un batter baleno e batti il chiodo finché è caldo, come si suol “darmele” dietro danarosi pagamenti non “risarcibili”, ricevo addirittura già la copia stampata del libro con super-opuscolo in(s)erente un contratto interminabile, un po’ “bilioso” e annessi puntini neri sulle i più pallose ma non trascurabili, una versione “prova” insomma del libro come “verrà” pressappoco… il giustificato s-balla, i refusi li correggeranno gratis o chiederan altro rubarmi anche il pane ché, di penar da sol-d-o, sarò crocifisso e costretto a farmelo da me con avvelenamento incorporato data l’invisibile clausolina finale che m’era “sfuggita?”. Come? Avevate detto “senza vicoli e impegno” ma qui leggo scritto un 1200 Euro più IVA. Mi chiedono se mi dà fastidio l’IVA. Rispondo che già non sopportavo la Zanicchi e non lavoro alla Zecca. Zingaro o zucconi? Zuccone è il mio Cuor che va…, mi fido sempre degli sconosciuti.
Sempre quasi in contemporanea, apro la mail e compare “allarmante” il “monito” per il versamento dei money: “Sappiamo che ha ricevuto il corriere, allora firma? Non ponderi, non rifletta, firmi, è un imperativo! Colga l’occasione al volo, la vita è carpe diem. Non avrà una seconda chance e neppur la cassa. Ricordi che frutterà…
P.S.: firmato il Gatto e la Volpe, cioè il direttore e l’istigazione per delinquere la sua ingenuità alla Pinocchio nelle vesti “autorizzate” della redattrice ladra del regalarle un sogno da Paese dei Balocchi. Il baiocco… dai, e festeggeremo col mandorlato Balocco. Si doni un “felice” Natale.
Naturalmente, non replico ma non s’attarda la loro replica. Telefonano insistentemente per “opera” appunto di convincimento:
– Questa cifra è insostenibile.
– Ok, ciao perdente.
Ma chi la dura, la vince?
Trascorre una settimana di lor “astinenza”. Si rifanno vivi nel pomeriggio:
– Pronto? Allora, si è deciso?
– A queste condizioni è improponibile.
– Guardi. Lei deve, deve pubblicare assolutamente. Non sapevamo che fosse in bolletta. Possiamo “venirle incontro”. Conosciamo uno strozzino che può darle una “mancia”. Però, saremmo generosi. Dimezzeremo il prezzo più della metà, 500 Euro e l’affare è (s)fatto? Dica la verità. L’abbiamo convinta o sarà corrotto?
– No, state rompendo il cazzo!
– Noti bene, abbiamo anche una “massaggiatrice” oltre al Bancomat.
Rimango al verde, simil Hulk.