Donne, date al falò il suo “buco dell’ozono”, io corteggio nelle penombre invisibili di calotta termica!
Prefazione simil “svalutation” alla Celentano: le donne impazziscono per gli occhi penetranti di Depp e gli riempion le tasche anziché venir riempite da Peppino, le donne si strappano i capelli per Brad ma ogni pomeriggio sono dei “bigodini” senza il “pitoncino”, e Clooney indossa la parrucca, essendo un “figo” per le parrucchiere col caffè della Peppina! Dai, diciamocela. Torniamo all’ovile, prima d’ovulare bisogna essere oculate. Altrimenti, neanche il Principe Azzurro vorrà mantenervi frustrate, essendo un conclamato traditore come Carlo d’Inghilterra
Dio salvi la regina? Ma aveva ragione Freddie Mercury! A quella vecchia solo che un “Innuendo” in pieno volto, appunto.
La femmina classica legge “Donna Moderna” e veste alla moda, ascolta i Modà ma stia a modo e Mocio Vileda. Io non le reggo il moccolo!
Uso la strategia avviluppante da Finestra sul cortile. Fingo il paraplegico “tenero” e poi sfodero il “binocolo” allungato a puntar appuntito e “indagatorio”.
Ora, la donna va incendiata e scaldata di freddure a montare. Devi celarlo finché puoi, e poi accenderlo a più non posso. Anche perché, nel frattempo, sta scopando Johnny Depp nella sua immaginazione virtuale mentre si raffredda il minestrone.
Siete una società da imputare di tale capo d’accusa(tori-a e ahah): non sapete più guardare i film e apprezzare i meritevoli ma volete meritare la mela nello “spezzatino” che bada al sodo delle cos(c)e
Sì, modestamente posseggo un fascino indistruttibile. Tra gli afflitti e chi affitta delle palafitte nel “Biafra”, io volteggio nel pittato neo alla Bob De Niro italoamericano e più “borderline”, pompando di tutto volume i Rolling Stones, che appariran patetici solo se non potete addivenire al magnetismo “liturgico” delle scimmie senili “erotiche”. Quel Mick, a tutt’oggi, è dotato d’addominali dominanti sul palco-osceno e “serpenteggia” senza discrezione, per maledirvi nell’abluzioni scatenate del ritmo frenetico e vagamente d’ebefrenia irresistibilmente attraente.
Assieme a Richards Keith sfila la sniffata e infilza altre “eroine” galline, mentre ai concerti vien cinto da ragazzine ancor sbracciate, sgretolate per il suo sudore australopiteco in plateale sdegno delle fottute regole sociali.
Egli socializzerà sempre col Diavolo, simpatizzando di “mascotte” su linguaccia sputata in viso e vari calci roteanti di balletti deflagranti, “fallaci” e di scostumatezze savie con tanto di fallo “tremendo” scagliato in arsa libagione d’una maniacale, stupenda sessualità pronunciata, graffiata nella voce roca, poi leggera, acustica e inculante nel morbido solfeggio e poi irta da erectus ambiguo del bisex affamato, mai sazio, sempre “alzato”. Jagger (of)fende “sensibilmente” il moralismo imperante e lo scalfisce a base sacrale d’una demoniaca fiamma del Peccato più “esecrabile”.
Quindi, giustissimo, da sbandierare con pugnacissima vivacità, nello sguazzare sprigionato, urlo che irriterà il “brigantaggio” ipocrita di qualche chierichetto dell’oratorio mentre Lui è band(ito) nella sodomia eccessiva, pasoliniana, ludica, guascona, stronza come (pre)tendo sia sempre in volo! Un libertino che scopò tutte e poi le gettò nel cesso, prima le “illiquidì” e dunque le liquidò con totali incurie, (s)fregandosene della Curia. Egli è il “curato” dei culi, pavoneggia a tutt’andar “trombettante”.
