Ecco, avete visto bene questa faccia da culo imbattibile? Lo so, a prima (s)vista, può sembrare un demente certificato con tanto di attestato (ig)nobile.
Ma dietro questa faccia da schiaffi, questa faccia da Leonardo DiCaprio di Prova a prendermi, si nasconde un uomo capace di scrivere libri interminabili, di recitare con dizione straordinaria, un amante di ogni donna vogliosa di notti selvagge e scalmanate, un trasformista persino della sua anima multiforme e sfaccettata.
Un campione del fregolismo, a volte anche del menefreghismo, un adoratore del nichilismo e anche un piacione di risma.
Non più, baggiani asinissimi, lo fregherete, oggi lui cammina con fierezza e disdegna questi omuncoli che raccattano le prostitute in zona Fiera.
Se la tira con enorme contentezza, fottendosene di ogni moralista e di ogni panzone a lui fascista.
Sì, per anni fu scambiato invece per DiCaprio di Marvin’s Room. Per un ignorante come Leo di Titanic.
La moralità che risiede nel suo cuore moralmente giusto l’ha sempre frenato dal divenire Leo di The Wolf of Wall Street.
In questi anni, numerose donne, perfino più belle e attizzanti di Margot Robbie, sfacciatamente l’hanno contattato in privato per ricevere da costui un po’ di calore cocente.
Ma il Genius-Pop, tale è infatti la sua auto-definizione, non ha mai voluto sputtanarsi con baldracche da due lire.
Soffrendo comunque immensamente nel sapere che codeste, ottenuti i suoi incredibili rifiuti, si sono accoppiate con uomini che valgono sinceramente l’unghia del suo mignolo sinistro.
Ah, tenne tutto dentro…
Ah, che stile, pur di non mercificarsi, castamente si negò ogni carnale piacere. Perché tanto sapeva che, al di là di un attimo esplosivo e infuocato… quello che sapete voi, ah ah, è sopravvalutato. Biochimicamente non è diverso da una grande scorpacciata di cioccolata.
Ma a questa idiozia nessuno ci crede, tantomeno il Genius-Pop, uomo raffinato, giammai affettato, nemmeno affrettato poiché non si volle mai bruciare nel chiasso infernale di tutti questi scemi e cretini oramai andati.
Egli è uomo tagliato, come si suol dire.
Poiché il Genius-Pop non si vende alla prima che gli capiti a tiro… con attenta oculatezza, entra in un bar, beve un caffè morbido e bollente senza dar nell’occhio, fuggevolmente inquadra le donne più ardenti e al dente come la schiuma di un cappuccino cremoso e scottante, dunque sceglie le migliori e più dolci con fine gioco di labbra irresistibile, muovendo il linguino come Al Pacino de L’avvocato del diavolo.
Sì, la vanità è decisamente il suo peccato preferito. Il Genius-Pop vaga di qua e di là. Lo so, se non lo si conosce nelle immani profondità delle sue imperscrutabili interiorità e invece, sbadatamente lo si valuta solo per la sua modesta esteriorità, può onestamente sembrare un pazzo senza molte qualità.
Invece, miei baccalà, lui volteggia fra recensioni svettanti in mezzo a tante stupidaggini, a tanta inutile insulsaggine.
È anche maestro, oltre che dell’oratoria, a differenza di donnette che hanno sempre bisogno di essere imboccate, un irreprimibile fenomeno della spiritosaggine, un geniale, demenziale auto-didatta sfrenato della presa pel culo ben lì posata alla società di massa più mercantilistica, edonistica e da lui con classe impari, sì, smascherata.
Udite con quale calma olimpica, con quale ardore stupendo scandisce le poesie dei suoi amici e canta le canzoni del suo idolo.
Egli è il WANTED per eccellenza.
Sylvester Stallone di Cop Land gli fa un baffo.
Sì, Il Genius-Pop è un anticonformista stravagante ma, se gli scade la carta d’identità, legalmente si reca subito a farsi le foto per rinnovarla.
E questo è quanto, poveri deficienti.
Ricordate:
il Genius-Pop è come Mel Gibson/Interceptor, è imprendibile.
Vi saluta ora con una delle scene più belle dell’anno.
Visualizza questo post su InstagramScena capolavoro #milesteller #toooldtodieyoung #mandy #barrymanilow
di Stefano Falotico
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