Dopo tanti ruoli paycheck, Monsieur Bob De Niro, per la regia del suo nuovo “mentore”, David O. Russell, pare abbia trovato finalmente un ruolo degno della sua nomea.
Ne sentivamo la necessità, dopo parti(cine) alimentari e autoparodie non sempre azzeccate.
Ieri, è stato presentato Silver Linings Playbook, “firmato” Weinstein Company. Sappiamo che quando c’è Harvey di mezzo con un parterre di grandi nomi, siamo quasi sempre “in dirittura” di Oscar.
Sì, quest’anno l’ex “Miramax” si presenta con un “trio” di pellicole… che non sai quale sia la più “premiabile”.
A Venezia, abbiamo ammirato il mirabilissimo The Master e, sia il vero Maestro, Paul Thomas Anderson, sia i due suoi strepitosi interpreti, Joaquin Phoenix (un ritorno coi fiocchi e tanto di “papillon“) e Philip Seymour Hoffman (grandioso), sono entrambi (come già avvenuto con l’ex aequo della Coppa Volpi appena assegnata loro) in pole position per la categoria “Best Actor”.
Ma fremiamo ancor di più il nuovo opus di Quentin Tarantino, Django Unchained…, ça va sans dire.
Ma, come v’ho detto, quest’anno (proprio come si suol dire) non ci sarà “due senza tre”.
Il terzo film da tenere d’occhio è questo qui, da noi intitolato (speriamo non “aggiustino il tiro” di questa suggestiva traduzione letteraria, storpiandolo all’ultimo momento) L’orlo argenteo delle nuvole (scorrendo nel mio archivio, troverete altri precedenti post).
Presentato, fra grandi e scrosciantissimi applausi, al Toronto Film Festival, è stato (seduta stante, appunto) incensato dai maggiori critici della stampa americana.
Leggendo, qua e là e alla “rinfusa”, fra le recensioni, la parola che torna sovente è “smart“. Sì, a quanto pare, dopo le rabbie rinascenti di The Fighter, O. Russell ha optato, cambiando quasi totalmente registro, sempre per una storia di “resurrezione”, ma questa volta filtrata con acuta e dolce eleganza. Incantando la platea canadese.
Attenendoci a quest’opinione, c’è proprio grande buzz anche attorno all’interpretazione d’un Robert De Niro ritrovato:
One of the best things about it is Robert DeNiro, long criticized for picking movies for paychecks and not quality. I guarantee you DeNiro will have a Best Supporting Actor nomination for his role as Pat Sr. He could also be a shoo in winner. It’s his best work since “Casino.” As a long time DeNiro fan, I can tell you it’s very satisfying to see him at his best.
Se così è davvero, allora chapeau Bobby!
(Stefano Falotico)
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