Non tutte le streghe sono cattive, alcune sono bone e ti stregano, cioè ti (s)fregano

18 Dec

Film Title: Changeling the-witch-TheWitch_R3_1-70-1_rgb

E, con tale sfregamento, arriva la fregatura.

Nel mio palazzo, vivono molte streghe. Sì, il mio palazzo è come la magione di Suspiria. Un covo di donne di malaffare che, alle riunioni condominiali, sbraitano e urlano, delle dannate che vogliono sempre riparare l’ascensore che non va giù perché i loro rispettivi mariti non le tirano su.

E fanno spendere un patrimonio alla mia famiglia. Mia madre soffre di cuore e sta assumendo il cortisone per fronteggiare una strana allergia di origine ancora sconosciuta. Ha girato tutti i medici di Bologna ma nessuno di questi è riuscito a capire di cosa soffra. I medici intascano i soldi, fan la bella vita e mia madre sta male.

Detto ciò, stamattina, stavo prendendo appunto l’ascensore. Ero convinto di averlo chiamato io. Cosicché, quando è arrivato al piano in cui abito, ovvero il quarto, mi son pigliato una capocciata tremenda perché, mentre stavo per aprirlo, la vicina di casa ha aperto a sua volta la sua porta con irruenza.

Sì, una situazione simile a Manuale d’am3re ove Carlo Verdone fa il suo primo incontro cinematografico, davvero particolare, con Bob De Niro. E Bob, in un italiano pessimo da storico Adrian, gli chiede scusa in modo impacciato.

La mia vicina di casa, invece, nonostante mi abbia frantumato mezzo cranio, se n’è sbattuta e ha solo sussurrato: – Stefano, sta’ attento! Sei sempre sbadato.

– Non mi assiste? Ho la zucca mezza spaccata.

– No, devo andare a tagliare le zucchine.

 

Questa mia vicina di casa, quand’ero piccolo, mi faceva da balia. I miei genitori erano spesso assenti per lavoro e così, dopo che rincasavo dalla scuola media, lei mi ospitava nel suo appartamento, mi preparava il pranzo e poi lasciava che mi accomiatassi.

Rompeva sempre il cazzo. Mia madre tornava dal lavoro verso le quattro del pomeriggio, mio padre verso le sette di sera.

Io iniziavo a studiare e far i compiti verso le tre. Ma, fra il pranzo della mia vicina e gli oneri scolastici, mi masturbavo sulle ragazze di Non è la Rai. Ambra Angiolini mi stava sui coglioni e non mi stimolava alcuna erezione. Anzi, mi ammosciava. Ma ero un patito di Cristina Quaranta.

Immaginate. Ero in pieno fermento post-puberale e questa topona, che ballava mezza discinta, mi turbava non poco. Poi, sarebbe diventata una delle vallette di Striscia la notizia.

Adesso è andata ma questa Quaranta, ve lo posso dire, me la volevo sbattere a novanta. Grande, suprema gnocca devastante.

L’ho rivista ieri su Instagram. Uhm, il tempo passa ma rimane un’ottima passera. Eppure la sua bellezza, prima o poi, passerà e anche Cristina diventerà una strega e mangerà uva passa.

Il primo mutamento è già avvenuto. Tanti anni fa, in quegli anni miei in cui la bramavo e lo elevavo, no, la elevavo a mio sogno erotico, era molto acqua e sapone. Adesso, si smalta le unghie di colore purpureo da Cappuccetto Rosso. Ah no, era Biancaneve. Comunque, ho detto tutto.

Fra dieci anni, diverrà un’educatrice come la Montessori, insegnerà alle scuole materne, chiamando i bambini oh, miei tesori, cucinerà le torte di mele e potremo dire addio alla sua patonza succulenta e fragrante, morbida e stuzzicante.

Quindi, una volta raggiunti i sessant’anni, dopo esser stata distrutta dalla menopausa, con la faccia rugosa e raggrinzita, si ritirerà a vita privata nel bosco, scrivendo le sue memorie in una fiaba nerissima…

 

«C’era una volta una donna invidiata a morte dalle altre perché una figa della madonna. Le altre si facevano il culo per migliorare la loro condizione sociale da secchione frustratissime e invece io donavo i miei frutti di bosco a tutti che mi mantenevano nel far un cazzo, anzi, facendomene in quantità industriale.

Ah, quanto miele…

Adesso, sto qui, fa freddo, l’inverno si fa rigido e duro. Davanti a questo caminetto, rimembro tutti quei dolci, sghiacciati membri che davvero mi scaldavano e mi rendevano la loro “principessa sul pisello”. Io non amavo la musica arrabbiata, non avevo di che dolermi, adoravo Cristina D’Avena.

La mia vita, sì, è stata una favola piena di fave.

Ah, ero proprio una frittella, ora mangio il pesce fritto».

 

Sì, non tutte le streghe sono delle racchie pazzesche. Coi porri sul naso. Alcune sono come la Quaranta e come Sarah Stephens di The Witch.

Sì, sono un maschio di sano testosterone e molte donne, non potendomi avere, mi hanno fatto… molte fatture.

Di mio, oggi devo andare dal fattorino e pagargli pure la fattura. Ah, la vita è una fattoria di animali!

Così è.

E che c’entra la mia vicina di casa?

Lei mi definì e definisce un cazzone.

Sì, aveva le chiavi di casa perché gliele aveva date mia madre. Mia madre voleva che la vicina mi controllasse.

E la mia vicina, non accorgendomi io che fosse entrata di soppiatto, mi beccò nel momento topico in cui venni sulla super topa della Quaranta.

E gridò: – Cazzo, che cazzo!

 

Ah ah.

Bene, ora finiamola di farci le seghe e facciamo i seri.

"Beowulf" (2007) Photo Credit: Warner Bros.

“Beowulf” (2007)
Photo Credit: Warner Bros.

Mal_vola-1 cristinaquaranta 1541681207932.jpg--cristina_quaranta__ve_la_ricordate__che_fine_ha_fatto_la_piu_sexy_della_storia_di_striscia_la_notizia___guarda Film Title: The Changeling

 

di Stefano Falotico

 

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