Da qualche anno a questa parte seguo Francesco e lo trovo coerente, estremamente coerente, spigliato, in gamba e con una profonda cultura cinematografica, sebbene talvolta se la “tiri” da cazzaro. Sì, perché si prende con enorme leggerezza e ha il coraggio, mai premeditato e cinico, di andare controcorrente e sparare a zero anche su grandi registi o presunti tali. A me Nolan non ha mai pienamente convinto, diciamo che non mi piace appieno. Lo trovo in apnea, scisso fra il bisogno commerciale e la necessità d’autore perché vuole appunto essere annoverato nella categoria dei “maestri”, appellativo fra l’altro che aborro e che andrebbe eliminato dal dizionario “serio” del Cinema. Non credo che andrò a vedere Dunkirk sul grande schermo per molteplici ragioni. “Fruire” dell’esperienza IMAX non è, come per Francesco, qualcosa che poi mi attiri granché, oramai possiamo ammirare il Cinema anche “netflixizzandolo”, a differenza di ciò che sostiene Christopher, e spesso l’IMAX è un artifizio “spettacolare” per coprire i buchi di sceneggiatura. Più volte già mi pronunciai su questo film, pur non avendolo visto, e la mia posizione fu aprioristicamente negativa. Poi come farei a sopportare quell’assurda massa delle multisale che lo “idolatra” a prescindere? Ecco, potrebbe anche piacermi, ma a me i capolavori annunciati non son mai garbati e con Nolan ho parecchi problemi, ricercando personalmente un Cinema che sia, sì, elegante, ma che non si svenda per il grande pubblico coi trucchi della ruffianeria. Bravo, Francesco.
di Stefano Falotico
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