Sì, mica come voi. A forza di sembrare “buoni”, vi siete addolciti peggio della Monaca di Monza. Una che non l’ha mai “raccontata” pura… e d’atti impuri io condanno arbitrariamente nel girone infernale più fedifrago, arrotolandola a “purgante” eterno…
Deve cagare la verità! La finisca di far la suorina! Per la Madonna! Monaca conosce eccome le “armoniche”. Di Beatrice non parliamone neppure. Che zoccola! Dante le dedicò la “Divina Commedia” e Lei non gliela diede “paradisiaca”. Forse, bastava solo un afrodisiaco.
Evviva Dioniso! Facciamo baccano!
Che schifo! Vergognatevene! Tutti barricati dietro le banalità d’accatto(ni), siete solo guardoni, come tutti. E voi, donne, non fate eccezione. Anzi, “datela” tutta”. Siete nate femmine e, come tali, ambite alle sante erezioni. Non ci son cazzi che tengano…
Il resto è un merdoso alibi ché, di poco albume, non “imbrunirete” nella zona “forestale”, smorta e fredda. Ma io la so… tra quella rasata vegetazione “disboscata”, c’è il (cap)riccio che lo desidera anche nel sedere. Ché vollero buscarlo e d’imbiancato “fluirne” esplosive.
Il dardo scocca, è (t)ratto, prima la penetrazione, a “posteriori” l’estrazione e l’estrema “unzione”. Torrenziale! Che schizzone!
Tutti, dico a voi tutti. Siete rimbambiti per spacciarvi da “bravi”. Ma state sbavando! Non è Male “slabbrare” e far… sì che la saliva inumidisca nell’essiccar “grumosa” e pregna(nte).
Non castigate l’esibirlo se d’inibizioni vorreste darmi lezioni su come si sta “dentro”. Siete “integrati” ma ravvedo pochi davvero “esternati”. Semmai “emergete” ma non è immerso nel mar acquoso dei goduti “detergenti”.
Tersi eppur sempre frustrati in tensione. Avete pure le fruste. Che sadomasochismo! Datevi alle onde, siate ridondanti. E dando va sviluppandosi! Abbasso le scialuppe! Evviva i lupi delle “fave”. La rondine fa la ronda. Tu non far la cresta! Spennacchiata! Non ti pago la cena e non mi slaccio…
La cerniera? No, la criniera mia che alle chimere non credi. Fatti inculare da un eschimese! E guardala dall’oblò.
Esponete in bella (s)vista e poi la ritirate, donne. Riempite e inzozzate i diari di Facebook delle vostre na(u)tiche e avventurelle, con tanto di primo piano allusivo per allupare, appunto. Ma, quando un ragazzo “tira” fuori la “lupa(ra)”, non gradite la pecorina, nascondendovi nel gregge delle pie “smarrite”. Che cos’è questo pulcino del tuo omino? Meglio Padre Pio ché, se s’incazza, le stigmate tue rompe! Egli pontificò meglio del ponte ai tuoi denti rotti!
Dico a te, che ti professi cinefilo e amante di Hitchcock e non ammetterai mai che vuoi solo “metterlo” in seno alla Hendricks. Christina, povero Cristo! Al massimo, puoi scrivere la sceneggiatura di questo “capodopera”: Dalla Sicilia con furore negli agrumi della “gramigna” emiliana, previo emigrato per la cotoletta milanese.
Trama “intricata”, capitalistica e “analistica”: un mafioso vuol rifarsi… una vita e sogna gambe come colonne greche, di marmo alla sua ex “durezza”, ma non trova pane per i suoi denti, solo “pene” tra le omertose palermitane mai in pace. Poca ricotta ma tanti ricatti.. Quelle fottono anche Vito Corleone che le (s)cuoce, anche le suocere…, ma le trovi sempre a messa di mano “morte” nell’acqua “benedetta”. Al che, il nostro ricorda i suoi “cavalli” troiani e di-viene spartano nel promiscuo accoppiarsi con una nordica. Finirà con l’imbarbarirsi anche dalle origini “nobili” del suo cuore roman(t)ico e colonizzerà tutte le Escort di Cologno Monzese. Finendo ad Arcore con Manuela Arcuri. Abbiate Emilio Fede!
Offrendo a costui un “Baciammo”, d’inchino al nuovo (im)prenditore che Emilio leccherà.
Da me lo piglia.
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